“Onore al camerata Bonazzi. Qui assalito”

SMA MODENA
lombatti_mar24

18/08/2013

In via Tanara, dietro la lapide che ricorda l’omicidio del militante di Lotta Continua Mariano Lupo per mano di un gruppo neofascista, è apparsa sul muro la scritta “Onore al camerata Bonazzi. Quì assalito”. La firma è M.P.O.N.
Fu proprio Edgardo Bonazzi ad uccidere con una coltellata l’operaio siciliano Mariano Lupo e per questo crimine venne condannato a 12 anni.
Il 25 agosto 1972, alle tre del pomeriggio, “Mario” Lupo si trovava seduto ad un tavolino del bar Orientale quando venne circondato da una decina di fascisti. Il gruppo lo insultò ed uno degli aggressori, Edgardo Bonazzi, invitò il ragazzo a seguirlo, minacciandolo con un coltello e dopo aver esclamato: “Lo tengo per darti una pugnalata!”. Ne nacque un parapiglia, che non degenerò solo grazie all’intervento di Gabriella Signifredi, un’amica di Mariano impiegata come cassiera presso il cinema Roma.
Bonazzi andò al cinema Roma a minacciare la Signifredi. Quest’ultima, terrorizzata, cercò Lupo ma non lo trovò. Allora chiamò lo stesso neofascista, componendo il numero del bar Bonanni e dicendogli che non voleva liti. Alle ventidue, quando assieme ad Ablondi e Piazza, Mariano scese da una macchina posteggiata in viale Veneto per andare a vedere un film, ad aspettarlo trovò una dozzina di fascisti. Il diverbio durò poco. Il primo ad essere colpito fu Piazza, ma quando Lupo soccorse il compagno, Bonazzi tirò fuori un coltello e vibrò un colpo che squarciò il cuore del giovane immigrato. L’agonia di Lupo si consumò tra le grida dei fascisti che urlavano: “Dagli al cinese!”.