“Parma deturpata a causa di scelte sbagliate”

SMA MODENA
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26/08/2010
h.18.00

La voce di Paola Zilli, coordinatrice provinciale dell’Italia dei Valori di Parma, si fa sentire in merito ai lavori in Piazza Ghiaia: “E’ inaccettabile come una città ricca di storia e di innumerevoli bellezze architettoniche, come Parma, possa essere deturpata del proprio patrimonio culturale a causa di scelte sbagliate messe in atto dalle ultime due amministrazioni comunali in merito a Piazza Ghiaia”.
“Un progetto – continua la Zilli – che crea innumerevoli disagi a tutti coloro che vorrebbero fare una passeggiata nella vecchia e amata Ghiaia, ma che purtroppo sono costretti ad osservare uno spettacolo del tutto indesiderato, senza tener conto dei residenti. Questi ultimi sono obbligati a convivere con il frastuono delle ruspe e a chiudere le imposte intorno alle 18.00 a causa dell’effetto specchio provocato dalla tettoia di vetro, che surriscalda le stanze e provoca non poche difficoltà visive. Senza tener conto dell’impatto visivo ed estetico di questa “vela” che rovina completamente lo skyline che si vede dalla 
Parma, in quanto, data la sua altezza, “taglia” a metà le facciate delle case. Un’altra gravissima conseguenza degli infiniti lavori è costituita dai numerosi disagi provocati ai commercianti del posto: il cantiere, in continua espansione, arriva ormai a lambire le entrate dei negozi. Pale e picconi sono posti a ridosso delle vetrine intralciando il transito, ricordando inoltre che Coli Calzature ha preso la decisione di tenere chiusa la propria attività specificando che “riapriranno appena possibile”, causa cantiere. E il comune cos’ha fatto per aiutarli? Ha stanziato un fondo fiduciario per favorire prestiti bancari, ma “le spese necessarie per quei sostegni sono troppo elevate e prima o poi quei soldi andranno ridati indietro”. 
Concretamente – si fa per dire – l’unica risposta della Giunta,  ai commercianti è stata di tenere duro”.
Conclude la segretaria provinciale dell’Italia dei Valori: “A questo punto, l’amministrazione comunale dovrebbe guardare in faccia la realtà, ma dopo essersi infischiata degli innumerevoli ricorsi, delle lamentele dei cittadini, dei residenti e di coloro che vi lavorano, dei presidi e delle proteste, c’è ben poco da sperare”.