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09/12/2010
h.13.50
Il 2010 si chiuderà all’insegna della biodiversità, con appuntamenti volti a rilanciare un’antica razza del nostro territorio, il Tacchino di Parma e Piacenza, e a far conoscere antiche varietà di frutta e verdura e prodotti a km0.
Ricco il carnet: un week-end (11 e 12 dicembre) con il Tacchino di Parma e Piacenza nei menù di dieci ristoranti del territorio, un convegno (il 16 dicembre) su recupero e valorizzazione dell’antica razza, e infine il tradizionale mercatino prenatalizio (sempre il 16) degli agricoltori e allevatori custodi.
“Nell’anno della biodiversità si chiude un trittico: dopo il maiale nero e la pecora cornigliese, ecco ora il tacchino di Parma e Piacenza. Questo rappresenta il perseguimento di un obiettivo che ci eravamo posti: una sfida grande che tutti insieme, noi, il Maestro Grignaffini, l’Università, l’Azienda Stuard, le aziende agricole, gli agriturismi, gli agricoltori custodi e altri ancora, stiamo affrontando, appunto nel nome del recupero della biodiversità. Mi auguro che questo esempio virtuoso, che chiude una stagione importante, possa costituire un eventuale volano per altre iniziative”, ha detto nella presentazione di oggi al Parma Point il vice presidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari.
“Si sta riscoprendo un patrimonio che non era in via d’estinzione ma praticamente scomparso – ha osservato il gastronomo Andrea Grignaffini -. Parma ha tante eccellenze, questo è noto, ma non ha molte volte la materia prima: sono cioè per lo più prodotti già “finiti”. Con questi nuovi prodotti e realtà agricole, invece, c’è la base per creare dei piatti, il che può dare anche nuova linfa alla ristorazione di Parma”. Sul lavoro di squadra che si sta compiendo sulle antiche razze si è soffermata anche l’allevatrice Angela Frati, che in particolare sul tacchino ha detto: “Vogliamo che questa produzione diventi una delle eccellenze della provincia di Parma”.
Il primo appuntamento sarà il week end del 11 e 12 dicembre, con “Il piacere della biodiversità. A tavola con il Tacchino di Parma e Piacenza”: in dieci ristoranti di Parma e provincia si potranno degustare piatti cucinati con la carne del Tacchino di Parma e Piacenza. In questo modo non solo si potranno assaggiare le ricette di una volta rivisitate attraverso l’estro creativo degli chef del territorio, ma si contribuirà a salvaguardare e valorizzare questa antica e nobile razza locale, allevata allo stato brado: valorizzare le potenzialità gastronomiche della carne del Tacchino di Parma e Piacenza significa infatti aumentarne le “prospettive di mercato” e garantire quindi la continuazione dell’allevamento, scongiurando così il rischio di estinzione.
Con questa iniziativa prende corpo il progetto di filiera che la Provincia segue da alcuni anni in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell’Università degli studi di Parma e con il contributo dell’Azienda Sperimentale Stuard. L’obiettivo è quello di rilanciare un prodotto gastronomico di eccellente qualità. Al week end gastronomico ha aderito anche il Consorzio “Valli e Sapori” offrendo la degustazione del tacchino nell’Agriturismo “Il Cerreto”di Noceto e valorizzando i produttori della zona che coltivano e allevano varietà e razze antiche, attraverso l’organizzazione di visite guidate in azienda.
Il progetto della Provincia volto a salvaguardare il Tacchino di Parma e Piacenza dal rischio di estinzione in cui ancora oggi si trova, sarà illustrato giovedì 16 dicembre dalle 10 nella sala Borri di Palazzo Giordani nel corso del convegno “Il Cortile della Biodiversità: recupero e valorizzazione del Tacchino di Parma e Piacenza”. L’incontro sarà aperto dal vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari che interverrà su “2010 anno mondiale della biodiversità: le azioni provinciali”, a seguire lo storico Mario Calidoni illustrerà “Il tacchino nella dispensa dei Sanvitale”, il veterinario Alessio Zanon tratterà il tema “Salvare una razza. Manuale di allevamento e buone pratiche di gestione”, l’allevatrice Angela Frati parlerà di “Salvare una razza. Il ruolo degli Agricoltori e Allevatori custodi”, mentre il gastronomo Andrea Grignaffini approfondirà “La cucina tra tradizione e innovazione per la riscoperta del Tacchino del Ducato”.
Al termine del convegno, il vicepresidente Ferrari premierà i ristoratori che hanno aderito al week end gastronomico dell’11 e 12 dicembre.
Da non perdere anche l’appuntamento in programma sempre il 16 dicembre con “La Biodiversità a Palazzo”, la mostra mercato curata dall’Associazione Agricoltori e Allevatori custodi di Parma, che si terrà a Palazzo Giordani (viale Martiri della Libertà, 15) dalle 9 alle 16. Un’occasione per poter anche comprare regali di Natale all’insegna della biodiversità: qui si potranno infatti trovare frutta e ortaggi di antiche varietà, confetture e marmellate, miele, liquori, vini a km0, dolci e biscotti prodotti con grani antichi. Inoltre, si potranno acquistare manufatti originali derivati dalla lavorazione della lana di Pecora cornigliese, una delle altre razze antiche tipiche del nostro territorio su cui la Provincia sta investendo.
I RISTORATORI CHE ADERISCONO AL WEEK END DELL’11 E 12 DICEMBRE:
Antica Corte Pallavicina, Strada Palazzo Due Torri 3, Polesine – Tel 0524 93653
Agriturismo La Collina del Sole, Strada Valle, loc. Varano Marchesi, Medesano – Tel 0525 59015
Agriturismo La Madonnina, Strada Pilastro 29, Torrechiara – Tel 0521 355189
Agriturismo Il Cerreto, Via Gabbiano 96, Noceto – Tel 0524 62140
Agriturismo Il Gelso, Via Gandazzi 85, loc. Cazzola di Traversetolo – Tel 0521 844713
Antica Cereria, Borgo Tanzi 5, Parma – Tel 0521 207387
Antichi Sapori, Via Montanara 318, Gaione – 0521 648165
La Cucina di Roberto della Cantinetta, Via Calestano 14, Felino – Tel 0521 831125
Lo Scalocchio, Via Provinciale 50, Castione Baratti, Traversetolo – 0521 842500
Stella D’Oro, Via Mazzini 8, Soragna -0524 597122