Il consigliere regionale e vicepresidente commissione trasporti Emilia Romagna, Andrea Massari, interviene sul “silenzio imbarazzante del centrodestra su un servizio di trasporto nazionale. Il Governo? non pervenuto.”
Scrive in una nota: “Pochi giorni fa sul rischio concreto di chiusura dell’aeroporto nazionale di Parma ho voluto ricordare due concetti tanto semplici quanto trascurati nel dibattito in corso.
Il primo è che gli scali aeroportuali nazionali come il Verdi sono, come altri servizi nazionali (porti, ferrovie e autostrade), trasporti pianificati, programmati e supervisionati da strutture governative sopra a tutte il Ministero dei Trasporti.
L’aeroporto di Parma non è un capriccio locale, ha una lunga storia e il Ministero dei Trasporti da tempo lo ha inserito, giustamente, nella rete nazionale come aeroporto strategico. La regia è dunque governativa, sicuramente non comunale e molto molto marginalmente regionale.
† Il prologo del Vangelo secondo Andrea (di Andrea Marsiletti)
Il secondo concetto è più politico. Al governo in questo momento vi sono forze di centrodestra che sul territorio esprimono onorevoli, senatori e un ministro. E la domanda era e resta politica: cosa sta facendo il Governo per salvare l’aeroporto di Parma? Al momento nulla. Tutto tace.
Ministri, sottosegretari, parlamentari: tutti muti. Nessuna dichiarazione, nessuna presa di posizione, nessuna iniziativa concreta. Gli onorevoli del territorio, solitamente così loquaci su ogni tema dello scibile umano, sembrano spariti.
L’on. Gaetana Russo, membro della Commissione Trasporti (ho controllato, lo è), ha nulla da proporre sul destino dello scalo parmense? Eppure il tempo per la fiera di paese e il palio di La Spezia lo ha trovato.
L’ onorevole della Lega per Salvini premier Laura Cavandoli? Silenzio assoluto! tranne una potente uscita pubblica sulle zanzare in città.
Potrei continuare con i consiglieri regionali Fiazza, Bocchi e Vignali, sempre pronti a dispensare soluzioni efficaci per ogni problema. I tre avranno fatto mezza telefonata ai loro referenti di Governo? Avranno chiesto un intervento urgente al Ministro Foti o al sottosegretario di riferimento?
Invece in queste ore, Regione e Sindaco, insieme ai privati e al direttore Enac, stanno lavorando fianco a fianco, call dopo call, per trovare una soluzione che garantisca a Parma continuità.
Non sono il Ministro, non hanno mezzi così forti come quelli del Governo, ma stanno perseguendo una volontà chiara: far sì che l’aeroporto di Parma possa proseguire l’attività.
A questo punto può sorgere un dubbio. Il centrodestra vuole salvare lo scalo di Parma? Perché finora non si è capito. Zero proposte, zero chiamate di sostegno, zero dichiarazioni in tale senso. In un momento di crisi così grave, questo non è solo deludente. È una fuga dalle proprie responsabilità istituzionali e politiche. Da una parte c’è chi, con molta fatica, lavora (Regione, Comune, Enac, Privati), dall’altra parte, quelli con le leve del potere, non fanno e dicono alcunché.
Chi Governa oggi il Paese ha il dovere di intervenire, se ha interesse per il territorio di Parma. Le solite parole degli esponenti locali di centrodestra, che finora non hanno portato nulla per Parma (e temo sarà così anche nei prossimi due anni) stanno a zero. Se davvero si crede che Parma debba avere un aeroporto passeggeri, allora lo si dica e si agisca, qui ed ora.”