
25/06/2011
h.17.00
“I fatti contestati ad alcuni dirigenti comunali sono gravi. E’ vero che da quanto emerge si tratta di responsabilità personali, ma è pur vero che la città oggi è disorientata e si aspetta risposte decise”, ha affermato oggi il sindaco Pietro Vignali nel corso di una conferenza stampa.
“Innanzitutto – ha proseguito il sindaco – mi sento di dover tutelare la credibilità e la fiducia che i cittadini hanno nei confronti dell’Amministrazione: i vigili, gli uffici e i servizi non devono essere coinvolti in una vicenda che seppure gravissima, riguarda un profilo strettamente personale. Ciò che viene contestato non può e non deve inficiare la credibilità dell’Amministrazione, questo deve essere chiaro”.
“A un cittadino può sembrare incredibile – ammette Vignali – che il sindaco fosse all’oscuro di quanto viene contestato, invece è così. Il sindaco non poteva conoscere questi fatti. Non può e non deve accadere di nuovo.
Solo l’indagine della Magistratura, in cui abbiamo totale fiducia, accerterà le responsabilità. Però questo ha dimostrato che c’è un meccanismo permeabile. C’era troppa autonomia in alcuni ruoli apicali”.
“Per questo – ha annunciato Vignali – ho deciso l’azzeramento dei dirigenti centrali dell’Amministrazione, questo permetterà alla Giunta un rapporto più diretto con la struttura e un maggior controllo del suo operato.
In questi anni la macchina comunale è diventata sempre più complessa, queste figure erano state introdotte per governare questa complessità. Oggi scopriamo che questa scelta aveva anche delle criticità.
Siccome io non voglio più essere nelle condizioni di non sapere, ho deciso la costituzione di una struttura di controllo politica presieduta direttamente da me, dal vicesindaco e alcuni assessori che entrerà nel merito di tutte le procedure di gara e di appalto”.
Inoltre il sindaco ha annunciato che proporrà “ai gruppi consiliari, di maggioranza e minoranza, la costituzione di una commissione di controllo in materia di affidamenti, gare e appalti”.
“I dirigenti in questione ovviamente restano – ha precisato il vicesindaco Paolo Buzzi -, ma non rivestiranno più quel ruolo troppo autonomo, essendo stata azzerata la funzione. Questo significa che ci sarà un maggior rapporto tra i dirigenti di settore e gli assessori stessi. Prima il tutto era filtrato dalle figure apicali. La modifica che oggi apportiamo migliora il sistema di controllo politico sulla struttura burocratico amministrativa dell’ente. Da parte dell’Amministrazione c’è piena fiducia nei confronti dei dirigenti e dei dipendenti comunali per l’abnegazione e l’attaccamento al lavoro dimostrati in tutti questi anni”.
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I dirigenti apicali rimossi sono Isabella Menichini (direzione centrale dei Servizi alla persona e alla famiglia), Andrea Gargantini (Servizi al cittadino e alle imprese) e Cristiano Costanzo (direzione centrale Territorio).
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25/06/2011
h.18.20
Continua la telenovela messa in piedi dalla giunta di Pietro Vignali. Il sindaco di Parma non solo prosegue come se niente fosse accaduto il suo mandato amministrativo, ma decide di rimuovere, senza alcun preavviso, dirigenti comunali che non sono stati nemmeno minimamente sfiorati dall’inchiesta in corso. Viene da chiedersi a questo punto per quanto ancora il sindaco abbia intenzione di prendere in giro i consiglieri comunali e la città. Sarebbe bene Vignali ponesse fine a questa farsa rassegnando le proprie dimissioni, perché è lui ad essere politicamente responsabile di quanto avvenuto, è il sindaco che per mesi ha ignorato gli appelli e le segnalazioni provenienti dall’opposizione consiliare. Se una amministrazione non è in grado di controllare quanto fanno i loro dirigenti non è nemmeno in grado di governare.
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Parma
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25/06/2011
h.19.20
La conferenza stampa del Sindaco lascia esterefatti.”che il Sindaco fosse all’oscuro di fatti simili è credibile”. Infatti se avesse saputo e taciuto,così coprendo i tre dirigenti arrestati , uno dei quali promosso poco dopo i primi arresti della operazione “green money”, a Lui vicini, di lui amici, da lui voluti in quelle funzioni, potrebbe essere accusato di copertura dei loro comportamenti. Aspetto questo che non compete ai consiglieri comunali. L’aver scelto dirigenti di elevato livello è stata sua decisione. Il non aver riservato alcuna attenzione al funzionamento dei servizi da loro diretti è sua ineludibile responsabilità.
Non si è mai sentito in dovere il Sindaco di prestare un minimo di attenzione alle prese di posizione delle opposizioni quando, documenti alla mano, evidenziavano situazioni non chiare nelle gestione e negli affidamenti dei servizi del polo integrato degli animali di affezione? Non ha mai sentito parlare di interpellanza con richieste di chiarimenti rispetto ad un articolo di stampa del 28/02/2011 titolato “Fatture gonfiate al canile” e con sottotitolo “Lavori affidati due volte, gare irregolari, servizi e forniture scadenti” pagati 7000, 00 euro più iva per 24 piante d’edera? Non ricorda qual è stata la risposta dell’Assessora? Non ha mai sentito parlare di altra interpellanza ( 24/05/2011) tutt’ora iscritta all’O.d.G. del Consiglio relativa alle ricorrenti proroghe concesse al gestore del polo integrato animali d’affezione? E dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica da alcuni cittadini, operatori volontari del polo animali d’affezione, per segnalare problematiche relative a :
1. all’affidamento da parte del Comune di Parma della “gestione operativa del polo integrato degli animali di affezione”;
2. sulla destinazione di somme di rilievo per “l’ombreggiamento” del canile municipale;
3. sull’apparato del servizio di fornitura di alimenti per animali;
4. sul servizio di toelettatura dei cani del canile municipale;
5. sulla ristrutturazione del canile municipale a pochi anni dalla costruzione dello stesso?
Sol che avesse avuto una qualche attenzione al servizio di toelettatura dei cani avrebbe potuto forse comprendere che era il caso di fare qualche approfondimento.
L’aver ignorato l’esposto dei cittadini e le interpellanze dei consiglieri evidenzia un comportamento quanto meno superficiale se non addirittura irresponsabile. Gli organi di stampa hanno ripreso questi documenti, la città ne ha parlato, il Sindaco non se ne è mai accorto. Se c’era, dormiva.
Marco Ablondi
Gruppo P.r.c.
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25/06/2011
h.19.20
GARBI E PAGLIARI RISPONDONO ALLA CONFERENZA STAMPA DI VIGNALI
In risposta alla conferenza stampa del sindaco Vignali il segretario provinciale del Partito Democratico Roberto Garbi e il capogruppo in Consiglio comunale Giorgio Pagliari hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta.
“La mossa decisa dal sindaco Vignali, che ha rimosso d’imperio quattro dirigenti apicali del Comune, è inefficace e testimonia uno stato confusionale che ci spinge a chiedere con ulteriore forza le sue immediate dimissioni, per il bene della città.
Tre arrestati, quattro rimossi: in 36 ore il vertice dirigenziale del Comune viene azzerato, anche se con un’inspiegabile eccezione. Resta al suo posto il Direttore generale, che aveva tutti questi dirigenti sotto la sua direzione. Il Sindaco continua ad avere fiducia in un Direttore generale con questo curriculum?
Questa è la riprova che la decisione di oggi a tutto risponde tranne che ad una logica di corretto governo del Comune.
Rimuove per quali responsabilità? Se sa, il Sindaco deve parlare. Se non sa, cioè se non ha prove di responsabilità, è chiaro che i dirigenti declassati sono “le vittime sacrificali” del tentativo del Sindaco medesimo di salvare sé stesso.
E il dottor Gandolfi, non più idoneo a rivestire la funzione dirigenziale in Comune, rimane adeguato alla carica di presidente di Parma Infrastrutture?
Il peggio, purtroppo, non è rappresentato da questa decisione ma dalla pretesa di ritornare indietro con le lancette dell’orologio al tempo nel quale i politici dirigevano le strutture, svolgendo insieme le funzioni tecniche e quelle politiche. Un tempo cancellato da Tangentopoli.
Come può un Sindaco che non è stato capace di svolgere la funzione politica, in nome della quale doveva indirizzare e vigilare sui tecnici con costanza ed estrema attenzione, pretendere di reinventarsi e di assumere anche il ruolo di direttore dei Lavori pubblici?
È un disegno politicamente assurdo, del tutto illegale ed è la dimostrazione di una confusione assoluta. Il Sindaco pensa, in questo modo, di provare che non poteva sapere? Le voci che giravano in città da molto tempo non sono giunte alle sue orecchie?
Vignali non solo non si prende le sue responsabilità, ma adesso è evidente il rischio che pretenda di mettere a soqquadro il Comune per salvare sé stesso. Parma ha diritto di essere rispettata e non piegata alle logiche di un politico disperato che non sa prendersi le sue responsabilità.
Per questo ribadiamo con forza la richiesta di dimissioni immediate e chiediamo che un soggetto terzo, assolutamente autonomo, controlli i conti del Comune come chi ne ha avuto la responsabilità in questi anni evidentemente non ha fatto”.
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25/06/2011
h.20.30
Un tentativo disperato e privo di senso per cercare di sopravvivere.
Il Sindaco ha scelto ieri di non dimettersi sostenendo che le responsabilità dei dirigenti finiti in carcere sono di tipo personale e oggi comunica di avere deciso di rimuovere tutti i dirigenti apicali del Comune. Ci deve spiegare: forse a loro invece si estende la responsabilità dei colleghi? O il Sindaco dubita del loro comportamento? E perché li rimuove tutti, ma non rimuove il Direttore generale, che insieme al Sindaco, porta in prima persona per la parte tecnica la responsabilità della macchina comunale e della scelta e della valutazione dei dirigenti? “La toppa è peggio del buco” – si dice a Parma – e, nel tentativo di cercare di uscire da una situazione oggettiva di responsabilità politica e tecnica, i vertici del Comune sembrano cercare un provvedimento ad effetto che non è altro che un ennesimo e maldestro tentativo di ingarbugliare le carte e, in qualche modo, suona come ulteriormente offensivo all’intelligenza dei cittadini.
Tutti sanno infatti che i contratti dei dirigenti si interrompono solo sulla base di elementi certi e motivati, pena il risarcimento del danno, e non si rimuovono dei dirigenti per puri motivi politici. E se per rimozione invece si deve intendere solo lo spostamento dei dirigenti in altri uffici, a che logica risponde questo provvedimento, se non al tentativo di gettare fumo negli occhi?
Quanto al maggior controllo della politica, ci si risparmi il patetico. Non c’è bisogno di inventarsi delle fantomatiche strutture con cui gli amministratori pubblici svolgano il loro ruolo di indirizzo e controllo, tanto più che proprio questa Amministrazione ha portato tutti gli assessori in Municipio allontanandoli dai loro uffici e che ci sono stati tempo, modo e molteplici occasioni per intervenire e controllare.
Dobbiamo ricordare pubblicamente al Sindaco, alla Giunta e alla maggioranza che due dei dirigenti erano già stati coinvolti nell’indagine sulle mazzette ENIA e la cosa era pubblica e ciononostante sono rimasti al lavoro in Comune e anzi uno è stato promosso? O dobbiamo anche ricordare le tante interrogazioni e le tante richieste di chiarimento delle opposizioni in merito al comandante della polizia municipale, ai suoi titoli e requisiti per ricoprire il ruolo e ai suoi comportamenti?
E adesso, oltre a dire che nessuno sapeva nulla, ci dobbiamo anche sentire dire che finalmente ci sarà il controllo? Ma dove erano tutti fino ad ora? Se non ci fossero state la Guardia di Finanza e la magistratura non si sarebbero accorti di nulla? La città e i cittadini, almeno adesso, meritano di essere rispettati.
Gruppo consiliare Altra Politica Altri Valori
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