I feel fine

SMA MODENA
lombatti_mar24

20/07/2012
h.15.30

Quali sono i RIFF DI CHITARRA più belli della storia della musica?
Dopo quella delle 100 canzone d’amore più belle, il direttore Andrea Marsiletti, a suo insindacabile giudizio, stilerà anche questa classifica (clicca qui).
Ma esattamente cosa si intende per “riff”? Il riff è una frase musicale (ossia una successione di note con una propria identità espressiva) che si ripete frequentemente all’interno di una canzone e che viene utilizzato di solito come accompagnamento.
Un esempio di riff nella musica rock è dato dall’introduzione di chitarra dei Deep Purple in “Smoke on the water”, tanto per intenderci.
Il riff differisce, quindi, dall’assolo, che è una breve esecuzione solistica, senza ripetizione e a volte con virtuosismi.
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Posizione in classifica: 79
Nome canzone: I feel fine 
Autore: The Beatles
Anno: 1964

I Feel Fine è un brano dei Beatles del 1964 composto da John Lennon, ma accreditato alla coppia Lennon/McCartney, pubblicato come lato A di un singolo 45 giri.
Molti critici affermano che fu il primo brano musicale contenente il tipico riff di chitarra che caratterizzerà gli anni sessanta e gli anni settanta, almeno per quanto riguarda la musica pop e rock; la chitarra elettrica grazie all’ausilio di distorsori consentirà ai virtuosi dello strumento ampi spazi da esplorare. Dopo l’uscita del disco molti giornalisti e critici musicali affermarono che il suono assomigliava a quello di un rasoio elettrico e che era stato frutto del caso e parvero scettici e perplessi.
In realtà la trovata era stata fortuita, dovuta al fatto che durante una pausa in studio John Lennon si era avvicinato troppo all’amplificatore con la sua chitarra dimenticandosi di abbassare il volume del pickup e dando luogo al feedback. Il risultato fu così sorprendente che, per la prima volta, si decise di adottare l’effetto Larsen in una registrazione in studio, effetto che sarebbe stato utilizzato in seguito da artisti quali Jimi Hendrix, The Kinks, The Who; in ogni caso, Lennon si mostrò orgoglioso del fatto di aver aperto la strada ai suoi celebrati colleghi.[
I Beatles continueranno anche in futuro ad insistere con singoli piuttosto innovativi sostenuti da una base ritmica rumorosa con chitarre distorte (per es. Day Tripper, Ticket to Ride, Paperback Writer), oltreché esplorare il campo degli effetti elettronici, delle registrazioni al contrario e di tutto ciò che i nuovi strumenti tecnologici offrivano.
Il disco ottenne un ottimo successo raggiungendo l’8 dicembre del 1964 il primo posto delle classifiche britanniche, conservandolo per cinque settimane; il 26 dicembre toccò il vertice anche negli Stati Uniti mantenendolo per tre settimane.

Andrea Marsiletti

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CLASSIFICA TOP 100 RIFF DI CHITARRA
(a cura di Andrea Marsiletti)

… coming soon…

79. I feel fine (The Beatles)
80. Hallowed Be Thy Name (Iron Maiden)
81. Sharp Dressed Man (ZZ Top)
82. Up arounf the bend (Creedence Clearwater Revival)
83. Moby Dick (Led Zeppelin)
84. Paradise City (Guns N’ Roses)
85. Princess of the night (Saxon)
86. This charming man (The Smiths)
87. Are you gonna go my way (Lenny Kravitz)
88. Wake up little Susie (Everly Brothers)
89. N.I.B. (Black Sabbath)
90. Rusty cage (Soundgarden)
91. The trooper (Iron Maiden)
92. Bulls on parade (Rage against the machine)
93. Rockin’ in the free word (Neil Young)
94. Hysteria (Muse)
95. Stranglehold (Ted Nugent)
96. School days (Chuck Berry)
97. You shook me all night long (AC DC)
98. Raining Blood (Slayer)
99. Taxman (The Beatles)
100. Ace of Spaces (Motorhead)