
19/07/2012
2.300 prosciutti Dop (Parma, San Daniele e Modena) sequestrati dai Nas in una 40ina di stabilimenti di stagionatura emiliani e friulani: provenivano da maiali nutriti con scarti dell’industria alimentare che andavano smaltiti in impianti biogas.
Denunciato il proprietario dell’allevamento per frode in commercio e vendita di prodotti non genuini, e per traffico di rifiuti in concorso col titolare di due aziende che vendeva gli scarti.
Sequestrati 750 maiali e 30mila tonnellate di scarti.
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19/07/2012
h.19.30
In riferimento alla notizia riportata oggi da alcuni quotidiani on-line e televisioni nazionali, il Consorzio del Prosciutto di Parma precisa che i Nas hanno condotto delle operazioni di controllo presso l’allevamento in questione con il supporto degli ispettori di vigilanza del Consorzio stesso riscontrando delle irregolarità rispetto alla produzione delle DOP e provvedendo al conseguente isolamento dei suini.
Grazie al sistema di tracciabilità che permette di risalire a tutte le fasi della produzione, è stato possibile identificare le cosce di suino in stagionatura soggette a tali irregolarità che sono state successivamente bloccate.
La scoperta della frode dell’allevatore – dichiara Stefano Fanti, Direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma – dimostra quanto il sistema di tracciabilità e di controllo del nostro prodotto funzioni e quanto tutti gli anelli della filiera abbiamo un’enorme responsabilità. Teniamo a sottolineare che i suini del circuito del Prosciutto di Parma hanno un’alimentazione rigidamente regolata dal relativo disciplinare di produzione. Vogliamo pertanto rassicurare tutti i nostri consumatori sulle indubbie qualità e garanzie del nostro prodotto e affermare che nessun Prosciutto di Parma in commercio deriva da questi suini.
Precisiamo infine che i nostri produttori rappresentano la parte lesa di tutta questa faccenda e che il Consorzio si costituirà parte civile nel processo contro l’allevatore che ha violato le disposizioni di legge e del Consorzio.
Consorzio del Prosciutto di Parma
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MAIALI NUTRITI CON RIFIUTI: RAINIERI (LEGA), CONDANNE ESEMPLARI E BUTTARE LE CHIAVI DELLE CELLE
“Tolleranza zero contro chi continua a fare il bello e il cattivo tempo sulle spalle dei consumatori. Chi gioca con la salute della nostra gente deve finire in galera e, per me, possiamo anche buttare via le chiavi”.
Cosi’ Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia e segretario della commissione Agricoltura a Montecitorio, commenta il sequestro di 2.300 prosciutti ‘dop’ ottenuti da animali alimentati con rifiuti, 750 suini e 30 tonnellate di scarti alimentari.
“A quanto si apprende – spiega Rainieri – nel corso di un’ispezione igienico sanitaria in un allevamento del mantovano che si occupa di suini destinati alla produzione di prosciutti tutelati ‘dop’, i carabinieri avrebbero appurato che nell’azienda venivano stoccati ingenti quantitativi di rifiuti speciali di origine animale e vegetale, costituiti da scarti di lavorazione dell’industria alimentare, venduti da due ditte (una nel mantovano e l’altra in provincia di Parma). Quegli stessi scarti – continua – sarderebbero stati somministrati sotto forma di mangime ai maiali allevati. Ai carabinieri dei NAS di Cremona – continua Rainieri – i miei complimenti per la brillante operazione svolta. Quanto ai colpevoli di queste nefandezze chiedo alla magistratura condanne esemplari e alle istituzioni tutte di inasprire le pene per chi adultera i cibi. Non possiamo tollerare che si scherzi con la salute della nostra gente e nemmeno che si mettano a rischio filiere di eccellenza per intessi di personaggi senza scrupoli”.
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