† Il dialogo tra la luce e il mistero, tra Maria e Giuda [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)

SMA MODENA
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TeoDailyIntroduzione e prologo del Vangelo (immaginario) secondo Andrea

E fu che, nei giorni in cui il Figlio cominciava a camminare per le strade di Galilea, uno di nome Giuda Iscariota, figlio di Simone, si unì al cerchio degli uomini che seguivano il Maestro.

Venendo a Cafarnao, dove Maria sua madre dimorava, Giuda la vide seduta nell’ombra della casa intenta a filare il lino.

Ella non lo conobbe per le sue parole né per il volto, ma per il mistero che lo avvolgeva. Lo Spirito le mostrò che l’uomo venuto tra i fratelli avrebbe portato su di sé un peso che nessun altro poteva reggere.

Alzando lo sguardo Maria disse: “Tu sei nuovo tra loro. Chi cerchi, Giuda?”

“Cerco la conoscenza e la verità” rispose l’Iscariota. “Vedo in Gesù la fiamma che illumina e insieme consuma. Mi attira e mi spaventa. Che sarà di me?”

“Chi cammina con Lui non rimane come prima. Alcuni scoprono in sé una gioia che non conoscevano, altri un fardello. Ma ogni passo accanto a Lui rivela il cuore: il tuo cuore ti sarà svelato” disse Maria.

“Perché Dio dovrebbe volere questo da me?” chiese Giuda. “A volte, quando lui mi parla, sento il cuore sciogliersi; altre volte, un gelo mi stringe le viscere, come se stessi seguendo un sentiero che non voglio, ma non so lasciare.”

“Anche l’inquietudine ha voce nel disegno di Dio. Giuda, tu sei seme che ancora non ha scelto se crescere o seccarsi. Non sei venuto a caso. Nulla in Dio è per caso” disse Maria.

Giuda domandò: “E se ciò che verrà alla luce non fosse luce, ma ombra?”

Maria abbassò gli occhi, e disse piano: “Tu porti in te la notte e il sole. Anche l’ombra è necessaria perché si riconosca la luce. E ciò che l’uomo non comprende, il Padre lo raccoglie nel suo mistero. Tu sarai pietra d’inciampo e chiave nascosta. Sarai mano che trema e bacio che brucia. Ma in ogni tremito rimarrà in te la possibilità di scegliere ancora, fino all’ultimo respiro. Sarai il confine tra ciò che si vede e ciò che si compie.”


VANGELO SECONDO ANDREA


“Allora non c’è perdono per chi compie ciò che è già scritto?” domandò Giuda.

“Io ti vedo e già piango per te. Ma ti accolgo come figlio” sussurrò Maria.

Il silenzio si fece lungo, come se il vento stesso avesse sospeso il suo respiro. Maria, fissando il filo di lino che scivolava tra le dita, parlò di nuovo: “Giuda, chi lo segue conoscerà la gioia ma anche il pianto. E io, madre, porterò il dolore prima ancora che venga, come una spina fiorita nel petto.”

Giuda si allontanò. Ma le sue orecchie custodirono quelle parole, come una ferita che attendeva tempo per sanguinare.

Maria rimase in silenzio, e il suo cuore meditava tutto questo. Era lui l’anello che avrebbe legato l’inizio alla fine. La madre, chiudendo gli occhi, sperò contro ogni speranza che anche dalla notte potesse nascere aurora.

Andrea Marsiletti


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