In attesa di chiudere il campionato domenica al Tardini con la sfida al Livorno, il Parma questa mattina è tornato a scuola. Dopo Mirante e Gobbi sabato scorso a Sorbolo, questa mattina è stato Ezequiel Schelotto a salire in cattedra. L’attaccante ha incontrato un centinaio di ragazzi della scuola secondaria di primo grado e delle classi quarta e quinta delle elementari del plesso “Casa Famiglia Agostino Chieppi” di via Cocconcelli a Parma, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, radunati per l’occasione nella palestra dell’istituto. Alla presenza della Preside prof suor Maria Rosa Emanueli, della docente di inglese prof Francesca Tamani, di quella di educazione tecnica prof Pierangela Paglioli, dei docenti di Italiano prof Gabriel Toross e Alessandro Dall’Aglio, e dalle insegnanti di scuola primaria Sante Totaro, Manuela Bassi e Fabrizio Carrera, il “Galgo” ha risposto con simpatia e coinvolgimento alle domande dei ragazzi, prima di farli felici firmando autografi e facendo fotografie con loro. Tanto l’entusiasmo verso il nostro giocatore e che prima di lasciare la scuola c’e’ stata anche la richiesta di palleggiare insieme a lui. Richiesta subito esaudita da Ezequiel, davvero a suo agio in mezzo ai giovanissimi tifosi del Parma. Non ha voluto mancare anche il CCPC con il Presidente Angelo Manfredini
Il Parma che volta pagina e cerca di guardare al futuro, per ricominciare dopo il passo falso a Cagliari, è tutto nell’immagine felice e orgogliosa di Ezequiel Schelotto, fresco di nozze con la sua Gisela. Questa mattina, il “Levriero” ha celebrato le proprie nozze nel Comune di Cernobbio, dove i due innamorati risiedono. Ora sono marito e moglie. Insieme, hanno coronato il loro sogno d’amore.
Il feeling tra Ezequiel Schelotto e i tifosi era già sbocciato da tempo. Ancor prima della rete decisiva di domenica contro il Verona. In A” tu per tweet” ha rinforzato ancora di più la sensazione esistente. Si sta creando una sintonia speciale tra l’italoargentino e la piazza, la riprova è data dalle significative risposte offerte ai tifosi che riproponiamo fedelmente di seguito:
Che cosa ti ha colpito di Parma e del Parma? La disponibilità e la tranquillità dei cittadini. Giro per la città, specie nei parchi e in centro. E’ una piazza ideale. In campo ho trovato un gruppo splendido, che mi ha accolto alla grande.
Sei un bravo recensore su ‘Tripadvisor’, ami cucinare o solo degustare i piatti? Mi piace molto la carne, da buon argentino. Non amo stare a casa, quindi esco spesso con la mia compagna ad assaggiare anche le pietanze locali. Mi hanno conquistato gli anolini!
I tuoi idoli da ragazzo? Da ragazzino mi ispiravo a tanti calciatori, la mia famiglia “respirava” pallone. Ti potrei dire Maradona e Zanetti, due idoli veri.
Con chi leghi di più nel gruppo? In generale con gli italoargentini, Paletta e Mauri, in più con Cassano e Gargano che conoscevo già dall’anno scorso.
Quanto è importante Dio per te? Prego sempre, tutti i giorni. Ti dà la forza per superare le difficoltà, anche se devi averla già dentro di te.
Da dove nasce il soprannome ‘Galgo’? Me lo diedero a 13 anni al Banfield i miei compagni e ci sono affezionato. E’ per la mia corsa, che ricorda quella di un levriero.
Oltre al calcio, che sport segui? Seguo l’NBA e la Formula Uno. Simpatizzo per i Miami Heat e per la Ferrari.
Su Hernan Crespo Mia sorella era fanatica di lui, così gli chiesi la maglia in un Cesena-Parma. In Argentina, in tanti tifavano per quella squadra con Sensini, Hernan, Veron…
Hai avuto più donne tu o Cassano? Io ho solo una donna nella mia vita, la mia compagna Gisela, tra tre settimane ci sposiamo!
Sulle esperienze con Inter e Sassuolo Sono stato penalizzato dagli infortuni, non ho trovato anche per quel motivo la continuità che sto avendo qui a Parma.
Sulla Nazionale Ci spero ancora, mi auguro di tornare un giorno in azzurro, quando non so ma è un mio obiettivo. Devo riguadagnarmela qui a Parma.
Il gol più bello in carriera L’ho fatto al Cesena. Nella mia prima partita in bianconero, contro la Spal, segnai il gol decisivo davanti alla mia famiglia.
San Siro ti ricorda il gol nel derby dell’anno scorso? E’ una rete, quella al Milan, che porto dentro di me. Ho fatto uno dei miei 15 tatuaggi dedicato a quel giorno, il 24 febbraio 2013. Fu Ricky Alvarez a propormelo, lo feci il giorno dopo.
Chi e’ il giocatore che ti ha impressionato in squadra? Paletta mi ha impressionato. Si sta confermando partita dopo partita, lo ha dimostrato anche in nazionale
Credi all’Europa League? Sta diventando un obiettivo concreto e ci crediamo, ma sappiamo che il campionato è ancora molto lungo.
Se il Parma va in Europa ci prometti che ti rasi a zero?! Quello mai! Io vado ogni 6 mesi a tagliarmi i capelli, è impossibile…:) ma mi auguro di andare in Europa, certo!
Cosa ne pensi di Javier Zanetti? E di Cassano? Javier Zanetti è il mio idolo, è una persona d’esempio per molti calciatori. Oltre a essere uomo spogliatoio, nel momento difficile ti dà consigli e ti aiuta ad andare avanti. Sono orgoglioso di averlo conosciuto. Antonio va capito, qui ho trovato lo stesso Cassano di sempre. E’ un bravo ragazzo e mi ha aiutato ad inserirmi nel gruppo.
Secondo te chi ha il più bel taglio di capelli? Gabi Paletta senz’altro…:)
Cosa ti ha spinto a venire nel Parma pur sapendo di non essere un titolare? Non sono venuto qui a rubare il posto a qualcuno, mi sono messo a disposizione del mister. Darò il massimo, come ho fatto sin qui, per ripagare la sua fiducia.
Domenica mi fai un bel gol a San Siro? Fare gol è sempre bello, ma non è la mia priorità come giocatore. L’importante è vincere la partita e tornare a casa con un sorriso.
Ezequiel pensi di essere tornato ai tuoi livelli dopo un periodo di appannamento? Sono uno che non si accontenta mai. Sto bene fisicamente, ho molta voglia di giocare e punto sempre a migliorare senza fermarmi
Che rapporto hai instaurato col mister ? Me lo ricordo molto bene da giocatore, ma come persona mi ha impressionato dal primo giorno. Ha parlato chiaro con me, dice le cose in faccia senza tenersi dentro nulla. Mi piace come tecnico e come persona.
In quale ruolo preferisci giocare? terzino, centrocampista laterale o ala? Ormai li ho fatti tutti e tre. Mi piace spingere, qui a Parma mi stanno aiutando a migliorare la fase difensiva.
Onestamente e senza polemica, a un giocatore oriundo come lei o Paletta, quanto “pesa” non giocare con la propria vera nazionale? Non mi pesa. Noi siamo venuti qua a riprendere le origini dei nostri nonni (i miei sono di Cogoletto, vicino Genova), non abbiamo fatto niente di male se non continuare la tradizione di famiglia.