
22/07/2009
h.17.20
Durante queste calde giornate di Luglio mi è tornata alla mente una situazione verificatasi durante l’ultimo acquazzone che si è abbattuto su Parma: incidenti e situazioni di pericolo in diversi tratti della tangenziale sud. Ci siamo quindi attivati per cercare di capirne i motivi, verificando anche sul posto: e ne sono uscite delle belle!!
Il tratto di tangenziale sud di competenza comunale che va dal ponte sul torrente Cinghio a via Emilio Lepido presenta lunghi tratti ad altissima pericolosità causati dal fondo stradale e dalla totale scomparsa di segnaletica orizzontale oltre che dalla segnaletica verticale fuorviante ed assurda.
Nel tratto che va dal ponte sul Cinghio al sovrappasso del campus (sia carreggiata sud che carreggiata nord) il fondo stradale è ancora rappresentato dall’asfalto steso durante la cantierizzazione(binder) (il cantiere è chiuso ormai da due anni): il manto di usura non è mai stato steso.
Questa mancanza ha fatto si che, soprattutto nelle corsie di sorpasso, le caditoie ed altri chiusini dei sottoservizi, realizzati, giustamente, alla quota del manto di usura, risultino ora parecchi centimetri al di sopra del manto esistente causando così due fenomeni pericolosi: il primo è quello che sulla corsia di sorpasso esistono pericolose variazioni repentine del piano stradale che possono procurare mancanza di aderenza con conseguenti incidenti più o meno gravi.
Il secondo si verifica in caso di pioggia. Infatti, essendo le caditoie troppo al di sopra della quota del piano esistente, le acque meteoriche non riescono a defluire con la necessaria velocità ed, accumulandosi, formano ampissime pozzanghere proprio nelle corsie interne provocando gravi rischi di acquaplaning, di tamponamenti e/o testacoda in quanto i poveri automobilisti che se le trovano improvvisamente sul percorso, pigiano repentinamente sul freno e/o sterzano improvvisamente verso l’altra corsia, rischiando così di coinvolgere in situazioni di pericolo un numero maggiore di veicoli.
Altri e numerosi avvallamenti sono presenti anche nel tratto che da via Traversetolo arriva a via Budellungo sia in carreggiata nord, sia in carreggiata sud. In alcuni punti, addirittura, la situazione è peggiorata a seguito dei recenti lavori di ripristino del manto di asfalto, che evidentemente non sono stati fatti a regola d’arte.
Inoltre in più punti la segnaletica orizzontale è totalmente scomparsa, causando confusione con conseguenti pericoli nella canalizzazione del traffico.
Oltre a ciò i limiti di velocità presenti sono totalmente illogici e cervellotici.
Per esempio non si capisce come mai nel tratto tra via Montanara e via Langhirano direzione sud, che è praticamente rettilineo e presenta solo una semicurva in corrispondenza del ponte sul Cinghio, abbia un limite di velocità di 70 km/h, mentre all’inizio del sovrappasso del campus che è una curva con un raggio parecchio più stretto della semicurva sopradetta il limite incredibilmente passa da 70 a 90 km/h (20 km/h in più!!!) e che, ancora più assurdamente continua anche in corrispondenza dell’ancor più stretta curva del sottopasso di strada Argini.
A questo punto rivolgiamo alcune domande all’Amministrazione Comunale di Parma:
1.come mai non è mai stato steso il manto di asfalto di usura;
2.come mai non è stata tracciata la segnaletica orizzontale;
3.come mai esistono detti limiti di velocità su un tratto che è ancora di totale competenza comunale;
4.chi è che deve controllare la qualità dei lavori appaltati dal comune;
5.che cosa intende fare il comune per risolvere tutti questi problemi.
Ci permettiamo anche una richiesta: la cittadinanza di Parma riuscirà mai a vedere un provvedimento disciplinare nei confronti di chi, esecutore dei lavori, dipendente, funzionario, dirigente o Assessore, è responsabile di queste manchevolezze che, come è stato riportato dai media, hanno creato non solo disagi ma anche pericoli ai cittadini?
Forse nevicherebbe in Agosto!
Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Parma