“Ma a chi parla la Lega?”

SMA MODENA

21/08/2009
h.10.50

E’ strabiliante leggere le parole del segretario comunale della Lega (clicca qui) il quale “ammonisce” (non lo sfiora nemmeno il senso del ridicolo) il Presidente Napolitano il quale nella sua funzione ha semplicemente affermato che lo sforzo dell’Italia deve essere verso le forme di integrazione della popolazione immigrata.
Una verità che è sotto gli occhi di tutti e che non mette per una volta in fila immigrazione-insicurezza-criminalità. Una verità banale che dovremmo tutti prendere in considerazione: le migliori politiche, fosse solo per motivi di maggiore sicurezza, (non mi sfiora che la Lega possa pensare che si tratta di uomini e donne, lavoratori, storie, vite ecc…), sono sicuramente quelle che mettono nelle condizioni le comunità di integrare/interagire con le popolazioni immigrate. Più queste popolazioni sono inserite nei normali contesti lavorativi, educativi e scolastici, sociali, vale a dire non sono tenute ai margini, non sono sospinte in condizioni di degrado (quanti ancora dei bravi padani affittano magari in nero stipando immigrati?), maggiori sono le garanzie per tutti.
Sa benissimo la Lega, in quanto ha dovuto fare una precipitosa marcia indietro, nonostante i proclami celoduristi di Bossiana memoria, che se avessimo dovuto applicare in modo rigido la scellerata politica sull’immigrazione propinata in modo populistico e approvata dalla maggioranza di cui fanno parte, avremmo dovuto espellere un esercito di badanti con il bel risultato di rendere, si in questo modo, meno sicura la vita delle nostre famiglie, degli anziani a cui noi non badiamo più. Per tacere della vergogna del reato di clandestinità e delle conseguenze sul piano sanitario.
Sa bene la Lega che si professa l’unica forza interprete del nord che i lavoratori immigrati non tolgono lavoro a quelli italiani (vedi i recenti studi di bankitalia, ah dimenticavo la Lega si affida al bar per definire cosa deve fare una forza politica) ma anzi sono necessari a questo paese, pagano le tasse, rimpinguano le casse dell’inps che oggi pagano la pensione anche ai nostri amici padani.
Sa però altrettanto bene che in Italia non arrivano braccia da lavoro staccate da corpi. Questo la Lega lo può capire?
Ed infine la vergogna più grande perseguita, quella dei respingimenti in mare, bandiera della Lega e del suo ministro. Dopo la grancassa del “tutto risolto” (a che prezzo umano e della legalità) sono continuati gli sbarchi e ieri l’ennesima tragedia: sono sbarcati in 5 e sono morti in mare aperto pare in 70 dopo giorni in balia del canale di Sicilia, senza che nessuno si accorgesse e nessuno prestasse soccorso. Questa è la civiltà che il segretario della lega di Parma intende insegnare a noi tutti e al Presidente della Repubblica?
Noi siamo l’occidente ricco che produce ed ha bisogno di lavoratori e di famiglie che contribuiscano a far crescere la popolazione, abbiamo bisogno come del pane di uscire da una cultura autoreferenziale, di protezionismo per aprirci al mondo che cambia e c’è un mondo povero, spesso denso di conflitti e soprusi, un mondo che spera di poter cambiare la propria vita in meglio.
Nessuna Lega può fermare processi migratori mondiali di questa natura che sempre ci sono stati.
Sarebbe meglio allora accogliere l’invito del capo dello Stato (ma le stesse cose le dice il Pd da sempre e le dice anche, se piace di più, il presidente della Camera) per mettere in campo e rinforzare le politiche di integrazione, che già esistono, basta che la Lega non vada solo al Bar o legga la Padania per accorgersene.
Consiglio infine al segretario della Lega di chiarire a chi parla quando si infila nel solito pistolotto che in Italia hanno più attenzione le cattive persone e non quelle oneste: una domanda ma voi dove siete? Negli ultimi dieci anni ne avete governati 6. Parlate a voi stessi quindi in quanto incapaci di rovesciare questa logica o vi ritenete ancora quelli che non c’entrano con la guida di questo paese, che Roma è ladrona e non appena possiamo ce ne stiamo da soli.