“Il M5S è contro l’inceneritore di Parma”

confartigianatomaggio
Contabile_giugno24

28/04/2014
h.15.00

In questi giorni è tornato d’attualità il tema dell’inceneritore di Ugozzolo, dopo le polemiche seguite all’intervista di Casaleggio che ha posto la questione di come Pizzarotti non sia ancora riuscito a chiuderlo.
Nel vortice del gossip politico si rischia di perdere il nocciolo della questione. Forse quindi è utile ricordare alcuni punti cardine di questa vicenda.
Il Movimento 5 Stelle è contro l’inceneritore di Parma, così come è contro tutti gli inceneritori e continuerà a battersi con i mezzi a disposizione per chiuderlo al più presto. E’ una questione culturale, noi ci battiamo per superare un modello di gestione dei rifiuti fallimentare e distruttivo per l’ambiente.
I rifiuti sono risorse da recuperare, non materiali da bruciare in impianti inquinanti e pericolosi per la salute e l’ambiente, che producono emissioni in atmosfera contenenti sostanze cancerogene (diossine, metalli pesanti, furani, IPA e molte altre). Tutti gli altri partiti politici presenti in consiglio comunale, a Parma come a livello nazionale, sono invece a favore degli inceneritori, che producono profitti economici a favore delle multiutility in cui poi i partiti stessi nominano direttori e consigli d’amministrazione.
La responsabilità politica di aver costruito un inceneritore nel cuore della Food Valley ha nomi e cognomi: tutte le forze politiche che in Comune, Provincia e Regione hanno sostenuto questa scelta scellerata e antistorica, condizionando le modalità di gestione della raccolta rifiuti per i prossimi anni. Ed in particolare è il PD che ha fatto del forno una propria bandiera, un vanto della propria azione politica, salvo poi annoverare tra le proprie fila alcuni finti ecologisti per proporre anche il lato “green” del partito. Una ipocrisia ed un opportunismo che saranno gli elettori a valutare.
Nel Parlamento Europeo il Movimento 5 Stelle lavorerà per rendere più stringenti e vincolanti le norme contenute nel piano di azione ambientale europeo, che prevede al 2020 il termine per l’incenerimento dei materiali riciclabili e compostabili, chiederemo una moratoria che preveda la progressiva chiusura di tutti gli inceneritori, proponendo al contempo di creare una filiera per il recupero dei materiali a livello europeo. Questo porterebbe alla creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro in tutta Europa. Inoltre, ci batteremo per la riduzione della produzione di rifiuti e perché finalmente venga introdotta e riconosciuta la responsabilità dei produttori di beni ed imballaggi che nel design dei prodotti devono prevederne in modo obbligatorio la possibilità di recupero. 


Francesco Rossi

Candidato per il Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo – circoscrizione Nord-Est

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