Quarantelli militare per tre settimane

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14/10/2010
h.14.00

Alessio Quarantelli, 21 anni, vice coordinatore Pdl Fidenza e Coordinatore provinciale della Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl, ha partecipato al progetto “Vivi le Forze Armate – militare per 3 Settimane ” presso la caserma “Gamerra” sede del C.a.par. (Centro Addestramento Paracadutisti) e della brigata “Folgore” a Pisa.
Questo progetto, promosso e fortemente voluto dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa, è stato un’ottima occasione per avvicinare il mondo dei giovani “in borghese” a quello dei giovani con le “stellette”. Tre settimane durante le quali i partecipanti alla “Mini-naja” hanno potuto non solo arricchire le loro conoscenze culturali, ma anche essere protagonisti di attività atletico-militari e visitare alcuni reparti speciali, frequentandone i corsi addestrativi. In queste settimane, infatti, i ragazzi hanno vissuto a stretto contatto con i nostri militari appena rientrati dalla missione in Afghanistan e hanno appreso da loro che essere soldati Italiani vuol dire aderire intimamente ai quei valori quali l’amor di patria, la lealtà, l’altruismo, il coraggio e l’ onore ed operare per il rispetto di essi che sono e saranno sempre i pilastri portanti della società.
I Giovani partecipanti hanno vissuto tutti i momenti della vita militare tra i quali, il più importante, l’ Alzabandiera: cerimonia fondamentale per ogni militare durante il quale ogni mattina, cantando l’inno nazionale, tutta la caserma rende onore alla bandiera tricolore che sventola in tutte le caserme e i palazzi delle istituzioni.
Indossare la divisa – racconta Quarantelli – seppur solo per 3 Settimane è stata un’esperienza unica, emozionante ed affascinante, durante la quale ho avuto modo di conoscere da vicino una realtà, quella militare, fatta di sacrificio, di passione, di entusiasmo e di spirito di servizio. Conoscere da vicino i nostri militari e sentire i loro racconti delle missioni mi ha aiutato a capire le motivazioni che li spingono a rischiare la vita. Troppo spesso molti, soprattutto tra i giovani, dicono che i soldati vanno in missione solo per i soldi, ma è importante sapere che non è così! I ragazzi che firmano per andare in missione lo fanno perché amano il loro lavoro e credono nei valori che animano il mondo militare per i quali sono pronti a sacrificare tutto, anche la vita!”.
“Consiglio a tutti – continua Quarantelli – i miei coetanei di provare questa esperienza, per me è stata particolarmente significativa e mi porterò per tutta la vita il bellissimo ricordo di queste 3 settimane!”.

Ufficio Stampa

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