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Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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16/03/2012
Brasile, Spagna e Salento uniti nel nome della patchanka: la sintesi perfetta si ha nel «Tributo a Manu Chao» dei Papa Chango che va in scena venerdì 16 marzo alle ore 23 al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia). I Papa Chango sono una superband di 7 elementi, nata da due costole degli Après La Classe, Cesko e Puccia, che a fine concerto diventano pure deejay. Nel corso della serata, «Noite Brasil», ovvero la presentazione del progetto di solidarietà Novo Marotinho a Salvador de Bahia, video e danze bahiane, caipirinha dobrada e carne grigliata: ingresso riservato ai soci Arci e consumazione obbligatoria a 12 euro; alle 20 apertura del circolo, del punto ristoro.
Il concerto dei Papa Chango è il primo evento della settimana al Fuori Orario, perché la cena-incontro di mercoledì 14 marzo con Niccolò Ammaniti è stata rinviata per sopraggiunti problemi legati alla pubblicazione del suo nuovo libro (lo scrittore romano ha detto che cercherà di recuperare l’appuntamento in un mercoledì di maggio, di cui presto darà conferma). La prossima cena-incontro è prevista per lunedì 19 marzo con il celebre economista internazionale Tito Boeri e il suo ultimo libro «Le riforme a costo zero. Dieci proposte per tornare a crescere».
I Papa Chango sono quindi un supergruppo col comune denominatore della passione per Manu Chao. Schierano Puccia e Cesko degli Après La Classe, rispettivamente alla voce e alle tastiere-synth, Marco Ancona dei Fonokit alla chitarra, Mike Minerva degli Aretuska al basso, Gianmarco Serra dei Garnet alla batteria, Gabriele Blandini dei Bundamove alla tromba e Gianluca Ria della New Orleans Dixie Band al trombone. Inevitabilmente, i sette musicisti «indie» si sono associati per dar vita a un pirotecnico spettacolo dedicato a Manu Chao, ai suoi brani e alla sua inconfondibile patchanka. Un tributo non solo imprevedibile, ma anche inconsueto!
Cesko e Puccia giocano in casa perché il fans club degli Après La Classe è nato proprio al Fuori Orario. Ma nel progetto Papa Chango si scambiano i ruoli, con Puccia che si cimenta alla voce e Cesko che assaggia le tastiere. Nell’ambito del repertorio di Manu Chao sono capaci di pescare non soltanto i brani più noti, come «Bongo Bong», «Clandestino», «Merry Blues», «Me gustas tú», «Mr. Bobby», «Rainin in Paradize», «Me llaman calle», Politik kills»…
Manu Chao, pseudonimo di José Manuel Thomas Arthur Chao, è un cantautore cosmopolita con il rock’n’roll nel cuore. Insieme a suo fratello e suo cugino, nel 1987 ha fondato il gruppo Mano Negra, che ha avuto subito successo in Francia grazie al singolo «Mala vida» e si è sciolto nel 1995. Manu Chao si è poi dedicato alla carriera solista con i Radio Bemba Sound System, spopolando con l’album «Clandestino». Canta in francese, spagnolo, arabo, galiziano, portoghese, italiano, inglese e wolof, lingue spesso mescolate in una stessa canzone. La sua musica ha subìto molte influenze, dal rock’n’roll alla chanson francese, dalla salsa spagnolo-americana al reggae, dallo ska e al raï algerino. Di origini spagnole, ma nato a Parigi, Manu Chao si è trasferito a Barcellona, acquisendo la cultura della strada e dei baretti.