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25/03/2011
h.15.40
Dopo una campagna mediatica, che ha negato fin dal principio qualsiasi ipotesi di soluzione diplomatica per la Libia, stiamo sprofondando sempre di più nel tunnel della guerra. E sotto le bombe muoiono così non solo i cittadini di Tripoli ma gli ideali stessi che hanno portato in piazza tanti giovani nei Paesi arabi.
La prima vittima di una guerra è sempre la verità, perché solo con la menzogna e l’inganno è possibile giustificare l’uso della forza contro i popoli al fine di depredarli delle loro risorse. Anche nel caso della Libia i motivi che spingono Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e il nostro Paese a far rullare i tamburi di guerra riguardano le immense ricchezze del sottosuolo: gas e petrolio.
In Libia oggi è in corso un’autentica guerra civile, con uno scontro politico tribale e tra fazioni, anche se sono presenti le giuste aspirazioni dei giovani a liberarsi da ogni forma di oppressione e di ingiustizia sociale. I tratti autoritari e repressivi del regime di Gheddafi e le violenze degli scontri armati di questi giorni non ci faranno cadere nel tranello bellico: i Comunisti Italiani ripudiano la guerra e affermano la loro contrarietà ad ogni tipo di intervento armato in Libia e, con tanti altri, non intendono assistere in silenzio ad una nuova “guerra umanitaria”.
Siamo per l’immediato cessate il fuoco e perché la comunità internazionale ponga fine ad ogni ingerenza straniera e venga rilanciata l’iniziativa di una soluzione diplomatica che veda protagonisti i Paesi del sud del mondo ad iniziare da quelli africani e sudamericani.
Nel pieno rispetto dell’art.11 della nostra Costituzione, chiediamo al Parlamento e al governo di fermare la guerra impedendo l’utilizzo delle basi italiane e di sostenere la soluzione negoziale alla crisi.
Ci adopereremo, pertanto, per far crescere le mobilitazioni unitarie contro la guerra, e, fin da ora, danno la propria adesione alla grande manifestazione nazionale per la pace già indetta da varie associazioni e movimenti per sabato 2 aprile a Roma.
Partito dei Comunisti Italiani