Madrid, una città che non dorme mai

confartigianatomaggio
Contabile_giugno24

03/01/2012

E’ comune sentire qualcuno ordinare al bancone di uno degli affollati tapas bar di Madrid “un piatto di acciughe bianche”, magari agitando bicchieri colmi di birra (le canas). I madrileni apprezzano in modo particolare il cibo, il bere e il divertimento.
Nonostante la pesante crisi economica che tuttora avvolge con grande incertezza il futuro delle giovani generazioni madrilene, Madrid continua ad attirare turisti e uomini d’affari. Città viva ed energica, dalle nottate di festa e dalla consapevolezza del proprio valore, a tal punto che sono in corso di realizzazione continui lavori di miglioramento delle opere urbane esistenti mentre i confini cittadini si estendono sempre più in profondità, sfociando nelle campagne circostanti.
La Spagna, sconvolta dalla dittatura in tempi recenti, e calata in una situazione di povertà diffusa sino agli anni ’70, è oggi diventata una nazione europea tra le più avanzate nazioni europee.
Nonostante si sia sviluppata di recente, Madrid fino al 1561, da poco più di un villaggio divenne capitale; questo per volontà di re Filippo II. Da sempre il suo cuore è l’ampia ed elegante Plaza Mayor, mentre i viali di Paseo de la Castellana e la Gran Via, aggiunti nel XIX secolo per dare alla città la fisionomia tipica delle grandi capitali europee, sono le arterie principali.
Madrid possiede un invidiabile patrimonio culturale e storico: tanti i musei, i più prestigiosi dei quali sono: El Prado, Centro de Arte Reina Sofia e il MuseoThyssen-Bornemisza. L’avventurosa vita notturna madrilena pulsa nei caotici viali di La Latina, di Malasana e di Huertas. Per chi desidera prendere un attimo di tregua dalla movimentata vita notturna di Madrid, si potranno compiere escursioni di una giornata nelle località limitrofe, quali: Toledo (dista 70 kilometri), Segovia, Avila, Aranjuez, la Sierra de Guadarrama e Cordoba.

Curiosità

1. Madrid è tra le città con la più bassa natalità al mondo.
2. Benchè la città non si affacci sul mare, Madrid è una delle città con il maggior consumo di pesce al mondo. Quotidianamente in città arrivano camion carichi di pesce proveniente dalle località costiere; tra i piatti di mare più consumati vi sono: il nasello (merluza), il pagello (besugo), e il merluzzo sotto sale (bacalao).
L’occupazione musulmana di Madrid dei secoli scorsi, è testimoniata dalle influenze a livello alimentare; spezie, quali il cumino e lo zafferano, sono assai utilizzate e il miele è l’ingrediente base di molti dolci nazionali.
3. Per i madrileni ritrovarsi in casa propria con gli amici non è una forma di divertimento: è invece consuetudine andare a tapear (girare di bar in bar ad assaggiare tapas) o al ristorante (ne esistono svariati e per tutte le tasche). I madrileni, uomini e donne, amano il buon bere, il weekend si alza spesso il gomito, e si fa tardi fino all’alba, ma senza stare male.
4. Ricordate quando ordinate un caffè di chiedere il “cafè solo” che è equiparabile a nostro espresso, mentre un “cafè cortado”, è equivalente all’italiano caffè macchiato. Gustare un “chocolate caliente y churro” equivale ad introdurre nel corpo una ricca riserva di energia dato il valore calorico elevato.

Capodanno a Madrid

La capitale spagnola festeggia San Silvestro gustando acini di uva, indossando parrucche in Plaza Mayor, partecipando alla San Silvestre Vallecana.
Paese che vai, usanza che trovi. A Madrid per capodanno la tradizione impone che si mangino dodici acini d’uva. Ecco le regole da rispettare per mantenere viva la consuetudine: scendere in strada la sera del 31 dicembre, andare alla Puerta del Sol (una delle piazze più famose della capitale spagnola) e aspettare la mezzanotte tra la folla, insieme ad amici e parenti. Al ritmo dei dodici rintocchi dell’orologio della Real Casa de Correos – uno ogni tre secondi – si ingoiano i dodici chicchi. Per attirare, si spera, la buona sorte. Questa curiosa tradizione pare che risalga al 1909, quando alcuni viticoltori della Spagna orientale raccolsero un’eccedenza di frutta tale da decidere di distribuirla gratuitamente ai cittadini, sostenendo che avrebbe portato loro fortuna se l’avessero mangiata la notte di San Silvestro. Chi si da appuntamento alla Plaza Mayor, piazza maggiore, deve munirsi di parrucca. In quest’angolo di Madrid, infatti, si festeggia l’arrivo del primo gennaio con addosso le tradizionali peluchas, dai colori più fantasiosi. Per gli sportivi immancabile sarà la partecipazione alla San Silvestre Vallecana, la corsa di 10 km che attraversa la capitale spagnola nel tardo pomeriggio del 31 dicembre. Due le categorie: amatori e professionisti.

Visite gratuite
L’ingresso a molte gallerie e musei è in genere gratuito almeno un giorno alla settimana. Mentre le località di seguito elencate sono gratuite nei giorni indicati tra parentesi: Centro de Arte Reina Sofia (sabato pomeriggio e domenica); Museo Archeologico Nacional (sabato pomeriggio e domenica); Museo de Prado (sabato pomeriggio e domenica); Museo Municipal de Arte Contemporanea (sabato pomeriggio e domenica).
A proposito del Centro de Arte Reina Sofia: è indubbiamente la migliore collezione d’arte moderna della Spagna; contiene opere che vanno da fine XIX secolo a metà anni ‘80 del secolo successivo. Il dipinto sicuramente più visitato dell’intero Museo è il “Guernica” realizzato da Pablo Picasso nel 1937; dalle dimensioni ragguardevoli, che non passa inosservato, in quanto misura 3,5 metri per 7,8 metri. Continua a suscitare scalpore per il messaggio di totale denuncia sulle atrocità della guerra, in particolare riferendosi ai bombardamenti sulla città basca di Gernika (Guernica), nell’aprile 1936, ad opera di aerei tedeschi e italiani. Stupisce la tecnica pittorica utilizzata dal maestro di Malaga per la complessità e fusione di stili che spaziano da surrealismo, a espressionismo e cubismo. Altri dipinti contenuti al Reina Sofia furono realizzati da maestri quali Dalì, Mirò, Solana, Juan Gris, Nonell, Rusinol, Casas. Una volta acquistato il biglietto, che consente di visionare la collezione permanente più famosa dell’intero edificio, alla cifra modica di 6 euro; si consiglia di noleggiare l’auricolare, che il Museo lascia in dotazione dietro pagamento di 4 euro, per avere un guida in lingua in grado di fornire informazioni sulle principali opere esposte.
A proposito del Museo del Prado: il palazzo de Villanueva, situato nel Prado de los Jeronimos, divenne per volontà del re Ferdinando VII nel 1814 l’edificio pubblico atto ad ospitare in modo permanente l’ampio patrimonio artistico della Spagna. La necessità era dettata dal raccogliere le numerose opere pittoriche un tempo esposte alle pareti del Palazzo Reale a quel tempo rimosse. Al tempo dell’apertura del Museo de Prado erano esposte 311 opere; oggi ve ne sono più di 7.000, anche se meno della metà è accessibile al pubblico. Molte sale sono dedicate a tre dei maggiori pittori spagnoli: El Greco, Velasquez, Goya. Quest’ultimo seppe cogliere con le proprie opere sentimenti opposti di speranza e disperazione vissuti dalla Spagna in piena epoca di invasione napoleonica. Tra i dipinti più apprezzati: Maja Desnuda e Maja Vestida, El Dos de Majo, Saturno Devorando a Su Hijo. Quest’ultima simboleggia la brama di potere tipica dell’essere umano, che ricorre mezzi abietti pur di mantenerlo il più a lungo possibile. Da sottolineare l’esposizione rinascimentale presente al Prado di pittori italiani quali: Botticelli, Tiziano, Tintoretto e Caravaggio.
Visita del Estadio Santiago Bernabeu gli appassionati di calcio non si devono lasciare sfuggire la visita di questo enorme e storico stadio del Real Madrid, la squadra più titolata d’Europa. L’enorme edificio è ubicato nella parte nord della città; è facilmente raggiungibile con la Metro Santiago Bernabeu, il prezzo del biglietto consente di visitare tribuna, spogliatoi, passeggiate lungo il tunnel che viene utilizzato dai calciatori che accede al terreno di gioco. Per i più sfegatati è da non perdere la visita all’Exposiciòn de Trofeos: un’esposizione permanente di trofei del Real Madrid, allestita su due piani.

Consigli su ristoranti

La Camocha in Calle de Fuencarral, 95 Madrid, 28004 è un ristorante tipico asturriano, sempre pieno di gente, sia per pranzo che a cena. I piatti sono principalmente a base di carne, formaggi e patate;queste ultime servite affogate in salse piccanti o a base di formaggi. Il titolare è molto simpatico, un poco chiassoso. La spesa media a persona è di circa 15-25 euro. E non si esce con la fame visto che le porzioni sono abbondanti.
Barrio: Universidad. Come arrivare: L1,L10 Tribunal / L1,L4 Bilbao

Shopping
Gita al mercato del Rastro
, che si tiene ogni domenica del mese, dalle ore 9,00 alle 14,00. Il Rastro è l’antico mercatino delle pulci di Madrid. Da oltre cento anni, tra le molteplici bancarelle allestite, si trovano cianfrusaglie di tutti i tipi, in mezzo alle quali è possibile scovare anche qualche oggetto d’antiquariato di un certo valore.
I madrileni sono molto legati allo svolgimento del mercato, diventato nel corso degli anni, un luogo turistico imperdibile per chi si trovasse a passare almeno un week end nella capitale spagnola. Lo sviluppo del Rastro ha fatto si che oggi vengano accolti nella vasta area del mercato, anche venditori che non commerciano l’usato. Il vero mercato delle pulci inizia in Calle Carlos Arniches: lungo questa strada le bancarelle di rigattieri e roba vecchia si susseguono per diversi metri, mettendo in mostra la mercanzia. Ogni strada accoglie una determinata tipologia di venditori, dai collezionisti ai rigattieri, dalle attrezzature sportive alle attrezzature per gli animali domestici.
Gita allo Shopping Village di Las Rozas, a soli trenta minuti dal centro di Madrid, vi attendono 100 boutiques delle firme più prestigiose al mondo a prezzi vantaggiosi con sconti del 60%, per tutto l’anno.

Tommaso Villani

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