
Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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02/04/2011
Tra le tribute band, i Santiago sono stati la rivelazione della stagione al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia), dove tornano sabato 2 aprile con il loro irresistibile «Tributo ai Litfiba», in arrivo da Firenze come i «maestri» Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Introdotto per almeno un’ora dalla musica di Dj Puccione e dalle slide di Chicca, il concerto inizia alle 22.30, con ingresso riservato ai soci Arci e consumazione obbligatoria a 12 euro.
I Santiago sono in cinque: Ivan «Ivanhoe» Casale alla voce, Claudio «Camicia de foho» Romagnoli alle chitarre, «Lupo» Alberto Donatini al basso e ai cori, Luca «Pesta» Razzai alla batteria e Lorenzo «Piero» Pierini alla chitarra e ai cori. La loro nascita artistica risale all’inverno del 2001 a Firenze, grazie – come dicono loro – «a una tardiva illuminazione di Ivan, quello che canta». Dopo anni trascorsi a suonare in giro per l’Italia e oltre, cavalcando ogni esperienza possibile, dal canto parrocchiale ai gruppetti adolescenziali, dalla band «che forse ce la fa» fino ai matrimoni e ai pianobar, Ivan nota le più svariate reazioni del pubblico, di cui una rimane sempre costante: «Sai che sembri Piero Pelù?!». Ed è proprio da questa constatazione che prende vita l’idea di creare una tribute band dei Litfiba.
Gli inizi non sono facili e, dopo qualche tira e molla anche sul possibile nome da adottare (il più gettonato sembra per qualche tempo Animali di Zona), finalmente Ivan dà la scossa e il progetto Santiago subisce una svolta improvvisa, ma l’idillio dura poco e nel febbraio del 2003 il gruppo si scioglie. Però Ivan non abbandona l’idea e, passati alcuni mesi, ci riprova insieme al chitarrista Lorenzo: stavolta i due trovano gli elementi giusti per completare la band e mettere in piedi un repertorio. Nel giugno 2003 arriva anche il nome Santiago, desunto da una vecchia canzone dei Litfiba in cui i suoni morbidi e melodici si mescolano di colpo con quelli più duri e grintosi, una canzone di condanna verso il potere.
Ormai i cambi di formazione, che si susseguono negli anni, non rallentano più la corsa di questa band, capace di superare tutte le difficoltà e di trovare posti dove suonare. Nessuno dei Santiago ha la presunzione di voler assomigliare ai veri Litfiba. «La nostra intenzione – spiegano i componenti del gruppo – è quella di trasmettere le sensazioni che certe canzoni ci e vi hanno dato e continuano a dare quando le ascoltate, di smuovere la memoria di tempi passati e anche presenti».
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