“Garbi non ci faccia la paternale”

SMA MODENA
lodi1

31/01/2012
h.18.20

«Solo chi non ha argomenti politici validi per rispondere agli avversari liaccusa di buttarla in rissa. Evidentemente oggi Garbi, che da sempre è a corto di idee e di argomenti, con queste primarie “addomesticate” malamente ha finitodi raschiare il fondo del barile e non sa più cosa replicare».
Così la risposta del coordinamento provinciale del PdL al segretario del Pd Roberto Garbi.
«Noi non abbiamo voluto offendere nessuno: ci siamo limitati ad analizzare inumeri ed i numeri delle urne di domenica scorsa dicono che a votare per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra sono andati esattamente gli stessi elettori che nel 2007 si recarono, in fretta e furia, alle urne per “investire” Peri del ruolo di portacolori del centrosinistra alleamministrative.
Purtroppo per Garbi, però, il paragone tra quelle primarie,messe su in pochi giorni solo per accontentare la Margherita ed il suo candidato Pagliari, e le “sue” di quest’anno, sbandierate ai quattro venti e sostenute dal suo partito con un ingente sforzo organizzativo ed economico, a cui erano attesi non meno di 14.000 elettori – dichiarazioni rilasciate dallo stesso Garbi pubblicamente – lo penalizza: Garbi e il suo“circo” elettorale, montato ad arte per “nobilitare” con il consenso popolare la candidatura tutta d’apparato di Vincenzo Bernazzoli ha toppato e non poco».
«E ad uscirne con le ossa rotte non è soltanto il segretario Garbi ma anche il suo candidato, l’uomo forte – per incarico amministrativo ricoperto e per curriculum politico – Bernazzoli che non è stato in grado di raccogliere nemmeno il 50% dei consensi dei “suoi” elettori, sfidando, peraltro, dei “signor Nessuno” alle prime armi e non, come fece Peri, un politico dilungo corso come Pagliari».
«Quanto poi alla stagione congressuale che il nostro partito sta per vivere vorremmo solo dire al segretario Garbi di pensare alle liti ed alle zuffe che dasempre hanno contraddistinto la vita del suo partito, che a quelle di casa nostra siamo in grado, benissimo, di fare fronte autonomamente. Anche perché a differenza sua, evidentemente abituato a congressi bulgari, noi siamo avvezzi ai confronti interni sereni anche se franchi, in cui i toni possono alzarsi ma mai al punto di trasformarsi in quelle “liti da pellaio” a cui ci ha abituatola sinistra in questi anni».