
Il 22 agosto 1922 Michael Collins, figura di spicco della Guerra d’indipendenza irlandese, rimane ucciso in un’imboscata dei Repubblicani.
Michael Collins, conosciuto anche come Mick, grafia in gaelico Míċeál Ó Coileáin (Clonakilty, 16 ottobre 1890 – Béal na Bláth, 22 agosto 1922), è stato un patriota e politico irlandese, una delle figure di spicco della Guerra d’indipendenza del proprio Paese.
Servì come Ministro delle Finanze nella Repubblica d’Irlanda, come membro della delegazione irlandese durante le trattative per il Trattato anglo-irlandese, come presidente del governo provvisorio e come Comandante in capo dell’esercito irlandese. Morì assassinato dalle forze irregolari durante la guerra civile irlandese.
Michael Collins è rimasto impresso nella storia irlandese come uno dei grandi “cosa avrebbe potuto essere”. Un uomo di intelligenza straordinaria, con una vitalità incredibile e un attivismo irrefrenabile, la sua morte fu un disastro per il nascente stato irlandese. La sua perdita era resa ancora più tragica dalla morte del Presidente Griffith, avvenuta solo 10 giorni prima a causa del troppo stress. In una delle ultime apparizioni in pubblico Collins stava marciando dietro al feretro del suo amico e collega di gabinetto. Dopo una settimana, Collins raggiunse Griffith nel cimitero monumentale di Glasnevin a Dublino.
Ma quelle che colpirono più di tutto furono le sue parole profetiche nel giorno in cui il trattato fu firmato. Quando Lord Birkenhead, sapendo di quanto il Trattato sarebbe stato impopolare in Inghilterra, commentò che probabilmente stava firmando la sua condanna a morte “politica”, Michael Collins replicò: “Io potrei aver firmato la mia reale condanna a morte.” Collins rimane nella memoria di tutti come uno straordinario leader che guidò il popolo irlandese ad affrancarsi dal dominio britannico, che ispirò una generazione, e che morì prima del tempo mentre il suo paese faceva i primi passi sulla strada dell’indipendenza.
Anche un acerrimo rivale politico, Eamon De Valera (fondatore del partito Fianna Fail e politico irlandese che fu anche Taoiseach e Presidente) pare abbia riconosciuto, indirettamente, l’importanza della figura di Michael Collins. In seguito alla domanda di Joe Mcgrath (uno dei compagni di Collins nell’IRB e come lui favorevole al Trattato con gli Inglesi) di divenire sponsor di una fondazione “Michael Collins” rifiutò dicendo, in sostanza (come ricordato dalla più autorevole biografia di M. Collins, di T.P Coogan) “non vedo come possa divenire sponsor di una fondazione Collins; è mia convinzione che la storia riconoscerà la sua grandezza, e ciò avverrà a mie spese”.