I grillini vanno meglio, ma che noia!

SMA MODENA
lombatti_mar24

13/07/2012 
h.09.40

Che noia il Consiglio comunale di ieri!
Per quattro ore si è discusso di mozioni e contro mozioni che non lasceranno nessun segno e di cui nessuno parlerà mai più: il M5S ci ha ricordato che vuole riconvertire il cantiere inceneritore, obiettivo meritorio ma senza dire con quali strumenti giuridici e a quali costi visto che il cantiere da 300 milioni di euro è di un privato e si trova ormai in fase di ultimazione; il PD, che da 10 anni fa le barricate in difesa del forno che era il pilastro del suo programma elettorale, ha inchiodato il Consiglio ad ascoltare per un’ora una proposta di legge regionale che era il copia e incolla delle solite cose trite e ritrite che si sentono da anni sulla raccolta differenziata…
La maggioranza grillina non brilla per vivacità neppure questa volta ma ieri è stata dignitosa, ha difeso le sue posizioni senza ritirare le proprie mozioni al primo starnazzare dell’opposizione. I consiglieri del M5S fanno il loro compitino, prendono la parola in modo ordinato, educato, seguendo senza sbavature la partitura concordata. L’unico che si ricorda di essere un grillino (forse perché è l’unico ad esserlo per davvero) e si distingue da questo copione politicamente corretto è ancora una volta Lucio De Lorenzi, colui che nella precedente seduta del consiglio era stato processato dalla minoranza come un terrorista giustistìzialista e disconosciuto dai suoi per aver pronunciato una verità inconfutabile, ovvero di non accettare lezioni di etica da chi ha prodotto gli 800 milioni di euro di debiti del Comune.
Ieri De Lorenzi ha gelato nuovamente l’aula rompendo la consenziente atmosfera bipartisan: “Esprimo perplessità sulla nomina di Ubaldi nella Commissione Patrimonio, Partecipate e Bilancio”… sottintendendo che mettere in quella Commissione colui che ha fatto la metropolitana, il Ponte a Nord, l’Ospedale Vecchio, la Ghiaia, la Stu Pasubio, la Spip era come mettere un pedofilo a fare l’educatore in un asilo. Un dubbio che sarebbe stato condiviso dalla stragrande maggioranza dei parmigiani (come dimostrato dal loro voto) ma che ha suscitato l’indignazione di taluni dell’opposizione arrivati financo ad parlare di spregio della democrazia… gli stessi che solo due mesi in campagna elettorale vomitavano di tutto contro Ubaldi additandolo come il responsabile primo dello sfascio e di tutte le disgrazie del Comune.
A parte questo guizzo di De Lorenzi, il resto della seduta procede soporifera. Tutto preso nella sua parte clerical moderata istituzionale il Presidente del Consiglio comunale Vagnozzi anestetizza l’assemblea e arriva a rimproverare Patrizia Ageno “invitando i consiglieri ad usare un linguaggio consono e appropriato”, non perché questi abbia bestemmiato in aula, mandato affanculo Ubaldi o Ghiretti ma perché la consigliera aveva detto che “se alla fine arriveranno dentro l’inceneritore i rifiuti da fuori provincia saremo cornuti e mazziati”. “Cornuti e mazziati!”… ma quanto è ribelle questa Ageno!!!!!!
Poi si parla di antifascismo. L’assessore Ferraris sottolinea che non bisogna celebrare solo il 25 aprile, ma anche il 1 maggio, il 2 giugno, il 9 novembre… I consiglieri si guardano perplessi: “Ma che festa è il 9 novembre?”. La caduta del muro di Berlino” risponde l’assessore rivelando un’insospettabile verve anticomunista che ha lasciato basito anche Buzzi.
Lenin diceva: ”Quando la nostra rivoluzione avrà vinto su scala mondiale, con l’oro si faranno gli orinatoi delle grandi città”. Qui a Parma le ambizioni sono più ridotte, si è smesso da tempo di sognare un mondo nuovo, e il comunista Manno ha molto ridimensionato la sua lotta: “Durate la movida le nostre strade diventano degli orinatoi a cielo aperto. Facciamo pagare i costi per la pulizia di questa urina ai baristi”.
Il suono della campanella è accolto dai pochi rimasti in aula come liberatorio: si sciolgono le righe, anche questo terzo consiglio comunale dell’era grillina è finito.

Andrea Marsiletti