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15/02/2011
Non c’è pace per l’inceneritore di Parma e Iren.
Ogni giorno salta fuori una notizia nuova, ovviamente non positiva per Iren, che si aggiunge alle numerose diffuse in queste settimane che, mettiamola così, non stanno valorizzando l’immagine dell’Azienda.
Dopo l’apertura da parte della Comunità Europea di una procedura di infrazione contro l’inceneritore e numerosi altri affidamenti ad Iren senza alcuna gara, dopo la diffida ad ATO per la revoca di tutti i contratti in essere sui rifiuti perché giudicati illegittimi perchè assegnati senza appalto, dopo due esposti alla Procura della Repubblica sull’illegittimità dell’affidamento dell’inceneritore, dopo la condanna del suo amministratore delegato Andrea Viero da parte della Corte dei Conti e quindi la necessità delle sue dimissioni come deliberato dal Consiglio Comunale di Reggio Emilia, dopo l’interrogazione in Regione sull’appalto per opere civili dell’inceneritore da 43,8 milioni di euro “snobbato” e con un solo partecipante che ovviamente ha vinto, dopo l’esplosione dei costi di costruzione che schizzano da 132 a 171 milioni… fino a 216 a discrezione di Iren, dopo la gravissima lettera protocollata dal direttore Viero nella quale questi ha la spudoratezza di sostenere che non esiste un Piano Economico e Finanziario dell’inceneritore approvato, dopo l’emersione che era una menzogna che con l’inceneritore si sarebbero abbassate le tariffe per i cittadini, dopo la negazione dei documenti sebbene Iren/Enia si fosse vincolata con delibera del Consiglio Comunale di Parma del 31/03/2006 a fornire tutta la documentazione a chiunque l’avesse richiesta… nei giorni scorsi è arrivata un’altra tegola su Iren.
E’ stato infatti depositato in questi giorni un ricorso al Tar da parte della coop. Ceif contro “l’aggiudicazione della fornitura in opera del Sistema elettrico di media tensione da installarsi nel termovalorizzatore cogereativo (ndr l’inceneritore) facente parte del Polo Ambientale Integrato (PAI) di Parma” alla società Siemens Spa.
Si tratta di un appalto dal valore iniziale di 2.500.000 di euro, mica di bruscoline.
Certo, qualcuno di voi, incontentabile e assetato di sangue mi dirà: “Ma smettila, cosa vuoi che sia un appaltino da 2.500.000 euro in confronto a tutto quello che abbiamo visto fin qui in questa indecente vicenda dell’inceneritore di Parma???”. Ed in effetti ormai ci siamo abituati a piatti succulenti e clamorosi… Avete ragione, adesso non ci metteremo mica a fare gli le pulci a come Iren fa gli appalti con i soldi pubblici delle tariffe che paghiamo noi cittadini o se qualcuno gli fa un esposto o un ricorso per presunte irregolarità nei bandi? Ma dai!!!!
Però anticipo, questo mi sia concesso, che nei prossimi giorni ParmaDaily pubblicherà un’altra notizia, questa sì clamorosa, che riguarda l’inceneritore di Parma.
Adesso non dico nulla perché altrimenti con tutta questa roba che già c’è sul piatto il rischio è di fare fare indigestione… o forse di vomitare.
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MA Space, lo Spazio del direttore Marsiletti Andrea