“Lo stop alla cementificazione dei 5 Stelle era solo uno slogan”

SMA MODENA
lodi1

22/10/2013
h.12.30

Le immagini pubblicate da un quotidiano locale sull’ultimo raccolto dell’azienda agricola Bernardi, che lascerà i campi di mais al nuovo polo socio-sanitario di Via XXIV Maggio, ubicato in quel terreno da Vignali & Co ed avallato dalla nuova amministrazione a 5 stelle, farebbero anche sorridere se non fosse che presentano un vuoto pesante ed un silenzio assordante: quello dei paladini del “NO alla cementificazione ed al consumo del suolo”, di coloro che hanno sbraitato in campagna elettorale perchè Parma necessitava di aree verdi ed attrezzate, che giravano i quartieri rassicurando i cittadini sul mantenimento e la creazione di zone a loro disposizione e misura.
Insomma mancano i seguaci dell’attuale amministrazione che finito il periodo elettorale, sono tornati probabilmente ad altri interessi.
Ci risparmi Pizzarotti, il solito refrain: “è una situazione che abbiamo ereditato”, perchè ormai il disco si è rotto.
Caro sindaco, alle eredità si può anche rinunciare, lo dice anche la Legge. Quello che state mettendo in atto ha un solo nome: “continuità”, concetto pericolosissimo in amministrazione, soprattutto quando chi vi ha preceduto ha visto parte della giunta finire in prigione con accuse come corruzione, concussione e clientelismo.
E non ci stancheremo mai di denunciare che il vostro operato è frutto della totale mancanza di un progetto di città e della capacità di affrontare le situazioni che si incontrano durante il cammino.
In sostanza: dopo il NO all’inceneritore, tradito dai fatti, anche lo STOP alla cementificazione si rivela essere stato solo un banale slogan per attrarre voti ed ingannare l’elettorato.

Federica Barbacini
coordinatrice provinciale Sel Parma

“Metterò tutto il mio impegno per la scuola”

SMA MODENA
lodi1

29/12/2012

Credo che in questa tornata elettorale, come ogni campagna che si rispetti, si siano sprecati gli slogan e gli appoggi alle varie candidature, dimenticando di rivolgersi ai veri “utenti finali” di queste politiche: gli elettori.
Io ho come priorità la difesa ad oltranza della scuola pubblica, non solo dal punto di vista didattico, ma anche nell’ambito lavorativo, dove vige il precariato più assoluto.
Da mamma e da insegnante mancata, collocata per ben 13 anni nelle graduatorie di 3a fascia e mai nominata, con un Master universitario per insegnanti di sostegno, mai riconosciuto, conosco la tragica situazione di chi è occupato nell’ambito scolastico e intendo rivolgermi proprio agli oltre 5000 lavoratori delle scuole parmensi, insegnanti e personale ATA, che silenziosamente, con il loro impegno che va oltre gli obblighi contrattuali, portano avanti la scuola tra mille difficoltà.
Il settore scuola ha subito il colpo di grazia in seguito alla famigerata Riforma Gelmini, manovrata da Tremonti, che aveva l’unico obiettivo di effettuare tagli indiscriminati e che soltanto a Parma, ha sottratto 500 lavoratori del settore, con una tragica ricaduta anche in ambito educativo.
Ecco, ritengo che la prima mossa da fare in Parlamento sia mettere mano a tale riforma e cancellarla, riscrivendo un nuovo progetto di scuola pubblica che recuperi quegli elementi educativi che la rendevano la migliore al mondo, reintroducendo il tempo pieno, le figure di sostegno all’handicap e nella primaria l’insegnamento a moduli.
Inoltre si deve prevedere un percorso breve di stabilizzazione dei precari, partendo da coloro che sono già inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, eliminando tutti quei percorsi paralleli abilitanti che rischiano di tagliare fuori coloro che da anni insegnano in condizioni di precariato assoluto.
Per ultima, non certo come importanza, la messa a norma di tutti gli edifici scolastici, perchè non possiamo più permetterci tragedie come quelle di San Giuliano di Puglia.
Trovare le risorse non sarebbe difficoltoso, basterebbe acquistare qualche F35 in meno e cessare i finanziamenti a pioggia sulle scuole private, meccanismo che ha visto continuità anche nel governo Monti, razionalizzando la spesa secondo un ordine di priorità, cominciando ad intervenire su quelle a maggiore affluenza. A questo proposito cito l’esempio dei 32 milioni di euro (sottratti al fondo delle aree sottoutilizzate!), stanziati a Parma per la sede della Scuola Europea, fruibile da una minoranza di scolari/studenti, mentre le scuole comunali spesso non sono nemmeno antisismiche, e sottolineo che non ho mai sentito appelli o voci levarsi da dirigenti o politici nei confronti di questa vergognosa situazione.
Mi rivolgo dunque al mondo della scuola, affinchè mi sostenga senza proclami o firme a sostegno, ma soltanto con un voto: metterò tutto il mio impegno per garantire dignità a chi ci lavora ed opportunità per un futuro migliore ai nostri figli o nipoti.

Federica Barbacini
coordinatrice provinciale Sel Parma

Sel alle primarie: dove e quando si vota

SMA MODENA
lodi1

27/12/2012

La Federazione Provinciale di SEL comunica che le primarie per i candidati al Parlmento si svolgeranno domenica 30 dicembre dalle 8.00 alle 20.00 nelle seguenti sedi:
PARMA: sede di SEL in via Sidoli, 21; Oltretorrente in via della Costituente, Circolo Inzani in via Europa, Centro Civico in L.go 8 Marzo
In provincia i seggi di SEL saranno allestiti a FELINO, FIDENZA, FORNOVO DI TARO, S.POLO DI TORRILE
Inoltre si sta verificando la possibilità di aprire i seggi di: COLLECCHIO, SALA BAGANZA, TRAVERSETOLO, MONTECHIARUGOLO
Si vota per individuare la lista dei candidati del collegio unico regionale.
I candidati della Provincia di Parma sono:
Per la Camera dei Deputati: Federica Barbacini (coordinatrice provinciale), Maria Chiara Alessandrini (coordinatrice circolo di Parma) e Marco Porcari (coordinatore circolo Val Taro)
Per il Senato della Repubblica: Mirko Reggiani (vicesindaco di Colorno).
Possono votare tutti coloro che si dichiarano sostenitori di SEL.

Sinistra Ecologia Libertà
Federazione di Parma