
01/02/2012
h.14.00
E arrivò il giorno del voto per chiarire chi dei candidati del centro sinistra era il prescelto.
Peccato che la città non se ne sia accorta, e che la domenica sia trascorsa via senza ingorghi.
Un voto secondario insomma.
Che ha stupito gli addetti ai lavori e che dovrebbe far sussultare gli strateghi, in vista delle elezioni di maggio.
In queste ore abbiamo letto divertiti alcuni commenti che ci ritraggono affranti dai risultati poco incisivi per chi aveva proposto un no secco al forno.
Ne siamo anche noi dispiaciuti, ma leggendo tra i numeri, come gli italiani sanno fare meglio di tutti gli altri, possiamo anche considerare la somma dei 3 candidati che avevano espresso perplessità al forno come una maggioranza.
Senz’altro non ha sfondato Rossi, ma senza partiti e apparati, e solo con un gruppo di sostenitori, il risultato non può che far lui piacere.
Da parte nostra non potevamo partecipare attivamente alle primarie, come non parteciperemo alle prossime amministrative. Lo starne fuori era doveroso ancora di più in una consultazione parziale come quella di domenica.
Abbiamo giudicato i programmi dando i voti e indicando quello che più ci piaceva.
Poi ognuno è rimasto libero di decidere.
Il dato che colpisce è la grande freddezza dei parmigiani verso il voto, dei giovani in particolare. Poco coinvolgimento, stanchi apparati e nomine dall’alto.
E’ un segnale forte dal basso, che afferma la repulsa ai vecchi schemi della politica, che non si fa coinvolgere da meccanismi che suonano falsi già ai blocchi di partenza.
La frammentazione della città raggiunge in queste ore un picco mai raggiunto.
Mai come nel 2012 si presenteranno tutti disuniti al via, in un fiorire di liste, gruppi, movimenti.
C’è ancora tanto bisogno di riflettere, incontrarsi, ragionare, discutere sul futuro.
I giovani sono la speranza di Parma.
E’ da quella parte che batte il cuore della città avvilito ma speranzoso in un nuovo rilancio.
Il tema ambientale che ci sta più a cuore, sempre lasciato in seconda fila, allontanato dalle censure, reciterà ancora la sua parte.
I cittadini che diventano consapevoli dei rischi che porta con sé un inceneritore non tornano indietro sulle loro convinzioni, sono votanti contro il forno per sempre, un dato di cui ancora nessuno si rende ben conto e valuta.
La nostra associazione continua a tessere la sua trama, anche se l’ordito è interminabile.
Ma battersi per la salute, per il futuro, per l’ambiente, per valori tutti positivi e di sguardo aperto verso il domani, ci porta ad essere ottimisti e compatti.
Il nostro obiettivo, chiudere l’inceneritore, non farlo partire, far prendere coscienza tutta la città di questo grave errore, è sempre nei nostri pensieri.
Il 2012 è appena cominciato.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR
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