
24/01/2010
h.20.00
”PD e IDV sull’acqua fanno solo falsi allarmismi. Il Decreto Ronchi non mette in discussione il diritto di tutti a questo bene primario e fondamentale ma vuole solo rendere più efficiente il servizio pubblico e mettere un freno alla gestione statalista e clientelare di tante aziende municipalizzate che lo gestiscono”.
Questa la replica del Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, coordinatore provinciale del PDL autosospesosi in vista dell’imminente campagna elettorale per le regionali, alle critiche sul decreto del Governo che liberalizza in parte la gestione dell’acqua. “Le statistiche dicono che al momento la rete idrica in Italia perde un litro ogni tre distribuiti – ha proseguito l’esponente PDL – Di fronte a questa situazione, il Governo è corso ai ripari riformando un sistema attualmente in mano ad una miriade di imprese pubbliche (252 per l’esattezza), la cui natura pubblica non è certo sinonimo di efficienza (vista la dispersione idrica).
Ha cioè introdotto il principio che queste società devono essere aperte al privato; proprio con l’obiettivo di migliorare il servizio ai cittadini. La proprietà delle infrastrutture (acquedotti, reti fognarie, impianti di depurazione) resta pubblica; la gestione – dove serve – può diventare privata.
Nella sostanza la riforma del governo punta ad introdurre forme di liberalizzazione di un settore, qual è quello idrico, ancora agganciato a logiche stataliste. Ed è davvero singolare che il partito guidato dal paladino delle liberalizzazioni, qual è stato Bersani, oggi critichi il provvedimento in totale dispregio alla coerenza. Con un sospetto: l’atteggiamento del Pd forse matura in quel sottobosco di imprese pubbliche municipalizzate che hanno nel principale partito dell’opposizione un punto di riferimento. E della loro gestione clientelare ne abbiamo una recente testimonianza anche nel nostro territorio quando ASCAA, ora divenuta Emilia Ambiente, si mise a finanziare, senza alcun sostenibile motivo di utilità pubblica, Comeser, una società di servizi informatici presieduta dal parente di un sindaco del PD. Ne consegue che, incurante degli effetti benefici della riforma per i cittadini, il partito di Bersani si schiera contro il provvedimento solo per difendere fette di potere politico ed economico sul territorio.