Nicola Cesari si smarca da Italia Viva dopo le dichiarazioni di Renzi di voler entrare nel campo largo con il PD di Schlein e il M5S e si candida a presidente della Provincia di Parma in antagonismo a Fadda, candidato del PD, il partito che, sostenendolo alle scorse elezioni comunali, ha determinato la sua rielezione a sindaco di Sorbolo Mezzani.
Ennesimo voltafaccia di Cesari ; nel 2019, da sindaco eletto quale segretario provinciale del PD , esce dal partito e diventa grande sostenitore di Renzi in Italia Viva , poi , dopo il recente divorzio, lo troviamo candidato alla presidenza della Provincia come ‘terzo polo’ contro il PD, raccattando voti dalla destra.
Non avendo , Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega , presentato un loro candidato alla presidenza provinciale, diventa esplicito il sostegno a Cesari; faranno convergere su di lui i voti dei propri consiglieri e sindaci.
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L’appoggio da destra a Cesari è una conferma, visto che nelle recenti elezioni comunali ha ottenuto circa il 28% dei voti di quell’elettorato.
Ora, al di là dell’esito delle elezioni provinciali, ci si chiede quali contraccolpi e disequilibri avremo a Sorbolo Mezzani avendo un sindaco che è antagonista al Pd in Provincia, è appoggiato dalla destra e ha nella propria maggioranza 7 consiglieri del Pd su 11 totali.
Nonostante le rassicurazioni del capogruppo di maggioranza Marchi resta evidente la perplessità.
Per noi c’è una questione politica , non siamo per la vittoria elettorale a tutti i costi. Per noi vale, e molto, la coerenza politica e di appartenenza. E vale non solo per il candidato ma anche per le forze politiche che lo sostengono.
E’ accettabile per un sindaco governare con il partito di cui è antagonista; e soprattutto è accettabile per un partito sostenere un candidato che vuole contrastarlo a livello provinciale?
Dialogare con tutti è bene ma nelle decisioni strategiche e di posizionamento politico ci sono regole e logiche in cui noi ancora crediamo.
Roberta Gennari
Jonathan Albiero