
Venerdì 28 alle 21.30, il duo composto dal soprano Barbara Vignudelli e dal pianista Stefano Calzolari presenta “Arie da Monteverdi a Berg”: nella loro idea la musica fluisce da un epoca all’altra, da un ambiente all’altro. Senza scopo e senza un ordine cronologico. Nel fluire basta la direzione. I brani scelti per questo concerto non seguiranno per forza la logica “classico / jazz” ma potranno essere mescolati, lasciati, ripresi. Assolutamente non casuali sono invece le coppie o i gruppi di brani appartenenti a contesti lontanissimi ma legati da assonanze.
In una nuova prospettiva si potrebbe concepire il rapporto tra voce e piano come un rapporto dialettico senza una tessitura prestabilita.
Cantante e pianista girano intorno ad un centro armonico e melodico piuttosto che procedere dal grave all’acuto e quindi considerando la parte armonica come una verticalità che ha lo scopo di sostenere l’orizzontalità della melodia.
Ingresso 12 euro.
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† L’Ascensione in cielo di Gesù non è uno show, preannuncia la nostra comunione con Dio alla fine dei tempi (di Andrea Marsiletti)
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Sabato 29 aprile si passa ai “Racconti Nomadi”, le più belle canzoni dei Nomadi dalle voci dei loro storici autori. Marco Petrucci e Francesco Ferrandi della Musaico Folkestra raccontano, in una sorta di storytelling, le canzoni scritte per i Nomadi in 30 anni di collaborazione, e reinterpretano quelle che hanno fatto la storia della band emiliana.
Lo spettacolo è un viaggio temporale all’interno della musica dei Nomadi, dove ai brani-culto della band si alternano tutti quelli scritti da Petrucci per i Nomadi: “L’eredità”, “32° parallelo”, “Qui”, “Le Strade”, “Anni di Frontiera”, “Mediterraneo”, “In favelas”, “Johnny”, “Chiamami” sino ai singoli “Decadanza” e “Ti porto a vivere”. E poi ancora “Calimocho” e “Io sarò”, fino a “Fuori la paura” (scritta durante il lockdown ed interpretato dai Nomadi e Paolo Belli, i cui fondi sono destinati all’Ospedale di Reggio Emilia), “Dalla parte del cuore” e a “Il segno del fuoriclasse”, presenti sull’ultimo album dei Nomadi “Solo esseri umani” uscito ad aprile 2021. Oltre a queste, naturalmente, che hanno fatto la storia dei Nomadi: “Un pugno di sabbia”, “Auschwitz”, “Dio è morto”, “Canzone per un’amica”, “Io vagabondo” a corollario di uno spettacolo nel quale atmosfere intime e momenti di ironia si fondono sapientemente e gli aneddoti accompagneranno le canzoni trascinando gli spettatori in un viaggio dentro un pezzo di musica italiana.
Ingresso 10 euro
Con il concerto degli /handlogic di domenica 30 aprile alle 21 si chiude il ciclo relativo alla creatività emergente, sostenuto da Fondazione Cariparma e con il patrocinio del Comune di Parma, che ha visto sul palco del Borgo Santa Brigida 5/A, tra gli altri, Davide Ambrogio, Catt, Martino Adriani, Pagoda, Sintax Quartet, Cesare Panizzi Trio, Glomar’ e l’ensamble coordinato da Francesco Melani passando dal jazz al classico attraverso il cantautorato. Nati a Firenze nel 2016, sin dall’EP di esordio la band si fa un nome nell’underground nazionale grazie alla vittoria del Rock Contest Controradio e un’incessante attività live in tutta Italia. Nel 2019 vincono il premio MusicaDabere e successivamente esce il primo album “Nobodypanic” (Woodworm), che viene accolto all’unanimità dalla critica specializzata e porta la band a suonare oltreconfine in Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e Stati Uniti.
Il 19 maggio uscirà per Pioggia Rossa Dischi/ADA Music “Esseri umani perfetti” il loro primo disco cantato in italiano e sarà anticipato da una serie di concerti esclusivi (tra cui l’apertura ai Verdena al Palazzo dello sport di Roma dello scorso 31 marzo) tra i quali questo appuntamento parmigiano.
Ingresso 10 euro. Apertura porte alle 19.30.