Apre la parte sud della piazza della Stazione

SMA MODENA
lombatti_mar24

22/06/2013

Questa mattina ha aperto la parte sud, lato est, della piazza pubblica antistante la Stazione.
Un momento importante nell’ambito della prosecuzione dei lavori che Stu Area Stazione Spa sta portando avanti alacremente per giungere alla loro conclusione entro la fine del 2013, alla presenza dell’assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Parma, Gabriele Folli, e dell’Amministratore Unico di Stu Stazione Isabella Tagliavini.
Di seguito le considerazioni di entrambi.
“L’apertura della porzione di piazza sud non vuole essere un’inaugurazione”, dichiara l’Arch. Tagliavini, Amministratore Unico di STU Stazione, “bensì un segnale ai cittadini di Parma che il cantiere che sta lavorando alla riqualificazione dell’area della Stazione prosegue e punta al completamento dei lavori secondo la tabella di marcia. Questo è il primo risultato tangibile della volontà di tutti i soggetti coinvolti nel progetto (Comune di Parma, STT/STU e ATI Bonatti / Di Vincenzo) di chiudere una ferita ancora aperta nel cuore della città”.
Di seguito alcuni dati tecnici, che mettono in evidenza i lavori sulla porzione di Piazzale dalla Chiesa restituita alla città:
Quella che si apre sabato è il lato est della piazza pubblica sud, verso il centro della città, per una superficie di circa 2000 mq.
L’intero piazzale antistante il fabbricato di stazione a lavori ultimati avrà una superficie di oltre 5.000 mq (lato est, ovest e antistante la storica stazione di Parma).
La piazza è realizzata con una pietra chiara in quarzo arenite per uno spessore di circa sei cm, sul piazzale sono realizzati anche elementi decorativi in tozzetti di basalto. Il parapetto in cemento di protezione alle rampe stradali che scendono sotto la stazione ferroviaria, punto di arrivo del trasporto pubblico, sarà rivestito con lastre di basalto nero.
Sul lato est, a confine con il porticato coperto è stata realizzata una strisciata di resina con rifinitura in ghiaino semipenetrante.
Nel piazzale sono state sostituite le piante che non potevano essere più recuperate, causa di malattie, con nuovi platani.
La tabella di marcia del cantiere si conferma serrata, ecco alcuni momenti-chiave dei prossimi mesi:
Nei primi giorni di luglio saranno installate le panchine in pietra chiara.
A settembre inizia l’allestimento dell’albergo posto all’interno del quartiere nord
L’apertura finale del sottopasso carrabile è prevista per la fine del 2013 mentre la consegna alle Ferrovie del fabbricato della stazione affinché queste possano completare l’inserimento dei loro impianti e delle biglietterie è prevista per il mese di settembre.
È questa una nuova tipologia di stazione, che va oltre i vecchi stereotipi, grazie ai suoi servizi e tutto ciò che a lei sarà collegato. “Vengono superati i concetti ‘classici’ e gli stereotipi di stazione ferroviaria che tutti abbiamo in mente”, sottolinea l’assessore alla mobilità Gabriele Folli, “la stazione diviene un vero punto nodale della città, un luogo di servizi, oltre che di passaggio, con negozi ed attività che avranno nuove opportunità perché il nuovo scalo ferroviario sarà un punto di interscambio tra l’interno e l’esterno della città”.
Qui, infatti, avremo parcheggi per 700 posti auto (400 pubblici e 300 privati), una nuova stazione autolinee per raggiungere qualunque angolo della provincia ed il passaggio di 13 autolinee urbane oltre alla storica linea 1 del filobus: nasce un sistema di trasporto integrato che riordina gli spazi e mette a disposizione dei cittadini una struttura funzionale e pienamente accessibile.
“In più, la riqualificazione crea un quartiere”, prosegue l’assessore Folli, “dove si concentrano ulteriori funzionalità con residenze, uffici e un albergo di qualità. È uno spazio urbano nuovo, che rilegge aree che prima erano degradate o ormai abbandonate”.
La nuova stazione diviene per la città punto di transito obbligato per Bologna, Milano e Roma. “La nuova struttura per qualità e servizi si avvicina più al concetto di aeroporto che di stazione ferroviaria”, precisa l’assessore Folli, “poiché ogni viaggio inizierà da una realtà ben più ricca di prima, fatta di negozi e servizi. I treni veloci per Roma, confermati da Trenitalia, vivono già in una dimensione diversa dal passato, con caratteristiche e comfort che si avvicinano inevitabilmente ai viaggi aerei. Tutto ciò rende questo luogo riqualificato ben più di uno ‘scalo ferroviario’ dove semplicemente si posteggia, si acquista un biglietto e si parte col treno: la stazione diventa un luogo di vita gradevole e non più solo di passaggio obbligato per spostarsi da un punto all’altro del Paese. Questo è il tema su cui hanno insistito i progettisti, inserendo spazi di fruibilità molto peculiari”.
La nuova stazione risulta centrale rispetto alla città e torna a esserne un punto nevralgico, poiché è in una posizione peculiare nel contesto urbano di Parma: l’idea del progetto è di creare un asse urbano fortemente strutturato che riconnetta la storica periferia nord, una volta ricca di realtà produttive ma negli anni scivolata nel degrado, e il centro della città.
“Dalla piazza sud è già possibile vedere via Alessandria al di là del nuovo sottopasso, che non rappresenta più una divisione, ma un punto di convergenza tra le due parti della città” afferma l’Arch. Tagliavini, “la riqualificazione restituisce alla città di Parma molto più di una stazione: è un collegamento che avvicina i quartieri nord al centro”.
È necessario, poi, spostare l’attenzione in prospettiva, verso ciò che sarà l’area per chi vivrà o lavorerà qui. L’assessore Folli puntualizza: “La nuova area riqualificata nasce per essere vitale e per supportare le attività e il vivere delle persone. Ci sono nuovi edifici costruiti secondo concezioni attuali con stringenti normative energetiche che contengono abitazioni e uffici. Possiamo dire che intorno alla stazione nasce un quartiere all’avanguardia che si accosta e si integra con il tessuto urbano”.
“La zona che era degradata diventa, grazie al progetto di riqualificazione, un’opportunità di sviluppo”, prosegue Isabella Tagliavini, “l’obiettivo non può che essere di superare ciò che erano prima Piazzale Dalla Chiesa e l’area ex-Boschi, luoghi malsicuri o mal frequentati e in larga parte abbandonati perché privati della funzione originaria (in particolare la zona nord). La città può investire sull’area rinnovata perché assume, innanzitutto, un ruolo diverso nel contesto urbano della città: potenzialmente si può passare da un luogo che si preferisce evitare o a cui non pensare a una propaggine vitale del centro, che trova nella stazione il suo punto di forza”.
Conclude l’Amministratore Unico di STU Stazione: “Credo che la città non si renda ancora pienamente conto della rilevanza dell’intervento, che ha caratteristiche strutturali e funzionali che lo rendono unico a livello nazionale. Il progetto comporterà un cambiamento sostanziale che riguarderà tutte le realtà coinvolte direttamente o indirettamente con la stazione: attività commerciali, residenti, viaggiatori, imprese, ricettività turistica e l’intera cittadinanza che quotidianamente o saltuariamente utilizza la linea ferroviaria.
Al di là della complessità del progetto che presto si potrà apprezzare, va ricordato che si sta compiendo un’operazione urbanistica di portata strategica per Parma, in grado di recuperare in termini di qualità urbana e sociale un’ampia porzione di città: non dimentichiamo che tra poco partiranno i lavori di completamento verso nord della lunga piazza verde che arriverà a toccare Via Brenta coinvolgendo il quartiere ben oltre la linea della ferrovia.”

Dati complessivi dell’opera:
Valore complessivo dei lavori € 98.302.841,93 oltre IVA.
Di cui, € 42.302.841,37 per opere pubbliche (sottopasso della stazione ferroviaria con le relative rampe di accesso e piazzale antistante la stazione compreso la ristrutturazione del fabbricato viaggiatori e copertura) ed € 56.000.000,00 per le parti private (albergo ed iniziative immobiliari).
In seguito all’accordo di ristrutturazione del debito, omologato dal Tribunale di Parma in data 15 maggio 2012, le parti private sono già state cedute al soggetto attuatore che ne sta completando la lavorazione, anticipando temporalmente l’applicazione delle clausole contrattuali già previste in sede di appalto.
Oltre all’appalto dei lavori, Area Stazione ha poi sostenuto tutti i costi preliminari legati all’acquisto delle aree inserite nel Piano di Riqualificazione Urbana e alla progettazione delle varie fasi di intervento.

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