Un Lodo-Pagliari per l’immunità al Pd?

SMA MODENA
lombatti_mar24

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31/10/2010
h.19.00

Omertà. Solo così si può chiamare la copertura politica che Pagliari e soci stanno facendo dei compagni di partito sulla vicenda Tep.
Il bilancio di Tep, i documenti della Deloitte, le dichiarazioni in consiglio provinciale dell’assessore Castellani hanno confermato senza ombra di dubbio che il vicepresidente Fadda e il presidente dei Revisori Ragone, nominati da Bernazzoli, tutto sapevano della vicenda di banca Mb.
Sapevano del versamento di Tep e sapevano dell’amministrazione straordinaria della banca.
E hanno taciuto.
Finora l’unico a perdere il posto è stato, giustamente, il presidente Mauro. E gli altri?
Al loro posto, ben attaccati alle poltrone.
Esiste forse un Lodo-Pagliari che garantisce agli amministratori del Pd qualche immunità di cui non siamo a conoscenza?
Finchè Bernazzoli, Pagliari e soci ne copriranno le responsabilità ogni loro parola sul tema sarà solo strumentalizzazione politica.

Parma Civica

(nella foto: Claudio Bigliardi, presidente di Parma Civica)

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02/11/2010
h.10.00

Ill.mo Sig. PRESIDENTE Parma Civica
e, p.c., Agli ORGANI DI STAMPA

Caro Claudio,
scusa la “provocazione”: sai cosa significa “omertà”?
Io ho preso un vecchio dizionario “De Agostini” e ho trovato questa definizione: “Solidarietà tra malviventi per la quale essi, anche se personalmente offesi o minacciati, non rivelano alle autorità il nome di un reo, né chiariscono le prove che aiutino a far luce su un delitto”. Tu accetteresti che Ti fosse rivolta un’accusa di questa natura? Tu la giustifichi davvero, pur nel contesto del duro confronto politico in corso in città? Voglio pensare e sperare che questa parola Ti sia sfuggita, che sia un errore espressivo e comunicativo e che Tu voglia dare atto pubblicamente di questo e provvedere alla doverosa rettifica.
Diversamente, tralasciando le decisioni strettamente personali, prenderò atto che il “partito” del Sindaco ha scelto la rissa in luogo del confronto politico sul merito dei problemi. Qualche segnale, per la verità, c’era già stato, ma molto meno grave. Il silenzio, in questo caso e nel contesto dell’attuale momento politico, costringerebbe a prendere atto di un “salto all’indietro” chiaro e netto.
Nel merito della questione TEP-Banca MB S.p.A., non entro, perché dovrei ribadire, riga per riga, quello che, per la verità insieme ad altri, ho sostenuto.
Ti invito – se me lo consenti – ad approfondire, però, davvero la questione riguardante la società di revisione della TEP S.p.A.. Il chiarimento della condotta di questa nella triste vicenda, infatti, per quel minimo che mi suggerisce la mia modesta esperienza professionale, potrebbe illuminare l’intera vicenda TEP S.p.A. – Banca MB S.p.A.. E, se così fosse, l’ambito delle responsabilità individuali diventerebbe assolutamente chiaro e consentirebbe di applicare, senza indugio, il principio che vado ripetendo da tempo, insieme agli altri Esponenti dell’opposizione: chi sbaglia deve e dovrà pagare.
Con tutto questo, purtroppo, non si risolverà il problema di quell’ingiustificato investimento, rispetto al quale l’ex Presidente non ha mai negato la propria personale responsabilità, che mi auguro – ma non riesco a credere – non resti per la TEP S.p.A. una perdita.
Cordialmente.

Giorgio Pagliari