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26/03/2011
h.14.00
Parte dal centro di raccolta di via Toscana il primo container per il Senegal dell’associazione di volontariato e cooperazione internazionale EcoSolGea: Ecologia e Solidarietà nel Mondo, associazione capofila nella raccolta di materiale dismesso da aziende locali ma perfettamente funzionante e utilizzabile.
Il progetto intitolato “Amna Jerin Fenen” (Può servire altrove), all’interno del quale è inserita la spedizione del container, darà avvio al processo di cooperazione decentrata dell’associazione. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune, che attraverso l’agenzia all’associazionismo di Ferdinando Sandroni ha seguito da vicino anche il progetto, e della Provincia di Parma.
Tra il materiale raccolto: macchine per cucire, computer, incubatrici, uno studio dentistico, letti, banche e sedie per scuole, palloni, televisioni, per un totale di circa 30 quintali rinchiusi in un container di 40 piedi, la taglia massima, che approderà nel porto di Dakar per poi raggiungere anche altre zone del Senegal settentrionale e centrale.
EcoSolGea lavora con associazioni di volontariato, ospedali, scuole e comuni locali e con loro promuove la formazione dei Paesi più poveri del mondo.
L’assessore all’Ambiente Cristina Sassi, che stamane rappresentava Sandroni in via Toscana, ha detto che “questo progetto deve far riflettere tutti noi che spesso buttiamo via materiale ancora utilizzabile e che può servire a molte realtà più povere”. Il presidente di EcolSolGea Medoune Wade ha ringraziato tutti coloro che “hanno contribuito alla raccolta, un elenco troppo lungo per cui rischio di dimenticare qualcuno” e ha ricordato come questa associazione sia nata nel 2008 e sia composta da italiani e senegalesi che “hanno preso contatto con alcune realtà del Senegal conoscendo i tanti problemi di formazione e la mancanza di materiale per organizzarla”.