Luci e ombre sul fronte occupazionale di Salsomaggiore tra il fallimento del Baistrocchi e le prospettive di rilancio delle Terme. INTERVISTA a Maurizio Miati, segretario Cgil Salsomaggiore

di UG

“Salsomaggiore è un puzzle da ricostruire assieme, deve esserci sinergia pubblico e privato. Il nodo centrale sono le Terme Berzieri, simbolo stesso della città, ma attorno a questo vanno inseriti i vari tasselli”.

Così Maurizio Miati, segretario Cigl Salsomaggiore sul fronte occupazionale della città termale che vive, da anni, luci e ombre.

Proprio in questi giorni i sindacati stanno cercando di salvare i dipendenti del Baistrocchi dopo che è stato dichiarato il fallimento di Adg srl che gestiva il noto centro termale.

Attorno al centro gravitano, infatti, tra le 40 e 50 persone, tra dipendenti fissi e stagionali e l’obiettivo di Filcams, Fisascat e Uiltucs è di fare in modo che l’attività possa continuare ed evitare, da un lato, la perdita di un’attività ricettiva importante, con un punto per le cure termali e, dall’altro, scongiurare le ricadute negative per gli esercenti in viale Matteotti.

“Come parti sociali ci siamo muovendo assieme – e siamo soddisfatti della disponibilità all’ascolto dimostrata da parte della curatela e da quello che pare essere il suo intendimento, ovvero ipotizzare un riavvio dell’attività in tempi contenuti”.

In una nota congiunta delle organizzazioni sindacali, rilasciata dopo la riunione del tavolo di crisi presieduto dal sindaco Frittelli, al quale hanno partecipato il curatore fallimentare, unitamente ai delegati e al rappresentante di Salus per aquam srl, si legge poi: “In questa situazione rimangono forti perplessità nei confronti di Salus per Aquam srl, attuale gestore in affitto di ramo d’azienda. In particolare, circa il mancato utilizzo del personale in ammortizzatore sociale presso l’Hotel Valentini, attualmente aperto contrariamente al Baistrocchi, le risposte fornite non hanno soddisfatto i sindacati, che si sono dichiarati contrari alle scelte intraprese. Lo stato d’agitazione del personale di Salus per Aquam srl quindi continua.

Parlando della situazione generale di Salsomaggiore e Tabiano e in particolare di quello che è il core business della città ovvero il termalismo e l’ambito ristorativo-alberghiero, Miati ci ha spiegato che: “Gli ultimi due anno sono stati molto negativi rispetto alle aspettative di rilancio che avevamo. Come per altre realtà in provincia molti eventi legati a Parma 2020 sono saltati e le ricadute ci sono state e ci sono tuttora, proprio sulle attività ricettive e ristorative. Però, nei momenti in cui i picchi pandemici andavano scemando, abbiamo assistito a una ripresa e questo ci fa ben sperare. L’impatto sul termalismo della pandemia è stato pesante, abbiamo parato i colpi grazie agli ammortizzatori sociali Covid che sono stati un aiuto vero. Anche grazie al Bonus Terme queste attività non hanno perso quanto avrebbero potuto. I numeri hanno dimostrato un picco di richieste, un ottimo segnale.

Durante la primavera ed estate scorsa abbiamo letto della difficoltà degli imprenditori della ristorazione e dell’alberghiero a trovare dipendenti: come è andata a Salsomaggiore?

Questo è un mercato particolare e le persone che prima della pandemia erano occupate con una certa continuità nelle attività stagionali, si sono dovute ingegnare e trovare soluzioni alternative, per garantirsi un reddito. E quindi molti si sono ricollocati.

Sembra che si stia lavorando al un rilancio sia dal punto di vista delle forze sociali che delle imprese.

I cuori pulsanti sono le ex Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa e il centro termale Baistrocchi che sta appunto vivendo un momento particolare dopo il fallimento di Adg e attorno a questi due poli si muovano i vari alberghi e la ristorazione.

Per quanto riguarda le Terme nel 2015 c’è stato il concordato che è ancora in corso e che – uso un termine improprio – ha portato alla privatizzazione dei diversi asset. Questo percorso però ha evitato un fallimento fortunatamente.

Il lato negativo dell’operazione è stata la perdita di qualche posto di lavoro. E voglio, a questo proposito, sottolineare l’impegno e i sacrifici dei lavoratori che hanno volutamente rinunciato al monte ore che avevano, c’è stata una riduzione pro capite, attraverso un accordo sindacale, della durata della stagionalità. Qualcuno fortunatamente era vicino all’età pensionabile, altri sono riusciti a ricollocarsi, la tenuta c’è stata. Un altro aspetto negativo è che il concordato, per sua stessa natura, ha tempi lunghi e quindi ci sono ancora oggi persone che devono ricevere i loro soldi, ma ormai siamo vicini alle ripartizioni per i lavoratori.


LEGGI ANCHE:

“Investire a Salsomaggiore non è più una scommessa”

Tabiano Castello: cinque generazioni e un amore smisurato per il territorio

“Le strategie di sviluppo delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano”

Albergatori di Salsomaggiore: c’è un cauto ottimismo per la ripresa del turismo


Come giudica l’operazione Berzieri?

Ci si attende molto, ma va dato atto che è stata un’ottima operazione. A Quadrio Curzio QC -Terme, è stata affidata l’attività del centro benessere e auspichiamo possa diventare un punto di riferimento a livello nazionale. La struttura come sappiamo è un capolavoro Liberty, quindi il contesto è bellissimo. Da quello che ci risulta sono importanti gli investimenti nella ristrutturazione, saranno aggiunte nuove piscine e quindi attendiamo una ricaduta occupazionale importante per Salsomaggiore, perché oltre all’occupazione diretta si muoverà anche l’indotto. Gli alberghi potranno ritornare ad avere presenze costanti, non saltuarie e legate a eventi come accade ora. Immaginiamo che occorrerà migliorare l’offerta delle strutture ricettive che dovranno essere adeguate a un certo tipo di clientela, ma tutta la città dovrà farlo, ci si dovrà muovere all’unisono per fare in modo che gli ospiti possano impiegare il tempo libero in modo soddisfacente. E non sentire le classiche lamentele degli ultimi tempi del tipo: “non c’è da fare nulla, non c’è niente, siamo nel deserto”.

E Tabiano?

È un vulnus aperto e sanguinante, nonostante abbia uno stabilimento termale più moderno rispetto a Salsomaggiore e acque tra le migliori al mondo per curare determinate patologie. Gli investimenti sono stati pochi sia dal lato pubblico che privato e la crisi qui si è fatta sentire. La strada per il rilancio secondo me passa da un lavoro comune fra Salsomaggiore e Tabiano, da un’unità d’intenti. Dobbiamo fare un appello anche alla Regione, perché questa deve essere considerata come un’area depressa che deve essere rilanciata. Certo non si può tornare all’ombrello del termalismo sociale che fino agli anni ’80 ha garantito ricchezza e qualcuno dovrebbe smetter di pensare che questa epoca ritorni…

Secondo lei quale può essere una possibile strategia?

Le terme dovrebbero tornare a giocare un ruolo prioritario in ambito salute. Abbiamo due tipi di acque con peculiarità diverse, considerati da studi scientifici, come le migliori al mondo. Questo è un aspetto che andrebbe valorizzato molto di più rispetto a quanto si sta facendo oggi. Bisogna costruire una rete a partire medici di base per promuovere le cure termali in ambito preventivo. E poi sarebbe importante anche ritornare a ragionare di una riforma della normativa sul termalismo, quella che abbiamo oggi è molto datata.

Tatiana Cogo

Leggi anche:

Privacy

Privacy Policy

Direttore responsabile

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2023 ParmaDaily.it – Tutti i diritti riservati.
Non duplicare o ridistribuire in nessuna forma.