Festival Architettura, al via la 5° edizione

SMA MODENA
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24/11/2010
h.17.40

Al via la 5° edizione del Festival dell’Architettura dal titolo: “Comunità-Architettura” (clicca qui per scaricare il programma) che si terrà dal 26 novembre al 12 dicembre 2010 nelle tre città di Modena, Reggio Emilia e Parma.
Il Festival dell’Architettura diretto da Carlo Quintelli conferma la sua vocazione di strumento di sviluppo e divulgazione dei principali temi della ricerca architettonica contemporanea.
Il programma di quest’anno, nonostante la difficile congiuntura economica, riesce a restituire un’articolata serie di contributi, sotto forma di mostre ed eventi, dove il rapporto tra concetto comunitario e progetto dello spazio architettonico ed urbano vengono rivisti criticamente alla luce delle mutate condizioni delle strutture sociali, degli stili di vita, dei comportamenti individuali e collettivi.
Ponendo il problema critico di un non univoco significato del fenomeno comunitario e della capacità dell’architettura di incentivarne nuove forme di espressione.
Tra le iniziative si segnala la mostra Declinazioni architettoniche dell’esperienza insediativa comunitaria dove docenti di 11 facoltà di architettura di ambito internazionale presentano altrettanti modi di interpretare il tema sul piano progettuale. Diverse le mostre collegate a lavori inediti dei dottorati di ricerca quali quelle dedicate a Oswald Mathias Ungers e ad Hans Scharoun, alla casistica contemporanea di modelli dell’architettura comunitaria in L’idea di comunità nella definizione del quartiere e in Modificazioni spaziali indotte dall’insicurezza urbana, sino alla Casa ideale e ideale di casa tra spazio e tempo.
Tra le riscoperte quella di una figura ancora poco conosciuta dell’architettura italiana, Raffaele Panella, tra i protagonisti della scuola veneziana e romana, in stretta collaborazione con la figura di Carlo Aymonino, cui è dedicata la mostra Architetture per la città: progetti emiliani.
Sempre a partire dall’ambito emiliano il tema non poteva prescindere dall’esperienza italiana del dopoguerra attraverso la mostra Laboratori emiliani di comunità: i quartieri popolari della ricostruzione in collaborazione con gli Ordini degli Architetti di Parma, Reggio e Modena.
Tornando al confronto europeo si segnala la mostra dedicata a un grande architetto olandese, Herman Hertzberger, a cui la storiografia assegna un ruolo fondamentale nella ricerca sul rapporto innovativo tra forme spaziali e comunitarie nel progetto architettonico, e della residenza in particolare, a partire dagli anni Cinquanta.
Dal contesto della periferia madrilena arriva invece l’occasione per una riflessione critica su un intervento di social housing di straordinaria valenza sotto il profilo urbano, tipologico e del linguaggio: è la mostra su Carabanchel 11 complesso residenziale progettato dallo studio californiano Morphosis, diretto da Thom Mayne, in collaborazione con Leon Benacerraf e Begona diaz-Urgorri.
L’offerta conoscitiva e di stimoli alla riflessione presenta infine i risultati di un call for paper dal titolo Comunità/architettura. 57 contributi di ricerca di ambito internazionale, dove la trattazione del tema comunitario in architettura riserva straordinarie sorprese per modalità interpretative, di espressione ed ideazione alle diverse scale architettonica ed urbana.
Nelle giornate dei tre weekend compresi nell’arco di apertura delle mostre del Festival si potrà assistere ad incontri, conferenze, seminari con la partecipazione tra gli altri di Raffaele Panella, Begona diaz-Urgorri, Eduard Bru, Angelo Bucci, Yannis Tsiomis, Patrick Fransen, Pierluigi Grandinetti, Ulrik Schroeder, Jo Coenen, Manuel Iniguez, Andres Alver.
Gli spazi che ospiteranno le mostre e gli eventi sono i Voltoni del Guazzatoio nella Pilotta a Parma, Spazio Gerra e Palazzo Casotti a Reggio, l’ex Foro Boario a Modena. Nei luoghi espositivi si svolgerà inoltre un Workshop dal titolo Attrezzature comunitarie con la partecipazione degli studenti di architettura delle tre città coinvolte.