Pronto Intervento Sociale: Colorno e Sorbolo Mezzani entrano nella rete

SMA MODENA
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Il Pronto Intervento Sociale (PR.IN.S.) gestito da Azienda Pedemontana Sociale e attivo dal settembre 2023 nei 29 comuni dei distretti Sud est e Valli Taro – Ceno, dallo scorso 1° maggio ha ampliato in via sperimentale il suo servizio anche a Colorno e Sorbolo – Mezzani, territori che rientrano nel Distretto di Parma.

Una novità importante, che oggi permette di dare risposte immediate e di sistema ad una popolazione complessiva di 143mila persone, 21mila in più rispetto al bacino di utenza precedente. E di risposte complesse e importanti il PR.IN.S. ne ha già date tante.

Nei suoi primi 16 mesi di operatività, più precisamente dal 1° settembre 2023 al 31 dicembre 2024, ha effettuato 24 interventi, di cui nove per dare rifugio a madri e figli in strutture d’accoglienza, otto per la messa in sicurezza di minori allontanati dal loro contesto familiare e altri due interventi per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Nelle restanti cinque occasioni è entrato in azione per supportare persone adulte o anziane in condizioni di fragilità.

Guardando al territorio, il 72 per cento delle richieste è arrivato dai Comuni del Distretto sud est, che fanno parte dell’Unione Pedemontana Parmense e dell’Unione Montana Parma Est, e ad attivare il PR.IN.S. sono state soprattutto le Forze dell’Ordine (63%), seguite dai Servizi sociali o amministrazioni comunali (33%) e dai presidi sanitari (4%).  Solo questi soggetti sono, infatti, titolati ad attivare il servizio, per rispondere efficacemente a emergenze sociali che possono colpire improvvisamente i cittadini.

Scendendo nel dettaglio, il PR.IN.S. assicura una reperibilità telefonica dal lunedì al venerdì, dalle ore 20 alle 7 del giorno successivo, nei weekend e nei giorni festivi, vale a dire negli orari in cui non sono operativi i servizi sociali territoriali. Il protocollo di funzionamento è articolato in diverse fasi: la prima è quella della presa in carico della richiesta di intervento da parte della “Centrale operativa”, gestita da personale qualificato della Cooperativa sociale Auroradomus che si avvale di una rete di aziende e associazioni del terzo settore che operano sul territorio, come PrivatAssistenza, Acer e le cooperative Lasse e Connessioni. La seconda prevede l’analisi della situazione e il conseguente “triage” per stabilire il livello di gravità e l’attivazione del percorso necessario per la soluzione del problema, che può prevedere il coinvolgimento di altri servizi o un intervento in presenza da parte di un operatore. La terza fase riguarda l’attivazione della rete dei servizi per la messa in sicurezza della persona e la quarta la “chiusura” dell’intervento, con il passaggio del caso ai servizi sociali.

Una particolare attenzione è riservata, inoltre, alla formazione, con diversi momenti dedicati all’aggiornamento e addestramento delle varie pedine di quella complessa scacchiera che è il PR.IN.S., ad esempio in materia di “Codice rosso”, sul protocollo di intervento, sulla prevenzione delle aggressioni in attività sociosanitarie e sulle modalità di intervento delle Forze dell’Ordine.  Dal 27 febbraio all’11 aprile dello scorso anno è stato inoltre realizzato un percorso di quattro incontri formativi dedicati ai dirigenti, agli operatori del PR.IN.S. e agli assistenti sociali dei due distretti per organizzare al meglio gli interventi sociosanitari in caso di calamità naturale. Percorso che ha visto la partecipazione del servizio di Protezione civile dell’Unione Pedemontana e del Settore Welfare e Politiche sociali della Regione e di ASSI.EME, l’associazione di Protezione civile formata da assistenti sociali e volontari specializzati nelle emergenze.

«Il valore aggiunto del nostro modello di Pronto Intervento Sociale – afferma il direttore generale di Pedemontana Sociale Adriano Temporinicrediamo che risieda nel forte investimento nella formazione specialistica e nella rete sempre più ampia di collaborazioni e di partnership promossa e sviluppata da Pedemontana Sociale in un’ottica di sistema e non di una semplice aggregazione di singoli interventi; l’ampliamento sperimentale ai Comuni di Colorno e di Sorbolo – Mezzani contribuisce ulteriormente all’arricchimento del know-how tecnico sociale e all’ottimizzazione dell’efficacia, efficienza ed economicità del Servizio».