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23/07/2010
h.11.40
In risposta alla polemica sollevata da Luigi Villani contro la Regione in merito alle Fiere di Parma, i consiglieri regionali del Partito Democratico Gabriele Ferrari (nella foto) e Roberto Garbi hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta.
“Non è chiaro a che cosa puntano gli attacchi di Villani sul tema della Fiera. Quel che è certo è che non possono essere presi alla lettera, tanto sono pretestuosi i contenuti che prova a mettere in fila pur di attaccare la Regione.
Sostenere, infatti, che la Regione voglia “controllare” le Fiere di Parma va semplicemente contro la logica. Visto che il capitale dell’Ente viaggia attorno ai 40 milioni di euro, con i 3 milioni che la Regione è pronta ad investire – acquisendo quote altrui o attraverso un aumento di capitale – arriverà attorno al 7-8%: forse anche Villani converrà che si tratta di una quota un po’ bassa per controllare una società.
Perché allora rifiutare risorse destinate a Parma e agitare spauracchi? Forse per nascondere il fallimento totale della strategia del centrodestra sul tema. Che fine ha fatto, infatti, l’accordo forte millantato da Vignali con la Moratti sulle fiere? L’unica novità cui abbiamo assistito è stato il tentativo messo in atto da Milano per scippare – con Food – il nostro ruolo sull’agroalimentare. Subito dopo è stato firmato un accordo di pace, è vero. Peccato che Milano non l’abbia ancora sottoscritto.
Verrebbe quasi da pensare che se qualcuno non vuole una partecipazione di minoranza della Regione nelle Fiere di Parma è solo perché lavora per farci fagocitare da Milano.
In ogni caso, l’unica cosa chiara nel discorso di Villaniè la fobia contro Bologna, un ritornello ormai trito e ritrito. Come si può pensare, oggi, di far crescere Parma contro la Regione? È una visione vecchia, adeguata ai tempi di Peppone e don Camillo, ma da allora le cose sono cambiate. Viviamo in un’altra fase storica, in cui la competizione è diventata globale e non è possibile perdere tempo ed energie in una lotta di cortile che, a parte Villani, non interessa nessuno.
Non interessa di sicuro alle imprese, che nei mesi più duri della crisi hanno avuto nella Regione un interlocutore importante, per gli ammortizzatori in deroga, così come per i tavoli di crisi, o per i fondi aperti per sostenere la liquidità e l’accesso al credito. Come non piacerà alle imprese e a chiunque abbia a cuore il futuro di Parma che si continuino a rispedire indietro risorse e finanziamenti, prima con la metropolitana oggi con le Fiere, indispensabili invece per il nostro futuro.
Infine, nell’universo parallelo di Villani – dove con il 7% si controlla una società – succede anche che il presidente Bernazzoli venga dipinto come una persona che antepone gli interessi di parte a quelli del territorio. Chi lo sostiene si scredita da sé, perché chiunque vive a Parma sa che affidabilità e senso di responsabilità sono la cifra di un’amministrazione provinciale che in questi anni ha sempre lavorato e oggi continua a lavorare a fianco dei cittadini, delle imprese e dei territori, di tutti i territori, a prescindere dal colore politico di chi li amministra”.