Mozione immobili della Chiesa sottoutilizzati o inutilizzati (di MarcoMaria Freddi)

SMA MODENA

Caro Direttore,

nel pomeriggio di oggi, mercoledì 10 Novembre, sarà discussa in commissione la Mozione denominata:

“NON SI PUÒ AMARE A DISTANZA, RESTANDO FUORI DALLA MISCHIA, SENZA SPORCARSI LE MANI, MA SOPRATTUTTO NON SI PUÒ AMARE SENZA CONDIVIDERE”.

PROPRIETÀ IMMOBILIARI DELLA DIOCESI E DELLE ALTRE CONGREGAZIONI RELIGIOSE DI PARMA, SOTTOUTILIZZATE O INUTILIZZATE, SECONDO L’INSEGNAMENTO DI DON LUIGI DI LIEGRO E L’ESPERIENZA DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA BIONDI.

Tempo fa ho incontrato il Vescovo, ho chiesto la sua disponibilità a condurre un tavolo con amministrazione e le congregazioni religiose della città per censire gli immobili di loro proprietà che sono sottoutilizzati o inutilizzati senza sortire alcun effetto, ho presentato una mozione in Consiglio Comunale e mi è stata bocciata, accusato di voler “espropriare” i beni della Chiesa.

In Consiglio Comunale ci sono molti laici devoti che devono dimostrare, per convenienza politica, la vicinanza all’istituzione Chiesa, Caro Direttore ai poveri ci pensano altri.

Caparbio come la storia Radicale mi ha insegnato, ripresenterò un’altra mozione portando in Consiglio le parole di Don Luigi di Liegro, fondatore della Caritas e la testimonianza di Suor Agnese Bellini, superiora della Comunità Educativa Biondi, edificio occupato illegalmente nel 2017.

Suor Agnese Bellini, superiora della Comunità Educativa Biondi intervistata nel luglio 2016 a un mese dalla chiusura dell’istituto, affermava che il dato del calo delle vocazioni tocca tutti gli istituti religiosi e, non potendo contare su un ricambio generazionale diventava impossibile gestire la Comunità Educativa Biondi.

Per questo motivo fece appello a tutti gli uomini di buona volontà, affinché l’edificio della Comunità Educativa Biondi continuasse a rimanere a disposizione della città come luogo di accoglienza e rifugio per chi in difficoltà.

E così accadde, il 17 dicembre 2016, quattordici famiglie e dieci singoli, che si trovavano senza un tetto al freddo dei rigori invernali, entravano e venivano accolti nell’edificio della Comunità Educativa Biondi.

Una risposta, quella dell’edificio della Comunità Educativa del Biondi, che ha contribuito ad alleggerire il peso dell’emergenza abitativa, in aumento dopo la pandemia degli ultimi due anni.

Altri ancora sono gli spazi che potrebbero essere utilizzati a scopo di accoglienza e/o abitativo ma la volontà politica, perché di questo parliamo, semplicemente non c’è, non c’è la volontà di aprirsi al dialogo che invece viene vissuto con ansia e non come segno dei tempi.

Non amo estrapolare frasi di Papa Francesco, ma riferendosi proprio agli immobili sottoutilizzati o inutilizzati della Chiesa tutta, chiedeva alla comunità cristiana di “attivare processi più che occupare spazi”.

Come non dargli ragione e dell’attivazione di nuovi processi di giustizia, di questi, dovremo rendere conto.

Spero l’istituzione Chiesa e dell’amministrazione comunale, possano percorrere insieme il cammino dell’essere viva speranza, corpo della speranza degli ultimi.

MarcoMaria Freddi

Radicale, militante dell’Associazione Luca Coscioni e Eumans

Consigliere Comunale di Parma