Misure anticrisi: otto istituti accettano la proposta del Comune di Parma di sospensione mutui

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/03/2009
h.11.20

Sono otto gli Istituti di credito – Banca di Piacenza, Banco di Sardegna, Cariparma Crédit Agricole, Cassa Padana, Credito Bergamasco, Monte Paschi Siena, Popolare dell’Emilia Romagna, Popolare di Vicenza – che hanno accettato l’invito del Comune di Parma di sospendere fino a un massimo di 12 mesi il pagamento della quota capitale di mutui da parte dei privati. Il servizio è disponibile verso tutta la clientela di questi istituti e sarà operativo, in alcuni casi, nelle prossime settimane. E’ il caso ad esempio della Popolare di Vicenza che si dice in attesa del decreto attuativo del Governo per dare piena attuazione all’intervento. Per altre banche, invece, il servizio è già disponibile.
La decisione, definitiva, è arrivata al termine di un incontro fra il sindaco Pietro Vignali e gli istituti bancari, durante il quale i responsabili di area degli istituti di credito hanno ribadito la volontà di aderire alle misure anticrisi del Comune di Parma e, in alcuni casi, anche di proporre soluzioni aggiuntive per la propria clientela.
Il provvedimento rientra nel pacchetto anticrisi proposto dal Comune circa una settimana fa e che in questi giorni si sta delineando, in tutte le sue caratteristiche, nei vari settori coinvolti. Dopo l’Urbanistica e la Sanità è la volta delle banche: otto quelle che hanno aderito alla proposta del Comune di sospendere la quota capitale ai clienti in stato di necessità.

Come fare – Il cliente interessato dovrà recarsi direttamente agli sportelli della banca, che istruisce la pratica. L’istituto richiederà, eventualmente, documenti aggiuntivi da ottenere dall’Inps o dal Comune.
Durante il periodo di sospensione, il cliente paga solo la quota interessi. Le rate di quota capitale in sospeso vengono restituite in coda al mutuo.

I commenti – “Un ente locale non può risolvere una crisi che sta colpendo il mondo intero – sottolinea il sindaco Pietro Vignali – ma può e deve usare tutto il suo potere persuasivo per scongiurare la crisi di alcuni settori primari come, ad esempio, la casa. La capacità del Comune è stata quella di mettere attorno a un tavolo diversi soggetti per sostenere le famiglie nell’accesso al credito e al bisogno. Ci siamo dati appuntamento a metà maggio per fare il punto della situazione. Comunque da questa riunione mi sembra di poter dire che le banche stanno rispondendo a questo momento di difficoltà”.
“Con l’adesione a questo pacchetto anti-crisi – spiega Nicola Generani Responsabile Servizio Marketing Retail Cariparma – la nostra Banca testimonia la propria attenzione ai temi sociali specie in un contesto di grave crisi come l’attuale. La nostra gamma di prodotti sulla socialità finanziaria, grazie all’ampio ventaglio di risposte concrete per pensionati, famiglie e imprese, è finalizzata al superamento delle difficoltà economiche di questo momento”.
“Il provvedimento proposto dal Comune di Parma ci accomuna nella volontà di dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà” ha commentato Stefano Mazzi, Responsabile della Direzione Territoriale di Parma per Banca Monte dei Paschi di Siena. “Questa misura è infatti coerente col pacchetto anticrisi che la nostra banca ha già attivato a febbraio”.
Giuseppe Sibilla direttore d’area della Popolare dell’Emilia Romagna ha ribadito come in questo momento di difficoltà “partecipare a queste iniziative promosse dal Comune significa essere vicino alle famiglie dando l’opportunità di liberare risorse. E’ in itinere un nuovo prodotto che dà addirittura la possibilità di sospendere l’intera rata, anche relativamente alla quota interessi, per un anno”.
Circa la Banca di Piacenza, il direttore dell’Area territoriale 2 Renato Mannina e quello di Parma, Nicola Mangiavacca, hanno sottolineato che l’adesione arriva dopo diverse iniziative dell’istituto: “Perciò si tratta di dare continuità a quanto stiamo già facendo”.
Arturo Saccani, capo area Nord Ovest della Popolare di Vicenza, “ha detto che l’istituto è in attesa del decreto attuativo del Governo per valutare a chi estendere le proprie iniziative. Abbiamo di conseguenza ancora bisogno di tempo in quanto la banca sta lavorando dal punto di vista procedurale. Quindi saremo pronti ad aderire al progetto”.
La Cassa Padana con il responsabile della filiale di Parma in via Piacenza, Francesco Piovani, “ha aderito fin da subito alla proposta del Comune ampliando così i prodotti già previsti all’interno dell’istituto per le persone che si trovano in difficoltà”.
Infine il Banco di Sardegna con il responsabile di settore Marco Ricci si dice molto soddisfatto per aver aderito ad una “iniziativa importantissima per le famiglie”.