
Abbiamo letto con stupore e preoccupazione la proposta di nuovo regolamento per l’esercizio delle attività artigianali, commerciali e per la somministrazione di alimenti e bevande nel centro storico, elaborata dall’assessorato alle Attività produttive. Dopo essere stato presentato martedì in commissione consiliare, il testo verrà discusso e votato in occasione del Consiglio comunale di giovedì 21 aprile. I firmatari della presente lettera invitano tutti i consiglieri a rivedere profondamente il testo e a non approvare un regolamento che dietro la facciata del decoro introdurrebbe di fatto discriminazioni di natura xenofoba e di classe.
A destare disappunto è in primo luogo la lista di attività giudicate “incompatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale e ambientale” e la definizione di “decoro urbano” che ne discende. Nello specifico, se si può comprendere la limitazione all’apertura di attività quali “compro oro” e “armerie”, al contrario colpire i “punti telefonici pubblici”, gli “internet point” e i “money transfer” e perfino le “lavanderie automatiche”, contraddice il compito di un’amministrazione pubblica di garantire attraverso l’intervento pubblico o privato i bisogni fondamentali di tutta la popolazione. Tale esclusione, infatti, non avrà altro risultato che discriminare e privare una precisa componente della popolazione di luoghi di servizio, di informazione e di socialità. Anche se non nominati esplicitamente, sono i cittadini di origine straniera nonché i cittadini più poveri – che non sono nelle condizioni di disporre di elettrodomestici, di computer e mezzi informatici o di strumenti bancari personali – che si vedranno potenzialmente privati di opportunità e forme di accessibilità indispensabili per la cittadinanza.
Similmente, il sostegno al “Made in Italy”, la valorizzazione delle specialità tipiche locali, e più in generale dei prodotti del territorio, deve trovare altre forme e non può divenire la scusa per colpire in maniera dissimulata le attività commerciali (alimentari, fruttivendoli, tavole calde ecc…), e con esse un’importante base di sussistenza, della popolazione immigrata nei quartieri in cui risiedono.
Nel regolamento naturalmente gli stranieri non sono nominati in quanto tali – sarebbe troppo evidente l’elemento discriminatorio. Tuttavia, dietro l’apparente neutralità delle formule burocratiche, si riconosce il tentativo di colpire in modo preponderante, quando non esclusivo, proprio una parte della popolazione immigrata, individuata in funzione delle attività svolte o dei prodotti commerciati: un esempio di razzismo istituzionale dietro il paravento del decoro.
Con questo approccio si va a colpire non solo esercenti e clienti di origine straniera che hanno tutto il diritto di trovare prodotti più vicini ai propri gusti e alla propria cultura, ma anche quei tanti italiani residenti, studenti e turisti che amano avventurarsi in sapori e profumi differenti, senza che per questo il “decoro” e l’identità di Parma debbano sentirsi in qualche modo sviliti.
Quale idea di città si vuole proporre e difendere? Nessuno nega l’importanza dei prodotti locali, la cura di un’alimentazione e di un commercio socialmente ed ecologicamente sostenibili che vanno sostenuti con un’azione culturale e con opportuni incentivi materiali e immateriali, ma se questo è l’obiettivo come spiegare il continuo proliferare di ipermercati, di centri commerciali legati alla grande distribuzione, con la relativa cementificazione del territorio, mentre si interviene ostacolando di fatto il commercio al dettaglio e di prossimità nei quartieri centrali della città?
Firme
Chiara Marchetti, Ricercatrice e progettista sociale
Marco Deriu, Professore universitario
Federica Bigi, Educatrice
Alessia Moschen, Psicologa
Mirella Elisabetta Beggio, Educatrice
Ilaria Capuzzimati, Operatrice sociale
Stefano Manici, Docente
Vincenza Pellegrino, Sociologa, docente Università di Parma
Fabio Faccini, Cooperatore sociale
Alice Festuccia, Educatrice
Francesca Bigliardi, Progettista sociale
Francesca Pisegna, Educatore
Fabrizia Leccabue, Docente
Daria Vettori, Psicologa
Giacomo Mambriani, Educatore
Francesco Camattini, Dirigente Scolastico
Elvana Sherifi, Impiegata
Massimo Soncini, Editore
Vittoria Arfini, studentessa
Sabrina Capitani, Ufficio stampa
Giovanni Benecchi, Ingegnere
Rosaria Giannella, Educatrice
Sara Fallini, Psicologa
Franca Maria Deriu, Pensionata
Eugenio Cattani, Pensionato
Serena, Menozzi, Ciac
Arianna Petrone, Educatore
Carlotta Tansini, Impiegata
Elton Hoxha, Impiegato
Elena Mazzarello, Insegnante
Maria Grazia Ferrari, Insegnante
Paola Salvini, Pensionata
Massimo Manghi, Università di Parma
Giancarlo Anello, Professore universitario
Marcello Volta, Giornalista
Daniele Pezzali, architetto
Sabrina Ferrari, Psicologo
Anna Bertoni, Ostetrica
Cristina Deriu, Impiegata
Luca Dotti, Impiegato
Carolina Gandolfi, Psicoterapeuta
Caterina Nizzoli, Coordinamento
Giovanna Vettori, Pensionata
Giuliana Nico, Psicoterapeuta
Giona Dotti, Studente
Michela Cerocchi, Ricercatrice
Laura Maria Emma Caffagnini, Giornalista
Alessandra Alessandrini, Pensionata
Giuseppe Bizzi, Insegnante
Mattia Toscani, Docente
Cristina Cappelletti, Impiegata
Anna Paini, docente
Sandro Coccoi, Impiegato
Gianluca Foglia, disegnatore
Mauro Dazzi, Pensionato
Beatrice Carra, Zonafranca
Antonio G. Pirisi, Medico
Andrea Gatti, Imprenditore
Enrico Ottolini, Biologo
Armanda Borghetti, Terzo settore
Flavia Armenzoni, Operatrice culturale
Andrea Bui, Educatore
Petra Colombo, salute mentale
Erika Trombi, Impiegata
Andrea Scannavino, Educatore
Lucia Pissard, Operatrice sociale
Alessandro Bosi, Pensionato
Riccardo Benecchi, Lavoratore dello spettacolo
Nunzia Toscano, Consulente aziendale
Gazmir Cela, Impiegato
Aluisi Tosolini, Dirigente scolastico
Angela Marchini, Pensionata
Cecilia Putorti, Commerciante
Claudia De Santis, Cittadina residente in Oltretorrente
Elena Rampello, Cittadina pensionata volontaria
Daria Avanzini, Educatrice
Emilio Rossi, Pensionato, presidente Ciac
Francesco Zamperlin, Consulente aziendale
Ferruccio Andolfi, Professore universitario di Filosofia
Paola Montermini, Educatrice
Marilena Toscani, Ostetrica
Caterina Barbarini, Imprenditrice
Carola Firmo, Disoccupata
Emanuele Leonardi, Ricercatore, Università di Bologna
Rita Torti, Redattrice editoriale
Dora Musini, Impiegata
Silvia Monica, Educatrice
Martina Negri, Insegnante
Giulio Nori, Fotografo
Lisa Baldi, Ricercatrice/UNIPR
Francesco Fulvi, Docente
Silvia Marchesini, Psicologa psicoterapeuta
Eleonora Menegalli, Receptionist
Davide Schiroli, Ricercatore
Teresa Roversi, studente
Maria Angela Passeri, Pensionata
Maria Caterina Vetti, Studentessa, volontaria in Kwa Dunia
Giacomo Montagna, Studente/ArtLab
Simone Baglioni, Professore universitario
Michela Preti, Operatore pubblico
Simona Delbono, Libera professionista
Roberta Giampietri, Psicoterapeuta
Irene La Fata, Cuoca
Carlo Guareschi, Insegante
Micaela Olivieri, Operatrice legale
Carlo Guareschi, Insegnante scuola secondaria di secondo grado
Sofia Cozzolino, Educatrice
Claudia Bartoli, Insegnante
Bruno Tommmasini, Libero professionista
Andrea Mora, Perito Agrario
Carmen Rita Busceti, Volontaria servizio civile
Piero Arganini, Agricoltore
Matteo Manfredini, Docente
Alessandro Dal Pont, Studente
Marta Errica, Insegnante
Rosanna Patrizi, Pensionata
Daniela Borgarani, Pensionata
William Gambetta, Docente, ricercatore
Luca Branchi, Impiegato
Youss Lilian, Impiegato
Francesca Picardi, studentessa
Francesca Marconi, Insegnante, libera professionista. Presidente DES Parma
Gabriella Ferretti, Ex insegnante
Veronica Valenti, Università di Parma
Francesca Riolo, Impiegata Pubblica
Linda Sharon Ziliani, Studente
Alberto Reggianini, Docente /artista
Isabella La Fata, Imprenditrice agricola
Marcello Alviggi, Oste
Giulia Ferrari, Educatrice
Mattia Goldin, Studente
Alida Guatri, Educatrice professionale
Laura Ghirardi, Operatrice Sociale
Emanuela Roncoroni, Assistente sociale
Susanna Preo, Educatrice
Giulia Urso, Studentessa
Luca Orzi, Consulente
Carmine D’Angelo, Studente
Giacomo Storci, Impiegato
Micaela Sini Scarpato, Impiegata
Davide Carmarino , pianista
Alberta Stefani, Insegnante
Angelo Francesco Chiuri, Pensionato, socio Oltrefood
Francesca Degli Alberi, Educatrice professionale
Mauro Simonazzi, Professore Associato
Barbara Baistrocchi, Impiegata
Francesca Costi, Giornalista
Adele Antonioli, Pensionata
Martina Gabrieli, Impiegata
Simone Bogliolo, Studente
Salem Ghribi, Studente
Salvo Taranto, Progettista sociale
Eric Francisco Scibilia, Operaio
Giada Sannino, Dottoranda
Lorenzo Cavazzini
Elisabetta Cibelli, Operatrice di comunità
Chiara Trauzzi, Impiegata
Ridhi Sharma, Impiegato
Giordano Marzaroli, Pensionato
Barbara Bottarelli, Impiegata
Kamilia Berouila, Studente
Sara Calzolai, Ricercatrice
Nicoletta Ghidini, Impiegata
Federica Perrini, Assistente Amministrativa MIUR
Erica Marconato, Studentessa
Francesco Dradi, Oltrefood
Andrea Zini, Tutor e docente a contratto, Dipartimento di Educazione e Scienze umane UNIMORE
Pia Bizzi, Pensionata
Cinzia Colla, Casalinga
Angela Picardi, Impiegata
Alfredo Avanzini, Avvocato
Giovanna Azzali, Pensionata
Livia Mele, Studentessa
Elisabetta Mora, Pensionata
Maria Teresa Alberici, Docente scuola superiore
Maria Ricciardi Giannoni, Pensionata
Maria Pia Bonazzi, Pensionata
Carlo Roversi, Studente
Mariastella Carpi, Pensionata
Giovanna Barca, Impiegata stato
Francesco Gianola, Libero docente
Giuseppina Bruno, Operatrice sociale
Fausto Pagnotta, Docente a contratto Università di Parma
Albertina Pioli, Archivista
Giulia Giavazzi, Studentessa
Carlotta Taddei, Insegnante
Nino Bianchi, Animatore CLS
Annalisa Sisto, Insegnante
Paolo Dang Bao Bosacchi, disoccupato
Maria Elena Antinori, Ricercatrice
Guido Pisi, Ricercatore
Elena Campari, Pensionata
Alessia Bodoyra, Impiegata
Adriana Galli, Pensionata
Elisabetta Andreoli, Pensionata
Emanuele Abondio Tassi, Studente
Alessandra Belledi, operatrice culturale
Edoardo Caccioli, Studente
Monica Bussoni, Formatrice
Michele Bocelli, Funzionario tecnico pubblico
Anna Giulia Della Puppa, Antropologa, ricercatrice e libera professionista
Maria Angela Cavalli, Associazione STAY