28/06/2013
Dopo una settimana di eventi dedicati al racconto delle persone lgbt e alla rivendicazione dei loro diritti, è arrivato finalmente il giorno della parata: domani, 29 giugno, le vie del centro di Bologna saranno percorse dal corteo del Pride, la parata dell’orgoglio lgbt che ricorda i moti di Stonewall del 1969 e ne rinnova le rivendicazioni. La giornata si apre presto, alle 10, con un appuntamento dedicato ai più piccoli: al Centro di documentazione del Cassero (via Don Minzoni 18) è in programma “Le Giraffe non ballano”, lettura animata del libro “Giraffe can’t dance” di Giles Andreae (Orchard Books, 2010) . A seguire giochi musicali e laboratori per bambine e bambini (4-7 anni). Al termine dei laboratori verrà offerta una merenda per i bimbi e un aperitivo per i genitori. L’iniziativa è promossa dal Centro di Documentazione Arcigay Il Cassero, Famiglie arcobaleno, e associazione Frame (ingresso libero).
Poi arriverà il momento della parata: appuntamento alle 14,30 al Giardino del Cavaticcio (accessi da via Don Minzoni, via Flli Rosselli, via Azzo Gardino) per il concentramento. Lì ci saranno punti ristoro, bar, stand di gadget e libri e tanta musica. In particolare l’attesa della partenza sarà animata dai live di Yendry e Alessandro Mahmoud, entrambi provenienti da X- Factor, e di Silvia Capasso e Diana Winter, conosciute al grande pubblico, invece, grazie al talent show “The Voice”. La partenza è fissata per le 16,30: in testa sfilerà lo striscione con la scritta RivoluzioniAMO, un tassello del lungo slogan con cui – nella stessa giornata – sfileranno cinque parate dell’orgoglio in cinque diversi capoluoghi. Bologna è infatti quest’anno uno dei nodi della rete Onda Pride, che coinvolge, oltre al capoluogo emiliano, Milano, Napoli, Catania e Cagliari. Una mobilitazione diffusa che raccoglie il testimone della grande manifestazione nazionale di Palermo del 22 giugno scorso e ne diffonde il messaggio capillarmente lungo tutto lo Stivale. E infatti gli striscioni posti in testa ai cinque cortei il 29 giugno, letti di seguito da nord a sud fino alle isole, andranno a comporre il messaggio della rivendicazione di gay, lesbiche e trans: “Con l’amore e con i diritti (Milano)/ Rivoluzioniamo (Bologna) / Un futuro da scrivere insieme (Napoli)/ Orgoglios* di pronunciare il nostro desiderio (Catania)/ Libertade, Respetu, Egalidade (Cagliari)”.
Il corteo bolognese – caratterizzato dall’assenza dei carri a motore – percorrerà via Don Minzoni, piazza dei Martiri, via Dei Mille e via dell’Indipendenza, fino a raggiungere il palco allestito in piazza Nettuno. Ad animare la parata ci saranno i “funkers” della P-Funking Band, al loro secondo sodalizio col Bologna Pride. Con loro la Banda Roncati, i percussionisti di Marakatimba, i ballerini di samba della Partòt, Bologna Pedonale, i trampolieri e le Officine Vulcaniche. Il serpentone dei manifestanti giungerà in piazza Nettuno attorno alle 18: lì l’accoglierà la musica di Senit e della sua band, Poi gli interventi dei portavoce delle cinque associazioni (Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit) e il saluto del sindaco Virginio Merola. Dalle 21 parte la festa al Parco Nord (via Stalingrado 83, ingresso 15 euro) con Immanuel Casto, Senit, Yendry, Alessandro Mahmoud, Janina Stars, Minerva Lowenthal, Fable, Little Fluffy Luke, Le Strulle e Dee Sign. Gran finale con il djset dei Pasta Boys