
03/08/2009
h.12.00
La Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri, Ambasciata e Consolato del Giappone, propone giovedì 6 agosto: “Il Sole di Hiroshima, per la pace e per l’ambiente”.
Tre elementi dalla cultura e dalla storia del Giappone caratterizzeranno la giornata del 6 agosto prossimo. Scelto per il 2009 come “Country focus”, paese ospite, dalla Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, è prevista una giornata dedicata al ricordo e alla commemorazione del bombardamento atomico di Hiroscima come monito di pace e di fratellanza tra i popoli.
La cultura giapponese intrisa di leggende e di cerimonie viene spiegata e portata a Parma con il contributo dell’Associazione Nipponica e la presenza di artisti giapponesi, tra cui Kano Tatsunori. Per comprendere i dettagli del programma facciamo seguire brevi note al programma complessivo della giornata.
L’ esplosione atomica di Hiroshima del 6 agosto 1945 ha riguardato fin da subito tutti, nessuno escluso: ad oltre sessanta anni di distanza è ancora necessario riflettere, ricordare e condividere. Ogni anno, a seguito di una ormai antichissima tradizione, attorno alla metà di agosto in Giappone viene celebrata la cerimonia tōrō nagashi: è una cerimonia di origine buddhista che conclude la festività dedicata agli antenati, lo Obon, durante la quale particolari lanterne di carta vengono affidate alla corrente dei fiumi o alle maree dell’oceano. La stessa cerimonia è celebrata anche per le commemorazioni delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
L’adolescente Sadako è divenuta col tempo la personificazione dei bambini e degli adolescenti toccati da questa tragedia. La sua storia è nota: sopravvissuta alla bomba atomica, a soli due anni, ma, poco più tardi, una leucemia dovuta all’irradiamento subito la strappa alla vita.
Sadako è una bambina tenace, forte e animata da una grande fede e da un grande desiderio di vivere. Convinta della validità di una antica tradizione decide di realizzare con l’origami mille gru di carta: ogni malato che le avesse realizzate avrebbe sicuramente ottenuto la guarigione. Il 25 ottobre 1955 le mani di Sadako terminano di piegare: per alcuni realizzò solo 644 gru, per altri ben più di mille.
La statua che la immortala nell’atto di sorreggere una gru di carta è stata voluta dai compagni di classe e realizzata grazie alle donazioni di studenti di tutto il Giappone i quali, ai sui piedi, hanno voluto lasciare questa iscrizione: “Questo è il nostro grido. Questa la nostra preghiera. Pace nel mondo”.
Ogni anno, da tutto il mondo, giungono migliaia e migliaia di gru di carta per ricordare Sadako e la sua lezione: un monito per la pace come necessità assoluta e irrinunciabile.
En, il cerchio, la circolarità del pianeta in cui viviamo. In ogni momento possiamo scegliere se vivere dentro o fuori questo cerchio, se appartenere o no a en. Un altro vocabolo giapponese indica il cerchio: wa. Wa può indicare anche, a seconda dell’ideogramma con cui è scritto, legame, pace, relazione, armonia, concordia, amicizia. Wa, infine, è il nome antico che i giapponesi usavano per indicare il proprio paese. Dai partecipanti verranno disegnati cerchi con la tecnica preferita, aggiungendo messaggi o riflessioni.
Alcuni verranno utilizzati dall’artista Mimasu Masanori e dal promotore artistico Kobayashi Hisao per realizzare le lanterne galleggianti che verranno poste, durante la cerimonia tōrō nagashi del 6 agosto, nelle acque del fiume di Hiroshima, altri saranno utilizzati, il 9 agosto, per la cerimonia tōrō nagashi di Bologna. Una testimonianza, un’installazione artistica, un segno concreto dell’essere assieme. E il cerchio sarà chiuso.
PROGRAMMA: Parma, 6 agosto 2009
1000 gru per Sadako – dalle ore 17.00
Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, Vicolo delle Asse, 5
Laboratorio aperto a bambini e adulti per realizzare gru in origami da inviare al Parco della Pace di Hiroshima.
Il sole di Hiroshima: la memoria degli uomini – ore 19.00
Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, Vicolo delle Asse, 5
incontro con Kano Tatsunori
Artista nato a Hiroshima (1954) e residente da ormai 25 a Bologna, racconterà come l’esperienza dell’olocausto atomico venga vissuto dai giapponesi e come questo abbia fatto nascere movimenti a favore della pace e della tutela ambientale.
Tōrō nagashi: le lanterne galleggianti – dalle 20.30
Lago del Parco ducale
cerimonia delle lanterne galleggianti