
29/04/2011
h.12.20
Ribadisco: scandaloso, ma anche ridicolo! (clicca qui per leggere la risposta del Comune).
La riforma del 2010 ha semplicemente ridotto a 90 giorni il termine massimo per la notificazione del verbale. Niente dispone per il c.d. preavviso che non è disciplinato dalla legge, ma è stato introdotto dalla prassi.
Non c’è nessuna relazione diretta tra il termine per la notificazione e il termine previsto nel c.d. preavviso. La riduzione di quest’ultimo a cinque giorni si traduce, semplicemente, in una misura punitiva per la Persona multata. Per di più, assunta, a propria totale discrezione, dal Comune: almeno ci si assuma la responsabilità delle proprie scelte!
Niente impedisce di tornare ai dieci giorni!
L’aumento delle spese di notifica alla cifra “record” (come mai in certi Comuni ancora oggi le spese sono al di sotto di € 10?) di € 18,20 rimane un eclatante caso di tassazione occulta: mossa da vero “Comune Amico”!
Il Comune ha diritto al rimborso delle spese a piè di lista e non di un centesimo in più. Di conseguenza, il Comune deve giustificare precisamente e non per percentuali più o meno inventate, e sicuramente approssimative, gli aumenti.
La decisione va annullata.
Giorgio Pagliari
Capogruppo PD
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29/04/2011
h.15.00
Nei giorni scorsi la scrivente associazione ha raccolto le lamentele dei cittadini, per la gran parte segnalate dalla stampa locale, in relazione alle cosiddette “multe rapide”. Tale termine si riferisce ai tempi di pagamento dell’importo delle multe senza gli oneri di notifica, termine che dagli originali 10 giorni è stato ridotto a soli 5 giorni dalla data di rilevazione.
Tale modifica è stata introdotta – con la sordina tipica dei provvedimenti impopolari – dalla legge n.120 entrata in vigore il 13 agosto 2010, che obbliga i Comuni a recapitare alla residenza del multato la copia del verbale entro 90 giorni, anziché 150 come, invece, era previsto dal precedente art. 201 del Codice della strada.
Il primo diritto dei cittadini e, per converso, il primo dovere per la Pubblica Amministrazione, è, quindi, l’informazione più ampia della modifica introdotta. Ciò consente al cittadino multato di esaminare l’atto e di pagare per tempo la sanzione se giustificata o, in caso contrario, di adire l’Autorità competente per contestarlo entro i 5 giorni di cui si diceva, senza l’aggravio delle spese di notifica (11 euro).
Ciò premesso, Le chiediamo l’aggiornamento urgente del sito web del Comune e, in particolare, della sezione “Contravvenzioni” che – oltre a non evidenziare gli aggiornamenti normativi – contiene veri e propri errori. Allego una breve nota dell’avv. Claudia Manfredi, legale di Confconsumatori, delegata a seguire la materia. Ogni altra forma di pubblicizzazione che Lei ritenesse di utilizzare sarebbe peraltro gradita e utile, essendo nota la scarsa dimestichezza degli adulti con i mezzi informatici.
Mara Colla
Presidente nazionale Confconsumatori
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