Donne marocchine a confronto con l’Italia in Municipio

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Sabato 31 marzo, alle 15, all’Auditorium del Palazzo del Governatore è previsto l’incontro dal titolo: “Donne, potere e vita pubblica. Percorsi, realtà, esperienze a confronto tra Marocco e Italia” offrirà una panoramica sulla realtà femminile nei due Paesi.

Un’iniziativa patrocinata dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma, dall’Associazione Al – Amal, che è sarà realizzata con la collaborazione della Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, Centro Interculturale di Parma e Amici d’Africa Onlus. Ad introdurre lo spirito dell’iniziativa e il suo programma sarà la consigliera Comunale Nabila Mhaidra che è anche Presidente dell’Associazione Al – Amal, a condurre l’incontro la giornalista Chiara Cacciani e la mattinata si svolgerà alla presenza del Console Generale del Regno del Marocco a Bologna.

Oggi, il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni ha accolto in visita istituzionale Fatima Ben El Hassane, Parlamentare e Vicesindaca della città di Tangeri e Fatima Zohra Ech Chaikhi, Vicesindaca della città di Tetouan oltre ad un’ampia rappresentanza delle donne dell’Associazione Al-Amal residenti a Parma.

L’incontro di sabato che unirà molte voci e molte testimonianze vuole raccontare alcuni aspetti della storia e della realtà marocchina. Per molte ragioni geopolitiche il Marocco è un paese di grande rilevanza per l’Italia. I rapporti di collaborazione (nel 2013 è stato anche firmato l’accordo di conversione del debito verso l’Italia) si possono sintetizzare con le parole di Re Mohammed VI “l’Italia è l’avvocato del Marocco in Europa”.

E’ il terzo paese europeo per flusso migratorio, le rimesse degli emigrati in Italia rappresentano la maggiore entrata per il bilancio del Marocco.

L’Italia è un importante partner commerciale sia per importazione che per esportazione, con un saldo commerciale a favore del nostro parse.

Dal 2008 l’Unione europea ha concesso al Marocco il cosiddetto “stato avanzato” facilitando di molto la collaborazione con i paesi europei.

L’appuntamento di sabato, però, sarà l’occasione per conoscere la dimensione delle donne del Marocco. A distanza di quasi un decennio dalle primavere arabe, su un dato gli osservatori esperti sono d’accordo: la presenza, compatta e senza precedenti, delle donne nelle manifestazioni, nelle marce e nei presidi ha caratterizzato le primavere arabe sin dall’inizio. La mobilitazione di milioni di donne non è stata casuale. I motivi alla base delle primavere arabe sono in gran parte femminili. Le richieste di giustizia e rispetto dei diritti, per un ruolo nell’istruzione, nell’informazione, nella politica e nella vita pubblica. Quello che hanno ottenuto le donne marocchine scendendo, tutte insieme, in piazza sarà il racconto di sabato pomeriggio presso l’Auditorium di Palazzo del Governatore.

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