Dalle ore 21 alle 5 @ Fonderia Italghisa in via dei Gonzaga, 41 a Reggio Nell’Emilia…
DORIAN GRAY presenta:
THE NEXT LEVEL
Sabato 27 Settembre 2014 ritorna il Dorian Gray per il 14* anno, dal 2001 ha creato e portato lo stile di tendenza che ha rinnovato la stagione, quest’anno vi proporremo un evento ogni mese e mezzo con tutta la bellezza e tutte le sale aperte della FONDERIA ITALGHISA!!!! Restate connessi….. See you in DORIAN GRAY !!!
Fonderia MainStage:
CODE BLACK (AU)
ACTIVATOR
STEPHANIE
THUNDER
SUPERBOYZ
ANDRE J
JOHNNY PALANCE
HYRONIST
hosted by:
mc ANALOGIC BOY
mc SCALO
mc MASSI R
Officina Second room:
NOIZE SUPPRESSOR
LYSA & IT.TERRORIST
A-NOISE
IKARO
MISS ENEMY
ZEERO
mc RICKY WATT
>>>>>>>>>>>>>>>> LOCATION
ITALGHISA
Via dei Gonzaga 41
REGGIO EMILIA (RE)
PREZZI;
LISTA 15€ entro 00.00
LISTA 20€ entro 01.00
TAVOLO 25€ su prenotazione
INTERO 22€ tutta la notte.
OFFICINA Italghisa è in via dei Gonzaga 41 a Reggio Emilia.
INGRESSO LATERALE!
Dorian Gray
INGRESSO 10€ IN LISTA entro le 24…
TATANKA extended set
J.HIROSHY
THUNDER
SUPERBOYZ
J.PALANCE
hosted by MC SCALO
Dorian Gray Inaugurazione anno 13 @ Fonderia + Officina Italghisa (RE) dalle ore 22 alle 5. INAUGURAZIONE 21 Settembre 2013 2 sale = Fonderia Italghisa + Officina Italghisa Ingresso principale in via dei Gonzaga 41 a Reggio Emilia…
SALA 1 FONDERIA ITALGHISA (salone centrale) THE PROPHET (NL) TATANKA DDT (LIVE) SUPER MARCO MAY JOSHUA HIROSHY THUNDER SUPERBOYZ OPENING : J.PALANCE SUPPORTER : MC SCALO – MASSY R HOSTED BY: MC ANALOGIC BOY
SALA 2 OFFICINA ITALGHISA (privè We are back) ANIME LYSA & ITALIAN TERRORIST A-NOISE & CRIMINAL BRAIN ZEERO OPENING : ANDRE J – MIRKO ESSE HOSTED BY: RICKY WATT
PREZZI in LISTA: 10€ UNDER 18 CON CARTA D’IDENTITA’ 15€ ENTRO 00.00 20€ ENTRO 01.00 25€ VIP AREA 30€ TAVOLO RISERVATO CON SERVIZIO, MINIMO 10 PERSONE.
Nella Londra Vittoriana arriva Dorian Gray, un giovane uomo di straordinaria bellezza e nobiltà. Sensibile e impressionabile, Dorian viene molto presto coinvolto e trascinato nel vortice della mondanità dal carismatico Lord Wotton, incallito fedifrago sposato a Lady Victoria. Colpito dal suo bel sembiante, il pittore Basil Hallward lo cattura nei colori e sulla tela. Il giorno dell’inaugurazione del ritratto, Dorian pronuncia un giuramento e il desiderio di restare giovane per sempre. Conteso dall’interesse di Lord Wotton e dall’amore di Hallward, Dorian dissipa la sua eterna e giovane vita tra bordelli e teatri, libertinaggio sfrenato e promesse di matrimonio, prostitute consumate e spose ripudiate, senza che il suo volto patisca il segno del vizio. A sfigurarsi e a insozzarsi è la sua anima, incorniciata e fissata sulle pareti di una casa troppo grande. Spaventato dal deperimento del ritratto, Dorian lo ripone in soffitta, lontano dallo sguardo dei gentiluomini e delle nobildonne che affollano insaziabili la sua esistenza e i suoi salotti. Mentre il tempo scorre e appassisce i volti e le volontà dei suoi amici, Dorian resta fedele alla sua bellezza e al suo diabolico patto. Soltanto l’amore per la figlia di Henry Wotton potrà redimerlo e annullare i malefici effetti del maligno. Non è facile adattare un libro per lo schermo, rinnovando e prolungando il piacere del testo. Ancora più complesso è realizzare la trascrizione cinematografica di un classico della letteratura come “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, pubblicato nel 1890 nell’Inghilterra di gusto e ideali vittoriani. Tenta l’impresa, ma non è nuovo all’impresa e alle parole di Wilde, il regista inglese Oliver Parker. Dopo le trasposizioni di due commedie del poeta, scrittore e drammaturgo irlandese (Un marito ideale e L’importanza di chiamarsi Ernesto), Parker cerca un confronto diretto con l’eroe decadente di Wilde. Dorian Gray, interpretato sullo schermo da Ben Barnes, è un ribelle “freddo” a cui manca la tumultuosa vita interiore degli eroi romantici e a cui un contratto demoniaco ha fissato una maschera immodificabile. L’usurpato e imberbe principe Caspian, delle celebri Cronache di Narnia, attraversa questa volta una ben più temibile soglia, praticando il culto esclusivo della bellezza e superando i confini assolutamente invalicabili di decoro e di pudicizia stabiliti dalla timorata società vittoriana. A incalzarlo con sentenze, aforismi e brillanti paradossi è lo straripante Lord Wotton di Colin Firth, magnifico e sprezzante nel suo tentativo di scandalizzare i virtuosi borghesi e di spostare e rilanciare la frontiera morale del suo giovane protetto. Le soluzioni alle domande che derivano dalla costruzione letteraria non riescono, nonostante le migliori intenzioni del regista, a produrre suggerimenti in direzioni di altre e più contingenti analisi. Dorian Gray resta fortemente ancorato alla mentalità e al tempo di Oscar Wilde, limitandosi soprattutto nella sceneggiatura a una fedeltà al limite dell’illustrazione. Parker si guarda bene dal buttarsi in un corpo a corpo tra letteratura e cinema, lasciando trasparire l’origine letteraria del film ed esibendo, all’interno della dimensione scenografica, la spettacolarizzazione degli effetti speciali. Effetti che illustrano gli incubi nevrotici del protagonista e rendono visibile la sua mostruosità, la miscela umana e ripugnante di un dandy animato dalla vocazione a realizzare una vita inimitabile, vendendosi banalmente l’anima al diavolo. Ben Barnes, principe superbo ma dandy prematuro, prova con risultati alterni a liberare le potenzialità di godimento del suo Gray, eliminando il candido Dorian dell’incipit e avanzando nei bassi istinti e nella indispensabile carnalità di un altro e orribile da sé. Un po’ Harker e un po’ Dracula, il gotico Dorian Gray di Parker-Barnes, nell’epilogo a sorpresa, si consegna all’amore di un personaggio inventato (la Emily Wotton di Rebecca Hall), ritrovando rughe e fisionomia e recuperando il proprio sé sepolto sotto la crosta e sotto i colori.
(Si ringrazia Mymovies.it per la collaborazione) Clicca qui per conoscere la programmazione nelle sale di Parma.