Martin Lutero entra in convento

SMA MODENA
lombatti_mar24

17/07/2014

ACCADDE OGGI: 17 luglio 1505, Martin Lutero entra in convento a Erfurt (Germania). Diventerà sacerdote due anni dopo.
Fu l’iniziatore della Riforma protestante e la confessione cristiana basata sulla sua dottrina teologica viene detta luteranesimo.
I capisaldi della dottrina luterana possono essere così sintetizzati:
– Salvezza per sola fede: la salvezza non si ottiene a causa delle buone azioni; si ottiene solamente avendo fede in Dio, che può salvare chiunque Egli voglia. È dunque esclusivamente Dio che salva, nella misura in cui, in quanto onnipotente, è in grado di trattare come giusto ciò che per sua natura è ingiusto. Ma per i protestanti è solo la fede che salva. La Chiesa cattolica, in merito al problema della giustificazione, crede nella necessità sia della grazia divina che della cooperazione umana, fatta di fede ed opere: l’uomo è sì corrotto dal peccato originale, ma il suo libero arbitrio non è completamente annullato, e dunque trova, con l’aiuto della grazia divina, la forza per risorgere.
– L’uomo compie azioni pie poiché è giustificato dalla grazia di Dio: non è giustificato a causa delle sue azioni pie.
– Libero esame delle ‘Sacre Scritture’ (Sola Scriptura): chiunque, illuminato da Dio, può sviluppare una conoscenza completa ed esatta delle ‘Scritture’.
– Sufficienza delle ‘Sacre Scritture (Sola Fide)’: per comprendere le ‘Sacre Scritture’ non occorre la mediazione di concili o di papi; ciò che è necessario e sufficiente è la grazia divina e una conoscenza completa ed esatta di esse.
Negazione dell’infallibilità papale
– I sacramenti sono ridotti al battesimo e all’eucarestia, gli unici, secondo Lutero, ad essere menzionati nella Sacra Scrittura. Essi tuttavia sono validi solo se c’è l’intenzione soggettiva del fedele, quindi perdono il loro valore oggettivo. Inoltre Lutero ritiene che nell’eucarestia vi sia la consustanziazione non la transustanziazione.
– Sacerdozio universale: per ricevere la grazia divina non occorre la mediazione di un clero istituzionalizzato: tra l’uomo e Dio c’è un contatto diretto.