Turismo, il “sistema Parma” tiene

SMA MODENA
lombatti_mar24

29/04/2009
h.14.00

Il “sistema Parma” tiene nonostante la crisi. È questa l’indicazione di massima che emerge dai dati sul movimento turistico della provincia di Parma nel 2008, raccolti dall’Assessorato provinciale al Turismo ed elaborati dall’Ufficio statistica della Provincia.
Rilevante l’incremento degli arrivi (dato che corrisponde al numero di turisti che passa una sola notte nelle strutture ricettive del territorio), presenze pressoché stabili, aumentano il capoluogo (che certo ha fruito dell’effetto Correggio) e le terme, in calo le piccole città d’arte e, per presenze, la montagna, che però fa registrare dati lusinghieri nelle località del Distretto turistico Parma Est. Per quanto riguarda i settori, cresce l’extra-alberghiero a scapito dell’alberghiero.
“Parma si conferma un luogo appetibile per il turismo; un turismo che si muove in modo diverso dal passato, non più sui lunghi periodi ma su week-end brevi – ha detto nella presentazione di oggi il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli -. Il nostro territorio, per come è strutturato, con le città d’arte, i castelli, l’Appennino, il Po, offre tante opportunità, e questo si vede dai numeri: numeri di presenze e arrivi che confermano che laddove siamo in grado di mettere a valore e di far conoscere le nostre eccellenze i risultati arrivano.
Un altro dato che emerge è che per diventare davvero prodotto turistico noi abbiamo la necessità di mettere a sistema queste eccellenze sparse sul territorio. È la scommessa che abbiamo fatto con Parmigianino e con Correggio, con i castelli, con le pievi: dobbiamo continuare su questa strada, sicuri che anche i piccoli comuni potranno trarne benefici”.
I dati, illustrati da Monica Cavalli dell’Ufficio statistica della Provincia, sono stati commentati dall’assessore al Turismo Gabriella Meo: “I numeri complessivi disegnano un andamento che, a fronte di un anno difficile per il turismo, testimonia che Parma sta andando nella giusta direzione”, ha osservato l’assessore Meo, che ha aggiunto: “Si conferma ciò che era emerso in occasione della Conferenza provinciale sul turismo: c’è bisogno di un calendario annuale di eventi, grandi ma anche piccoli, che coinvolga tutti i soggetti che si occupano di turismo”

I dati
Nel 2008 si è registrato un forte incremento degli arrivi, aumentati del 6,3% rispetto al 2007, mentre le presenze sono rimaste pressoché stabili: +0,03% (dato sul quale hanno inciso in particolare gli stranieri: le presenze sono passate dalle 294.422 del 2007 alle 302.666 del 2008).
Il segnale è chiaro, conforme alle tendenze che si affermano in campo nazionale: si accorciano i tempi delle vacanze. L’incremento degli arrivi interessa senz’altro i mesi in cui si è tenuta la mostra del Correggio, e in particolare dicembre, ma anche altri precedenti: l’aumento più forte nell’anno lo si riscontra anzi proprio a maggio 2008, che fa segnare anche il picco di aumento delle presenze.
Questo fa pensare agli effetti di un’azione di sistema, strutturale, imperniata non solo su eventi culturali importanti come la mostra del Correggio, ma anche, ad esempio, sulle eccellenze dell’attività fieristica (Cibus, ad esempio). Da segnalare l’incremento del settore extra-alberghiero, passato dalle 286.389 presenze del 2007 alle 318.064 del 2008.
Buona la performance di Parma città (arrivi al +6,3% e presenze al +9,2%), per la quale ha certo pesato la mostra del Correggio. Ma anche le località termali si sono messe in evidenza, e questo è particolarmente significativo, visto il noto periodo di crisi che le terme hanno passato: arrivi al +9,7% e presenze al +0,2%.
Gli arrivi sono aumentati nell’ultimo anno in tutte le aree turistiche tranne che in quella delle “città d’arte” del Parmense (-1,9%), che nei periodi di crisi soffrono senz’altro di più dei centri maggiori; nelle piccole città d’arte calano anche le presenze, che hanno fatto registrare un -6,3% rispetto al 2007.
In controtendenza Fontanellato, con numeri che rimangono invariati per gli arrivi e che addirittura aumentano del 26,5% per le presenze.
Sulle presenze soffrono anche le località collinari (-19%), che però hanno fatto registrare un +9% negli arrivi. Nelle località montane arrivi al +1,9% e presenze al –12,5%, anche se l’area orientale, del Distretto turistico Parma Est, si mostra in controtendenza rispetto al resto della montagna con un +18,7% negli arrivi e un +19,7% nelle presenze.
“Noi abbiamo lanciato due anni fa il Distretto turistico Parma est e organizzato una promozione di sistema – ha osservato Gabriella Meo – e il risultato si vede. Ora bisogna compiere il passo successivo sul Parma Ovest, e fare anche lì azioni di sistema perché questa è la strada giusta”. Negli altri comuni, infine, arrivi al +4,6% e presenze al +6,3%.