Interrogazione parlamentare di Silvia Fregolent (IV) sulle file per i passaporti davanti alla Questura

Come scritto nei giorni scorsi da ParmaDaily (leggi), si stanno creando lunghe file davanti alla Questura per ottenere o rinnovare il passaporto.

E’ intervenuta a riguardo l’onorevole Silvia Fregolent (Italia Viva) con un’interrogazione parlamentare.

Al Ministro dell’interno premesso che:
stando alle notizie fornite da organi di stampa locali e nazionali, gli open day organizzati dalle Questure al fine di presentare istanza il rilascio dei passaporti si stanno trasformando in attese, spesso notturne che appaiono indegne di un Paese civile;
risulta che a Parma, nella notte tra domenica 22 gennaio e lunedì 23, data del secondo open day della Questura per la richiesta dei passaporti nel mese di gennaio, vi fossero in coda oltre 285 persone rispetto alle 70 preventivate dalla Questura stessa;
i 70 numeri previsti per la giornata del 23 gennaio dalla Questura di Parma sembra siano stati raggiunti già intorno alla mezzanotte precedente dalle persone che erano in fila e, in considerazione del fatto che gli uffici competenti di Borgo della Posta, aprivano alle 9 della mattina del 23 gennaio, gli utenti in coda hanno dovuto organizzare una autonoma numerazione che evitasse incidenti e disagi ulteriori rispetto a quelli già subiti dalla cittadinanza;
risulta al parlamentare interrogante che situazioni analoghe si siano presentate in diverse Questure italiane, segno che il disservizio è diffuso e generalizzato;
i cittadini, in taluni casi, sono costretti ad aspettare anche sei mesi per ottenere il rinnovo del passaporto, rinunciando o rimandando impegni e viaggi, anche quando la richiesta di appuntamento venga trasmessa tramite il sito, spesso bloccato o non in grado di sostenere gli accessi simultanei degli utenti interessati;
per sapere
quali provvedimenti urgenti intenda prendere il Ministro interrogato per garantire ai cittadini, in attesa di un documento indispensabile come il passaporto, di avere tempi di rilascio accettabili ed in linea con gli altri Paesi europei.
SEN.SILVIA FREGOLENT

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