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28/02/2011
h.11.40
Di fronte alla brutale repressione delle manifestazioni in Libia e negli altri paesi del nord Africa e del Golfo occorre intervenire con fermezza e senza ulteriori esitazioni.
Basta con il silenzio e le connivenze. Basta con il cinismo, con la stupidità, la miopia, l’indifferenza.
Come Cgil Cisl Uil e Arci di Parma condividiamo profondamente il contenuto e lo spirito che anima l’appello promosso dalla Tavola della pace sottoscritto dalle nostre organizzazioni nazionali e intendiamo promuoverne le adesioni e sostenerne le proposte anche nella nostra provincia.
Invitiamo tutti i cittadini ad esporre la bandiera della pace al balcone di casa in segno di solidarietà con i giovani e i popoli in lotta per la dignità, i diritti umani, la libertà, la democrazia e lo stato di diritto nel mondo arabo.
Chiediamo alla Provincia di Parma e al Comune la convocazione straordinaria del proprio Consiglio sulla situazione determinatasi nei paesi del nord Africa e del Golfo.
Il senso di una tale convocazione straordinaria – come richiamato nell’appello – dovrebbe essere quello di esprimere un atto politico di diplomazia dal basso, dalle città e dalle Regioni che:
– si rivolga al popolo libico e degli altri paesi in rivolta indicando la ferma volontà dei cittadini di stare a fianco delle popolazioni nella loro lotta per la libertà e la democrazia;
– chieda la immediata fine della repressione in Libia denunciando il regime di Gheddafi come responsabile di crimini verso il proprio popolo;
– denunci il ritardo e la inerzia della iniziativa del governo italiano ma in generale di tutti i governi europei e della stessa UE, rivendicando un cambio deciso di atteggiamento nei confronti del regime libico;
– chieda al governo italiano e alla UE di organizzare una accoglienza civile e dignitosa alle popolazioni in fuga dai loro paesi sconvolti dagli eventi di questi giorni e esposti a rischio di feroci repressioni.
Consideriamo importante che in una tale occasione vengano individuate le forme per aprire la discussione del Consiglio Provinciale e Comunale al confronto con le forze sociali tradizionalmente impegnate nella solidarietà e accoglienza e con le rappresentanze dei tanti cittadini dei paesi coinvolti dalla “rivoluzione dei gelsomini” che vivono e lavorano nella nostra regione.
CGIL
CISL
UIL
ARCI