
Il mondo della scuola rappresenta un presidio fondamentale per intercettare quei piccoli, importanti segnali di disagio che vengono manifestati dai ragazzi e dalle ragazze quando c’è qualcosa che non va, anche in famiglia. Segnali d’allarme da cogliere tempestivamente, per evitare che le difficoltà si trasformino in emergenze. Ed è proprio nell’ottica di un intervento precoce per la tutela dei minori che l’Istituto Comprensivo “Ettore Guatelli” di Collecchio ha pensato di realizzare un corso formativo destinato ai docenti, per aiutarli a comprendere ancora meglio quando è necessario inviare una segnalazione ai servizi competenti.
Un’esigenza immediatamente raccolta da Azienda Pedemontana sociale (APS), che in collaborazione con il Guatelli ha organizzato, per lunedì 2 maggio alle 17, un incontro formativo online riservato agli insegnanti con un parterre di relatori esperti, in grado di analizzare a trecentosessanta gradi il tema della tutela dei minori, fornire nozioni sulle procedure e strumenti utili a intercettare più efficacemente i segnali di disagio.
Il primo relatore sarà Fabio Braiato, maresciallo capo del Reparto operativo e Nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Parma che tratterà “L’operato delle Forze dell’Ordine: segnalazioni e modalità di intervento nella rete dei servizi”. La parola passerà poi all’avvocato Valentina Migliardi, consulente giuridico dei Servizi sociali di APS che parlerà dei “Profili giuridici riferiti alle situazioni di violenza, maltrattamento e abuso ed alle correlate responsabilità di segnalazione da parte degli operatori scolastici”. A seguire, le assistenti sociali di APS, Tiziana Anastasio e Mariantonia Moglia, approfondiranno “Il ruolo del Servizio sociale nella presa in carico del minore vittima di abuso/maltrattamento e della donna vittima di violenza: prassi e processi di collaborazione interistituzionale”. Ultimi relatori, ma non certo per importanza, saranno la neuropsichiatra Roberta Rossetti e gli psicologi Gabriele Moi e Pietro Domiano, dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ausl di Parma – Distretto di Langhirano, che tratteranno l’argomento “Famiglie in difficoltà: gli interventi sanitari di prevenzione, tutela e cura dei contesti fragili e problematici”.
L’incontro sarà aperto non soltanto agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Collecchio, ma anche ai docenti degli altri Istituti Comprensivi con sede nei Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense, che potranno iscriversi rivolgendosi all’Ufficio del proprio dirigente scolastico.
«Questo corso formativo nasce da un’esigenza che avvertiamo e che Pedemontana sociale ha saputo cogliere – sottolinea Elisabetta Botti, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Collecchio –. Una segnalazione in caso di maltrattamenti deve essere fatta in modo rapido, e la concertazione con le forze dell’ordine e i servizi sociali è importante. Un confronto tra chi forma questa “rete” a protezione dei minori è fondamentale per gli insegnanti, che essendo pubblici ufficiali devono assumersi senza timori delle responsabilità che possono essere pesanti. La tutela dei minori è un compito delicato, ed è necessario che i docenti conoscano come lavorano i servizi sociali, qual è il ruolo del tribunale e sappiano intercettare i sintomi di un disagio segnalandolo in modo corretto. La responsabilità di intervenire sulla vita degli altri può spaventare, ma in caso di necessità bisogna farlo e nel miglior modo possibile».
«Durante la mia esperienza di insegnante, ho conosciuto le difficoltà nel cogliere le avvisaglie di un problema in famiglia e i timori che ci possono essere nell’effettuare una segnalazione – sottolinea la sindaca di Collecchio presidente di APS Maristella Galli –. Ma tutelare il minore deve essere prioritario ed è per questo che occorre conoscere i ruoli e i compiti di chi viene coinvolto in queste procedure, anche per rafforzare il senso di fiducia e la collaborazione tra chi forma questa rete di protezione. Come Pedemontana sociale abbiamo subito raccolto la necessità che ci è stata manifestata dall’Istituto Comprensivo e crediamo che a questo primo incontro ne potranno seguire altri».

