
01/05/2012
h.21.00
Il Primo Maggio, festa dei lavoratori, Massimiliano Bonu, candidato in Consiglio comunale nella lista del Popolo della Libertà interviene sul tema del lavoro e dell’imprenditoria giovanile.
«Tra i temi più caldi di questo periodo è indubbio che il lavoro, ed in particolare quello giovanile, sia tra le urgenze da mettere ai primi posti dell’agenda anche della prossima amministrazione comunale di Parma. Il Comune diventi il primo partner dei giovani under 35 che intendano avviare un’attività imprenditoriale, commerciale o artigianale nella nostra città; sia un solido alleato nel rapporto con gli enti bancari locali, anche attraverso la creazione di un fondo di garanzia a sostegno delle giovani imprese. Si semplifichi al massimo la burocrazia, riducendo la trafila che oggi viene richiesta ad un’unica semplice pratica, diventando il comune unico interlocutore di tutti quegli enti pubblici che oggi avanzano richieste al cittadino che decide di investire in un’attività».
«Si sfruttino poi i grandi spazi espositivi presenti in città per creare eventi finalizzati alla pubblicizzazione delle idee commerciali degli imprenditori, commercianti ed artigiani under 35. Infine sarà indispensabile ottimizzare la pressione fiscale, diminuendola, rivolta alle giovani imprese nascenti. Importante è, in momento di crisi come quello che stiamo vivendo, smettere di pensare ai giovani sempre da un punto di vista assistenziale e paternalistico, diamo a questa generazione quelle possibilità che gli sono state tolte da decenni di mala politica, spreco, aumento indiscriminato del debito pubblico, gerontocrazia, affinché non sia necessario trovare un lavoro ai giovani ma siano loro stessi a creare lavoro per se e per altri».
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Incontrando un folto gruppo di elettori riunito all’XXL di via Cerati, Antonella Amore, candidata in consiglio comunale nella lista del Popolo della Libertà ritorna sul tema del welfare comunale e dell’estensione del Quoziente Parma a tutti i servizi erogati dal Comune.
«La precedente amministrazione ha fatto fare a Parma molti passi in avavnti nel settore del welfare e dei servizi alla persona poiché la persona, e la famiglia, è sempre stata al centro dell’operato di quegli amministratori che hanno sempre riconosciuto alla famiglia un ruolo centrale nella nostra società, demandando ad essa le funzioni fondamentali della cura e dell’assistenza… La famiglia è quella che Aristotele definiva “l’associazione naturale” e con le nostre scelte in ambito sociale abbiamo voluto sostenere e difendere questo suo ruolo di “impresa naturale” non sovvenzionandola o assistendola ma consentendole di rimanere al centro del processo educativo, assistenziale e, domani, anche aggregativo».
«Siamo contrari alla cultura dell’assistenza: nessuno deve più mettere le mani nelle tasche delle famiglie con tasse e balzelli per poi costringerla a mendicare un contributo. Dobbiamo garantire alle famiglie di poter contare sul loro reddito e accompagnarle nella scelta dei servizi con un sistema di accreditamento e di voucherizzazione che garantisca la libertà di scelta… È per questa ragione che vogliamo estendere l’applicazione del Quoziente Parma anche agli altri settori dei servizi comunali, come quello dell’assistenza domiciliare o dell’assistenza nelle strutture protette (semiresidenziale e residenziale), implementando il servizio di Tagesmutter, fino a spingersi a studiare un’estensione nell’ambito di altri settori come l’ambiente (gestione della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti) e lo sport, a cui abbiamo sempre riconosciuto un ruolo sociale, educativo ed inclusivo».
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