Ospedale Borgotaro: attivo il Punto Unico per la gestione della fragilità socio-sanitaria

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Da sinistra, Veronica Galeotti e Clarissa Zanichelli

All’ospedale di Borgotaro è attivo, dallo scorso 20 agosto, il Punto unico di accesso (Pua). Si tratta di un luogo, il primo nel distretto Valli Taro e Ceno, dove il cittadino (ma anche operatori sociali o sanitari) può ricevere orientamento qualificato e, se necessario, una presa in carico rispetto a situazioni di fragilità socio-sanitaria.  Nel Pua del “Santa Maria”, attivo nei locali del Punto di Comunità al piano terra della struttura,  è presente il martedì mattina dalle 9 alle 13 e il giovedì pomeriggio dalle 13.30 alle 17.30 un’assistente sociale, che lavorerà in integrazione con tutti gli altri servizi e professionisti presenti sul territorio distrettuale, che sono: Unità di valutazione multidimensionale, Unità di valutazione geriatrica, Case manager, medici di famiglia e specialisti ambulatoriali, la Centrale operativa territoriale (COT), servizi sociali dei comuni e associazioni di volontariato.  A breve le assistenti sociali assegnate al Pua saranno due. L’apertura del Punto è stata resa possibile grazie ad un finanziamento finalizzato proveniente dal Fondo per la non autosufficienza.

“L’apertura di un primo Pua sul nostro territorio distrettuale – afferma Giuseppina Rossi, direttore del distretto Valli Taro e Ceno – è un grande passo in avanti nella direzione di una sempre più efficiente integrazione socio-sanitaria. In questo modo, sarà possibile intervenire su diverse situazioni di fragilità che, ad oggi, non sono ancora emerse o non sono già in carico ai servizi, migliorando sensibilmente la risposta assistenziale verso categorie come anziani, persone sole o con disabilità. L’attività del Punto unico di accesso – conclude la Direttrice – sarà estesa anche ad altre Case della Comunità del territorio distrettuale a Bedonia, Fornovo e Medesano.”

 A CHI SI RIVOLGE

Il Punto unico di accesso si rivolge a tutti cittadini non autosufficienti, o che si trovano in una situazione di fragilità, marginalità od esclusione sociale e che necessitano di una presa in carico integrata sociale e sanitaria. Il servizio, che garantisce un intervento multidisciplinare coinvolgendo più servizi e professionalità, è gratuito ed ha come obiettivo principale l’orientamento e una semplificazione dell’accesso ai servizi più appropriati rispetto alla specifica situazione.