“Per vincere la mafia tutti devono fare il proprio passo”

SMA MODENA
lombatti_mar24

19/03/2009
h.14.40

“Cominciate a pensare che il problema è anche vostro. Ognuno di noi deve fare il proprio passo”. L’ha detto con forza, oggi al teatro al Parco, il giornalista Lirio Abbate, che ha incontrato gli studenti delle scuole superiori nell’ambito del progetto “Legalità – Una scelta, un impegno” promosso dalla Provincia di Parma con l’Associazione Minimondi e la Libreria Fiaccadori e con la collaborazione della “Gazzetta di Parma”.
L’ha detto, Abbate, rivolto direttamente ai ragazzi, che l’hanno ascoltato in un silenzio pieno di attenzione e di rispetto. Rispetto innanzitutto per un uomo che vive da anni sotto scorta, proprio perché quello che scrive l’ha reso un obiettivo della mafia.
Cronista dell’Ansa e del quotidiano “La stampa”, da tempo impegnato a seguire i processi e le inchieste di mafia, Abbate è stato il primo e unico giornalista presente sul luogo al momento della cattura del capomafia Bernardo Provenzano; da anni segue le inchieste che riguardano i favoreggiatori del boss, rivelando tanti retroscena sulla latitanza del capomafia corleonese.
“C’è necessità di parlare di mafie, cercando anche di capire l’evoluzione dei fenomeni mafiosi: fenomeni che non riguardano solo il meridione d’Italia ma anche il Nord, anche il nostro territorio”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni, che ha aggiunto: “L’obiettivo di progetti come questo sulla legalità è proprio quello di creare occasioni di comprensione e di conoscenza, perché spesso le nostre informazioni sono carenti”.
“Io credo davvero che per riuscire a conquistarsi una libertà siano fondamentali lo studio e la conoscenza: credo che la conoscenza sia determinante nelle scelte”, ha osservato lo psicopedagogista Marzio Dazzi, curatore del progetto.
“Quello della mafia è un problema che riguarda anche voi, il vostro territorio. Il mafioso di oggi, infatti, non è più quello con la coppola e la lupara: il mafioso di oggi lo trovate dietro grandi imprese, con grandi disponibilità di denaro, di uomini e di mezzi, e riesce inquinare l’economia legale di una provincia come la vostra. Ci sono indagini che dimostrano che i mafiosi siciliani e calabresi sono qui, dalle vostre parti. Tutto ciò dovrebbe farvi aprire gli occhi”, ha spiegato Lirio Abbate rivolto ai ragazzi. “Quando sarete grandi e magari nessuno vi offrirà lavoro, potreste trovarvi di fronte al fatto che gli unici che vi possono dare un aiuto sono proprio loro, queste persone dal doppiopetto e dai colletti bianchi inamidati che hanno fatto i soldi con il traffico di droga o ammazzando e che ora reinvestono qui quei soldi. Io spero che anche un piccolo tassello di quanto fate in questi giorni vi resti, perché vi aiuterà tantissimo. Già da oggi dovete aprire gli occhi, e cominciare ad acquisire quell’anticorpo dell’antimafia che credo sia fondamentale e che vi servirà molto”.