
La truffa dello “spoofing” è un nuovo modo che hanno i truffatori di agire per mettere le mani sui soldi del malcapitato di turno. In pratica, il criminale attraverso l’utilizzo del web e di raffinate tecnologie camuffa il numero facendo sembrare che la chiamata possa arrivare dalla propria banca, da un amico di istituti di credito, assicurazioni, enti governativi.
È quello che, in sintesi, è accaduto alcuni mesi fa ad una donna residente a Fidenza. Nello specifico la vittima era stata contattata da un’utenza telefonica apparentemente riconducibile alla sua banca che, l’avvisava di un tentativo di truffa ai suoi danni, che stava mettendo in serio pericolo la sicurezza del suo conto corrente e di conseguenza i suoi risparmi e che da lì a poco sarebbe stata contattata dai Carabinieri di Fidenza, che le avrebbero spiegato per filo e per segno quello che stava accadendo.
A poca distanza dalla prima telefonata, la donna ne ha ricevuto una telefonata, con un messaggio pre registrato, facente riferimento al Comando Compagnia Carabinieri di Fidenza, nella quale un finto maresciallo, la informava che la sua banca da circa un mese era sotto indagine a causa delle numerose truffe avvenute con le stesse modalità.
Il finto maresciallo dopo averle confermato che il suo conto corrente era sotto attacco, e che era stato autorizzato un pagamento di 1.490 Euro, l’ha indotta a spostare tutto il denaro verso un “conto sicuro” al fine di scongiurare il pericolo di ulteriori prelievi fraudolenti.
La donna, seppure dalla verifica sul conto non avesse riscontrato alcuna anomalia, alla fine si è lasciata convincere e come richiestole si è recata presso la sua banca ad ha effettuato un bonifico istantaneo di 10.000 Euro verso il “conto blindato”, messo a disposizione dalla sua banca. Dopo avere effettuato il primo bonifico, e nel mentre stava dando mandato alla banca per effettuarne un secondo di pari importo, l’operatore dell’istituto di credito, ha evitato di fare il secondo bonifico, avvisando la donna che poteva essere stata vittima di una truffa.
Amareggiata, ma conscia di essere caduta in una trappola molto ben architettata, con il finto maresciallo costantemente al telefono con la vittima che tentava di rassicurare e di convincere ad effettuare i versamenti, la donna si è recata in tutta fretta dai veri carabinieri della Stazione di Fidenza per denunciare l’accaduto.
Le successive indagini e gli accertamenti bancari eseguiti dai militari, hanno permesso di identificare il titolare del conto corrente sul quale la denunciante aveva trasferito il denaro che, con la significativa collaborazione dell’istituto di credito, è stato “congelato”.
Un’operazione tutt’altro che banale, vista la natura del bonifico “istantaneo” che di per se lascia margini di tempo estremamente esigui per procedere ad un possibile blocco.
Ed è iniziata così una corsa contro il tempo, che ha visto l’impegno dei Carabinieri e della Banca che sfruttando le poche criticità del bonifico istantaneo ha portato al congelamento della somma bonificata ed alla restituzione alla legittima proprietaria.
Un risultato estremamente positivo raggiunto grazie alla professionalità ed esperienza dei Carabinieri ed alla disponibilità dell’istituto di credito interessato dalla vicenda.
Raccolti significativi elementi probatori i Carabinieri di Fidenza, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, hanno denunciato il 60enne italiano alla Procura di Parma perché ritenuto il presunto responsabile della truffa.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma